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Paris Hilton: fenomenologia di un fenomeno

Se qualcuno un giorno dovesse chiedermi perché il mercoledì – vorrebbe dire che questo TvBlog sarebbe, alfine, giunto da qualche parte, anche se non so dire dove – risponderei che è per Big Wednedsday (titolo italiano, Un Mercoledì da Leoni). Film di John Milius, del 1978 (4462 titoli, quell’anno!). E probabilmente non mentirei nemmeno troppo.

17 Luglio 2005 19:31


Se qualcuno un giorno dovesse chiedermi perché il mercoledì – vorrebbe dire che questo TvBlog sarebbe, alfine, giunto da qualche parte, anche se non so dire dove – risponderei che è per Big Wednedsday (titolo italiano, Un Mercoledì da Leoni). Film di John Milius, del 1978 (4462 titoli, quell’anno!). E probabilmente non mentirei nemmeno troppo.
Ora però, a causa di alcuni impegni lavorativi, mi trovo a disattendere questo palinsesto e a scrivere la mia rubrica personale di domenica – anche qui le citazioni filmiche non mancherebbero, mi piace ricordare, su tutti, Any Given Sunday – con un ritardo che trova, però una ragion d’essere.
Sì, perché ho letto, nel frattempo, l’inserto al femminile di Repubblica, “D”, che esce il sabato, e che dedica qualche paginetta a un fenomeno molto caro al sottoscritto e al TvBlog.
Si tratta di un articolo dal titolo: “Fenomenologia di Paris Hilton“.
Ora, vi faccio notare che Fenomenologia di è un titolo molto caro a ogni blogger che si rispetti. E che Paris Hilton è un fenomeno da baraccone e da blog, anche.
Questo interesse mediatico è la prova che non ho fatto male a dedicare alla ricca ereditiera Paris una sua categoria, e uno spazio che, certo, si perde nei numerosi post del TvBlog, certo, fa storcere il naso a qualcuno, ma che raccoglie tutte le sue gesta. Esattamente come fa il cartaceo “D”.

Con un po’ di ironia e sarcasmo in può, però. Che diventa autoironia nel momento stesso in cui mi trovo a parlare, a scrivere di una persona che non ha alcuna abilità specifica, se non nell’inventarsi ogni sorta di modo e maniera per far parlare di sé. Possibilmente nella maniera più pretestuosa possibile. Bene, qui e altrove – penso al Liberoblog, per esempio, che spesso riprende i post leggeri del sottoscritto – Paris ci riesce.

E difenderò con tutte le mie forze la scelta di parlarne, perché, come non mai, è il simbolo dell’era dei reality show, quella in cui, nostro malgrado viviamo.
Poi, con quel pretesto, uno ci scherza su, e riesce anche a infilare una citazione a Big Wednesday. Che ne pensate?