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Ma come ti permetti?!

La critica al programma Ma come ti vesti?! con Enzo Miccio e Carla Gozzi

pubblicato 16 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:39


Se consentite, il sottoscritto vorrebbe criticare un programma di Real Time. Non per partito preso, ma quantomeno per compensare un po’ la valanga di consenso incondizionato che ha elevato l’ottava rete nazionale a panacea della tv italiana. Sicuramente, per buona parte, lo è: sintonizzarsi sul suo palinsesto a qualunque ora è un’iniezione di buonumore, misto a curiosità scacciapensieri.

In più il canale ha una vocazione aspirazionale che può aprire uno spiraglio di luce, in un’Italia in piena crisi. Basti pensare a Cerco e Vendo casa disperatamente: nel target di acquirenti di Paola Marella si può identificare una ristretta cerchia di imprenditori benestanti, che hanno un rapporto quantomeno disinvolto con il denaro. Ma chiunque può guardare e sognare, anche se il target del programma è autodichiaratamente “per nababbi”.

L’intera Real Time sembra parlare a un pubblico di consumatori che ha un alto status di vita, smentendo l’ipocrisia di una programmazione a misura per massaie e riuscendo a unire il buon gusto dell’elite e una massa che non si sente discriminata. La prova viene dal suo ampio riscontro sul digitale nonostante i contenuti milanocentrici.

Però ci sono due volti che, visionati in dosi massicce tra un primo passaggio e l’ennesima replica, possono risultare un po’ troppo sopra le righe. Trattasi di Enzo Miccio e Carla Gozzi, i fashion stylist che, per il solo fatto di essere diventati cult, si possono permettere di dire a chiunque “Ma come ti vesti?”.


Spesso lo fanno con ironia e un’intesa di coppia dar far invidia a Will & Grace (ma i conduttori sono molto più macchiettistici). Peccato che, nella puntata andata in onda un paio di sere fa, i due abbiano un tantino esagerato, violando il confine tra irriverenza del format e rispetto della persona.

Protagonista un’impacciata donna di mezza età che, per lavoro, si divide tra il Principato di Monaco e Montecarlo. Vista la sua inettitudine in fatto di look ed estetica Miccio, giustamente, spera che Grace Kelly non si rivolti nella tomba (e questo ci sta tutto).

A un certo punto, però, lui e Carla non si limitano a giudicare con fare sprezzante il suo look. No, si spingono a criticare senza pietà un’amica della concorrente di turno, mostrata in una clip, dicendole che frequentare certe persone non la porterà da nessuna parte e che, oltre al guardaroba, dovrà farsi anche nuove amiche.

La diretta interessata ci ride su, quando dovrebbe ribattere a ognuno dei due con un “Ma come ti permetti?”. E’ la concorrente che ha scelto di mettersi in gioco in tv: che senso ha offendere una persona a lei cara che non c’entra nulla?

Va bene quando ti criticano perché sei vestita male, ma fare del sarcasmo superficiale sui tuoi affetti è troppo. Passi un simpatico elogio dell’apparire e dell’indispensabile superfluo, ma arrivare a misurare i rapporti umani sulla base della convenienza non è il massimo. Specialmente se, tra una battuta e l’altra, finisci per sdoganare certi classismi da mobbing d’ufficio.

Bisognerebbe ricordare a Enzo e Carla che spesso, proprio negli ambienti più chic, chi conta di più è quello che ostenta di vestirsi trasandato o di non seguire l’etichetta, perché se lo può permettere. Effetto opposto e di gran lunga più cheap è, invece, quello del “vorrei ma non posso”, di chi si mette in cattedra e dà lezioni agli altri per non mettersi forse, a sua volta, in discussione.