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Auditel Rewind – 1963

L’opera di ristrutturazione di tutto l’organigramma Rai da parte di Ettore Bernabei prosegue anche nel 1963, a cui dedichiamo l’Auditel Rewind di oggi, ed ha i suoi punti nodali nella nomina nel settore spettacolo di Leone Piccioni e in quella del settore programmi culturali in Mario Motta con Emmanuele Milano alle rubriche e Sergio Silva

di Hit
pubblicato 4 Agosto 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:08



L’opera di ristrutturazione di tutto l’organigramma Rai da parte di Ettore Bernabei prosegue anche nel 1963, a cui dedichiamo l’Auditel Rewind di oggi, ed ha i suoi punti nodali nella nomina nel settore spettacolo di Leone Piccioni e in quella del settore programmi culturali in Mario Motta con Emmanuele Milano alle rubriche e Sergio Silva alle inchieste e documentari. Venne unificata la struttura dei servizi fra il programma Nazionale ed il Secondo canale, mentre Giorgio Vecchietti sostituì Enzo Biagi alla direzione del Telegiornale unico con Fabiano Fabiani come capo redattore.

Partiamo subito con la top ten del 1963 con la posizione numero dieci occupata da uno dei classici più classici fra gli sceneggiati televisivi dell’epoca, si tratta de “Il tenente Sheridan” interpretato da Ubaldo Lay che registra una media di 11.200.000 telespettatori. Al nono posto il programma musicale “Il canta tutto” con Milva, Claudio Villa e Nicola Arigliano, che totalizza 11.300.000 telespettatori. Ottavo posto per il programma “Si riapre” che il 20 novembre fa registrare, sempre secondo il servizio opinioni Rai, 11.700.000 telespettatori. Settimo posto per il varietà “Il signore di mezza età” scritto da Marcello Marchesi e condotto dallo stesso Marchesi con Sandra Mondaini e Lina Volonghi che ottiene una media di 12.200.000 telespettatori.

Si passa ora al sesto posto della nostra top ten del 1963 che è occupato da “Studio Uno” condotto in questa serie da Walter Chiari che ottiene una media di 12.300.000 telespettatori. Quinto posto è per il programma “Il Giocondo” con una media di 12.600.000 telespettatori, mentre il quarto posto è per “Alta fedeltà” con una media di 12.700.000 telespettatori. Passiamo ora al podio della top ten del 1963 con la medaglia di bronzo che viene vinta dal celebre sceneggiato diretto da Sandro Bolchi “Il mulino del po”. Sceneggiato dallo stesso regista con l’autore dell’omonimo romanzo Riccardo Bacchelli, viene definito come uno dei teleromanzi più di successo di tutta la storia della televisione italiana di quel periodo. Una sorta di “Western padano” interpretato da Raf Vallone, Giulia Lazzarini, Tino Carraro, Ave Ninchi, Corrado Pani, solo per citare alcuni nomi. La media delle 5 puntate fu di 13 milioni di telespettatori. Secondo posto per il programma “Gran premio” con una media di 13.300.000 telespettatori. Dopo il salto il primo posto con il nome del programma più visto nel 1963.

La medaglia d’oro di trasmissione più vista del 1963 è per la serata finale del XIII° festival di Sanremo vinta da Tony Renis che ottenne il 9 febbraio 13.400.000 telespettatori.

[Dati tratti da “Storia della tv italiana” Garzanti]

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