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Festival di Sanremo 2010 – Antonella stecca la prima

Antonella Clerici al Festival di Sanremo Un bel po’ di imbarazzo nel commentare, a caldo, questa Prima serata del Festival di Sanremo 2010. Ma come al solito, a qualcuno tocca farlo. E bisogna farlo prima che escano gli ascolti, è chiaro. Perché qui c’è una prima serata del Festivàl che, per una volta, finisce presto.

pubblicato 16 Febbraio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:26


Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo

Un bel po’ di imbarazzo nel commentare, a caldo, questa Prima serata del Festival di Sanremo 2010. Ma come al solito, a qualcuno tocca farlo. E bisogna farlo prima che escano gli ascolti, è chiaro. Perché qui c’è una prima serata del Festivàl che, per una volta, finisce presto. Il che non significa che si sia andati bene. Anzi.

Imbarazzo, dicevo. Perché a una pulizia estetica e formale che permette di avere un impatto visivo gradevole, coerente, da grande show, a una bella messa in scena registica e scenografica, non corrisponde il resto. Non c’è una gara musicale degna di tal nome; ma soprattutto, non c’è nemmeno uno spettacolo gustoso da vedere. Non c’è un’idea. Non c’è nulla.

E, ahimé, non c’è una conduzione di spessore: la Clerici è ingessata, piatta, senza guizzi, con enormi difficoltà nell’affrontar la diretta dall’Ariston. Di certo non aiutata dal superospite della serata, Antonio Cassano, eletto al ruolo di filosofo honoris causa, suo malgrado. Un uomo che ha letto un libro e ne ha scritti due.

Nemmeno le trovate autoriali, spesso mal interpretate, hanno aiutato Antonellina. E il confronto con l’inizio col botto del duo Bonolis-Laurenti è impietoso, sebbene i due non abbiano fatto altro che il loro solito sketch, probabilmente anche con la mano sinistra. Andati via loro, il vuoto sul palco è incolmabile. E il vuoto è imbarazzante, appunto.



Esempi? Si può attingere a piene mani da tutta la serata.

Va be’ che non si deve far preferenze, ma non ci si può limitare, nell’interazione con i cantanti, a un “Pronta?” “Pronto?”. E poi alla giuria: “Avete votato?” a fine canzone. Insomma, un po’ di vitalità in più, di improvvisazione, non guasterebbe. Ma, ahimé, il tentativo di imitar Bonolis dopo il primo brano (galleria/platea) fallisce miseramente.

Antonella non riesce a riempire i vuoti – normali – fra un’esibizione e l’altra, non fa show, non va oltre il commento banale (emblematico quello dopo Fabrizio Moro: “Fabrizio Moro, con la sua canzone, che “Non è una canzone”, va be’, ci siamo capiti”).

Che inventarsi, ora, in corsa, perché questa edizione del Festival non sia l’ennesima edizione di transizione? Perché non sia un bel vestito vuoto?

Non sparate sul pianista, si dice. Be’, qui non si spara. Ma lo spettacolo, in questa benedetta prima serata, è il grande assente. Tette della Von Teese a parte, ovviamente. Tutto sommato, fuori contesto e quindi deludenti.

Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
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Antonella Clerici al Festival di Sanremo
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Antonella Clerici al Festival di Sanremo
Antonella Clerici al Festival di Sanremo
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