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Blob all’Aquila – Si alza il sipario

Salutavo il vecchio anno con un augurio e una speranza per l’informazione tv: di trovarla più in salute. L’informazione tradizionale, a giudicar da un veloce zapping fra i vari telegiornali non è cambiata di una virgola – chi poteva davvero immaginare il contrario? I miracoli non avvengono.Ma quella non allineata, invece, c’è. Esiste. Resiste. Lo

pubblicato 1 Gennaio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 19:51


Salutavo il vecchio anno con un augurio e una speranza per l’informazione tv: di trovarla più in salute. L’informazione tradizionale, a giudicar da un veloce zapping fra i vari telegiornali non è cambiata di una virgola – chi poteva davvero immaginare il contrario? I miracoli non avvengono.

Ma quella non allineata, invece, c’è. Esiste. Resiste. Lo speciale di Blob andato in onda poco fa ne è un esempio. Immagino che chiunque lo abbia guardato senza avere alcuna conoscenza aprioristica degli eventi che occorrono all’Aquila dal 6 aprile in avanti, ovvero dopo il terremoto, abbia avuto quantomeno una sensazione di straniamento.

Perché lo speciale di Blob (sito ufficiale del programma) era di fatto una voce fuori dal coro. Come avrà fatto, Blob, a far meglio di tutti gli altri? Molto semplice: non è andato a leggersi i comunicati stampa ufficiali e ha parlato con le persone, ascoltando le loro voci, mettendo insieme con un montaggio magistrale – come sempre fa, Blob – le loro testimonianze con i video dell’informazione ufficiale e allineata. Ne è emerso un quadro molto realistico di come sia la situazione all’Aquila oggi. Da rivedere, senz’altro.

Rai 3