Home Serie Tv Alessandro Borghi, Diavoli 2 si farà: “Prima però Suburra 3. E non sarò Totti in tv “

Alessandro Borghi, Diavoli 2 si farà: “Prima però Suburra 3. E non sarò Totti in tv “

Ospite del Giffoni 2019, Alessandro Borghi conferma che tra un po’ sarà sul set di Suburra 3 e tra “un bel po’” toccherà a Diavoli 2, prossimamente su Sky.

pubblicato 25 Luglio 2019 aggiornato 15 Aprile 2021 13:55

La prima stagione di Diavoli deve ancora arrivare in tv, ma si pensa già alla seconda e Alessandro Borghi conferma che tra “un bel po’” tornerà  vestire i panni di Massimo de Ruggero sul set della serie co-prodotta da Sky Italia e Lux Vide che lo vede protagonista con Patrick Dempsey. Girata tra Londra e l’Italia, la serie – tratta dall’omonimo romanzo di Guido Maria Brera – deve ancora debuttare sul piccolo schermo. “Non so quando andrà in onda” dice Borghi: un’ipotesi potrebbe essere quella della primavera 2020, se non proprio in Autunno. La seconda serie è davvero molto in là da venire, ma il progetto c’è. “La cosa più sicura è la terza stagione di Suburra. Nel frattempo vorrei dedicarmi al film più difficile da girare: quello della vacanza…” dice l’attore, che nel frattempo si gode un po’ di ‘riposo’ leggendo progetti. “Ce ne sono almeno tre che mi interessano molto: il problema è incastrare i vari impegni”.

Di certo non sarà protagonista di progetti tv su Totti: “No, non sarò Totti in tv! Non sarei in ogni caso nemmeno troppo interessato, visto che di calcio non ne so niente”. Diciamo che dall’imbarazzo lo ha tolto lo stesso ‘Pupone’, che sarà in prima persona protagonista della sua sitcom insieme alla moglie Ilary.

La conferenza al Giffoni 2019 serve anche fare un paio di precisazioni: la prima riguarda Sulla Mia Pelle

“Sulla Mia Pelle ha ribadito  lo sconfinato potere ‘umano’, non politico, del cinema. Non abbiamo mai voluto fare un film politico, non volevamo dare una svolta al processo – ribadisce l’attore – Abbiamo voluto solo raccontare il silenzio e il dolore di un uomo, ridare una forma umana a Stefano. Come ha detto l’avvocato della famiglia, il film è riuscito  fare quello che 10 anni di indagini e processi sono riusciti a raccontare”. Il film è stato ostacolato dai distributori cinematografici, come forma di protesta verso il crescente potere di Netflix.

“Per me è stata una grande occasione persa. Ho litigato personalmente al telefono con i distributori che hanno scelto di non programmarlo. . Hanno perso l’occasione non solo di incassare 5 milioni di euro, ma soprattutto di ribadire la centralità del cinema. Loro pensano di aver boicottato Netflix. In realtà hanno danneggiato chi ama il cinema: io vado al cinema non per il titolo, ma per vedere un’opera sul grande schermo, nella magia della sala. Se ti accontenti di vederlo in salotto su uno schermo 50′ vuol dire che non ci saresti andato comunque in sala. Davvero un’occasione persa”.

La seconda precisazione riguarda l’ipotesi di un film su Giulio Regeni, per molti ‘naturale’ dopo il film su Stefano Cucchi.

“Hanno scritto che non avrei trovato produttori: non è vero. Figuratevi se non ci sono produttori interessati dopo il successo di Sulla Mia Pelle. La questione è diplomatica. E poi la famiglia non vuole e la loro volontà viene prima di tutto”.

A proposito di produzione, nel suo futuro si vede proprio produttore: non disdegna l’idea della regia, ma guarda soprattutto alla possibiltà di dare chance a giovani autori. “Se Sollima non avesse deciso di guardare al di fuori dei soliti volti, cui spesso il cinema e la tv abituano, e di prendere uno sconosciuto della Garbatella per Suburra io non sarei qui” e neanche oltreoceano:

“In America in fondo dobbiamo solo dimostrare che gli italiani sanno parlare inglese, anche se per Diavoli ho dovuto impegnarmi nel trasformare la mia cadenza più americana in quella di un italiano da anni a Londra. Per il resto la recitazione è uguale ovunque. Magari io non mi preparo come loro, non ne ho il tempo tra i bollettini da pagare alle Poste e il commercialista: io vado d’istinto. Mi fido estremamente di me stesso”.

Per adesso quindi lo attendiamo su Sky nel ruolo di Massimo de Ruggero, un trader italiano che ha raggiunto il successo grazie consigli di Dominic Morgan. I grandi intrighi di politica e finanza internazionale. quindi, lo accompagneranno ancora nel suo percorso tv.