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Catch-22 la satira contro la guerra e la burocrazia su Sky Atlantic e Now Tv

George Clooney dirige e interpreta una miniserie tratta dal romanzo di Jospeh Heller degli anni ’60.

pubblicato 21 Maggio 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 19:45

Quante volte davanti all’ennesimo modulo da compilare, all’ennesimo sportello dove fare la fila in un ufficio pubblico abbiamo maledetto la burocrazia opprimente lontana dalla persona e dalle sue necessità. Immaginate tutto questo trasportato in uno scenario di guerra e avrete il senso di Catch-22.

La miniserie in 6 parti al debutto su Sky Atlantic dal 21 maggio a pochi giorni dal rilascio del partner americano Hulu, è un divertente approccio alla guerra e a quella forma di potere lontana dalle persone che opprime ed esclude più che includere. Partendo da un romanzo molto amato negli Stati Uniti, considerato un caposaldo della letteratura antimilitarista, scritto da Joseph Heller, Catch-22 ci trasporta in un mondo talmente reale da risultare surreale. Così vero da sembrare impossibile.

L’autore del romanzo, Heller, era stato bombardiere durante la seconda guerra mondiale, ha scritto il suo romanzo in un periodo in cui gli Stati Uniti erano di nuovo impegnati militarmente con la guerra del Vietnam. Eppure ancora oggi Catch-22 risulta attuale e profondamente realistico, perchè non guarda alla guerra come all’evento in se ma come un momento in cui i più umili, i più semplici sono sopraffatti dal volere di altri. I bombardamenti possono essere avvenuti negli anni ’40, possono essere degli anni ’60 o del 2000, il senso vero non risiede nell’azione quanto nella reazione dell’essere umano.

Cos’è il Comma-22

Il Catch-22 del titolo, il Comma-22 è la summa dell’assurdità della burocrazia. Quel limite posto per impedire una reazione. In uno scenario di guerra chiunque volentieri decida di partecipare a missioni pericolose non può ritenersi sano di mente. Decidere volontariamente di sfidare la morte nasconde un pizzico di follia. Chi è pazzo non può partecipare a una guerra perchè non è in grado di controllare le proprie emozioni. Se però decide di chiedere l’esonero in quanto pazzo è sufficientemente sano di mente per capire la situazione e non può quindi essere considerato pazzo.

Il succo di Catch-22 è tutto qui. L’eterna prigione di un soldato, in un periodo in cui la leva era obbligatoria, spedito in una missione in un territorio straniero con davanti due soli modi per tornare a casa: sperare nella fine della guerra o in una bara. In realtà esisterebbe una terza possibilità: concludere un numero minimo di missioni. Peccato però che questo limite venga costantemente innalzato portando quello che era un uomo sano di mente al limite della follia.

Pur essendo il nucleo fondamentale della serie il Comma-22 ci viene spiegato soltanto in una fase avanzata del primo episodio. Il nostro protagonista Yo-Yo Yossarian (Christopher Abbott) ci conduce nel fantastico e folle mondo della guerra a partire dalla fase di addestramento in cui è sottoposto, insieme ai suoi compagni, alle angherie di un comandante (un George Clooney gigionesco e sornione) che li costringe a marciare in modo perfetto, pur se nessuno sa perchè.

La polvere italiana

Catch-22 è stata in gran parte girata in Sardegna, sede della base delle operazioni del Mediterraneo dell’aviazione americana. Qui Yossarian combatte contro la burocrazia e il potere, incarnati dai vari comandanti che si susseguono dal bizzarro amante della cucina interpretato da Hugh Laurie all’ambizioso Catharat di Kyle Chandler. Yo-Yo vivrà tante avventure a terra e in volo, porterà a termine le sue missioni ma alla fine quello che era solo un ragazzo che cercava di tornare sicuro a casa, finirà per impazzire realmente.

Il protagonista incarna l’uomo qualunque incapace per quanto lo voglia di trovare un modo per fermare la deriva dei potenti. Catch-22 incarna la voglia di ribellarsi, il tentativo di trovare una via di fuga. Ma proprio in questa sua impossibilità finisce per essere malinconicamente disarmante, sconsolante. Il tono ironico e dissacrante con cui viene trattato il potere militare, che difficilmente sarà piaciuto negli anni ’60, all’uscita del romanzo, ai potenti e che in ogni epoca sarà inviso a chi detiene le leve del potere, è la forza di Catch-22. Una risata ci seppellirà tutti. Soprattutto se dietro quella risata c’è una riflessione che magari i potenti, dietro le loro scrivanie, non riescono a cogliere.

Catch-22 crediti (necessari)

In streaming su Now Tv e in onda su Sky Atlantic e disponibile su Sky On Demand, Catch-22 è un prodotto da non perdere fortemente voluto da George Clooney e Grant Heslov impegnati nel triplice ruolo di attori, registi e produttori accanto a Paramount e Anonymous Content.

Pur partendo da un’ottima base come il romanzo di Heller, Luke Davies e David Michod hanno creato una sceneggiatura equilibrata in cui il tono comico-satirico è prevalente, scandito da una colonna sonora perfetta sia per l’epoca che per la storia, ma nascondendo sotto la superficie numerosi spunti di riflessione. Una miniserie con più strati da sfogliare puntata dopo puntata.