Home Notizie Ora o mai più “fa servizio pubblico” per la Salemi, mentre Vanoni ‘massacra’ Minghi, Rettore contesta la trap e Scialpi…

Ora o mai più “fa servizio pubblico” per la Salemi, mentre Vanoni ‘massacra’ Minghi, Rettore contesta la trap e Scialpi…

Una puntata friccicarella quella di Ora o mai più andata in onda sabato 26 gennaio. E con Vanoni e Rettore in giuria non c’è rischio di passare una serata tranquilla.

pubblicato 27 Gennaio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 02:04

” Con Ora o mai più la Rai assolve pienamente il suo ruolo di servizio pubblico perché  diffonde la cultura italiana e fa sentire queste canzoni alle giovani generazioni…”

Silvia Salemi non trattiene il suo entusiasmo dopo aver duettato con Marcella Bella sulle note di Io domani. Coglie la palla al balzo Donatella Rettore che interviene per mettere la ciliegina sulla torta:

“… per migliorare il vuoto che c’è in questo momento tra trapper, rapper… non si capisce niente”

che detto da chi portò la ska in classifica e che con Kobra ebbe di fatto un impatto simile a Young Signorino per i 60enni dell’epoca è piuttosto singolare.

Ma se la trap scatena ‘polemiche’, non passa indenne al giogo dei giudici neanche la ‘tradizione’ di Amedeo Minghi, letteralmente ‘massacrato’ da Vanoni e Rettore per Vattene Amore. Un attacco spietato, senza molta ironia, sferrato prima dalla Rettore (“Questo pezzo è una menata galattica”) e poi dalla Vanoni (“Trottolino amoroso mi fa ridere, è una canzone da bambini… ma che è?”), con un Canzian che aveva aperto le danze con un’osservazione sulla scelta del brano, che ha messo subito Minghi sulla difensiva (“Non l’ho scelto io. Con 900 titoli all’attivo è stata scelta questa…”). Certo è che non è stata proprio un’elegante accoglienza da parte dai padroni di casa.

Un fuoco di fila che ha ‘allarmato’ Scialpi, entrato subito dopo per duettare con Donatella Milani su Rocking rolling: prima che potessero scattare commenti spiacevoli, ha ricordato, con fare piuttosto polemico, che il voto doveva riguardare esclusivamente l’esibizione del concorrente e non la canzone scelta (nel caso di specie Rocking Rolling), “altrimenti anche io posso dire a Red Canzian che Piccola Katy non mi piace!”. E il povero Red, il più elegante e misurato nei giudizi e il più ‘signore’ nell’esprimere i suoi giudizi e i suoi commenti, incassa col suo immancabile stile.

Mettere 24 artisti nella stessa arena e pensare che si possa stare nei tempi è utopia: Amadeus ha fatto un mezzo miracolo (e già in apertura aveva sottolineato come ormai i giudici fossero fuori controllo già alla seconda puntata), a scapito però del commento che per quanto ripetitivo e talvolta noioso, resta il momento più curioso di tutta la lunga diretta. 16 canzoni e 112 commenti/voti da raccogliere sono tanti anche in una prima serata di 3 ore. Il conto non torna benissimo: forse un concorrente in meno, magari anche due aiuterebbe… Ma se ne parla la prossima volta.