Home Rai 1 Annozero: ringhia anche Tarantini (dagli arresti domiciliari): “Fermate la puntata”. Stasera (forse) la D’Addario in studio

Annozero: ringhia anche Tarantini (dagli arresti domiciliari): “Fermate la puntata”. Stasera (forse) la D’Addario in studio

Sarà il gioco dell’inverno: prova anche tu a bloccare una puntata di Annozero! Ricchi premi e cotillons: in palio il regime dell’informazione italiana. Niente di nuovo sul fronte occidentale, cioè il nostro, sebbene di “occidente” sembra che se ne abbia sempre di meno, almeno quanto a democrazia e libertà: il numero dei SUV, per carità,

pubblicato 1 Ottobre 2009 aggiornato 5 Settembre 2020 22:29

Sarà il gioco dell’inverno: prova anche tu a bloccare una puntata di Annozero! Ricchi premi e cotillons: in palio il regime dell’informazione italiana. Niente di nuovo sul fronte occidentale, cioè il nostro, sebbene di “occidente” sembra che se ne abbia sempre di meno, almeno quanto a democrazia e libertà: il numero dei SUV, per carità, quello è in costante crescita, parimenti a quello dei falsi in bilancio. Niente di nuovo, si diceva: perciò, al Gioco dell’Inverno ha pensato bene di partecipare anche Gianpaolo Tarantinio Tarantino (cit.) – il quale ha inviato una tosta lettera di diffida ai vertici della Rai, al governo, al garante delle Comunicazioni e alla Commissione parlamentare di vigilanza “perché prendano provvedimenti riguardo alla trasmissione del 24 settembre scorso e perché nella nuova trasmissione non vengano tenuti ulteriori comportamenti antigiuridici, in alcuni casi anche penalmente rilevanti”. Ne dà menzione in questi minuti il Corriere della Sera.

Vale la pena di sottolineare che il signore che parla di “comportamenti antigiuridici” e di “casi penalmente rivelanti” è attualmente in regime di arresti domiciliari con l’accusa di corruzio­ne, cessione di cocaina e favoreggiamento della prostituzione per aver reclutato escort da portare alle feste di Silvio Berlusconi. Questo tanto per fare una cosa che la stampa minzolinizzata non fa più da alcuni mesi, cioè dare pane al pane e chiamare le cose col loro nome.

Il ricorso di Tarantini, firmato dai difensori Nico D’Ascola e Nicola Quaranta, stigmatizza, in particolare, “la lettura di un lungo brano dell’interrogatorio la cui pubblicazione su un quotidiano era già stato oggetto di una specifica denuncia”. In più: “L’intervento del dottor Marco Travaglio si è concretizzato in una sorta di assolo durato quasi dieci minuti e di altrettanto notevole durata è stata l’intervista rilasciata dalla signora D’Addario. L’intera trasmissione ha seguito una strada precostituita senza che vi fosse alcuna possibilità di ribaltare o comunque modificare una sorta di realtà precostituita. Gli ospiti invitati per ragioni di par condicio, il dottor Maurizio Belpietro e l’onorevole Italo Bocchino, non erano infatti in al cun modo in grado di interloquire sulla posizione processuale del dottor Tarantini dal momento che la ignorano del tutto”.

Quindi il colpo finale:

“Quanto accaduto rende evidente la disinformazione e la strumentalità politica della trasmissione e, di rimando, il contrasto con la finalità del pubblico interesse che è propria della televisione pubblica. In altri termini, così facendo, si finisce per utilizzare il denaro pubblico per fini di parte perseguiti mediante un’attività che è illecita nella parte in cui la trasmissione è retta su atti non conoscibili e non pubblicabili”.

Questa sera alle 21, su RaiDue, scopriremo coi nostri occhi se Anno Zero sarà in onda o se sarà sostituito da un pluralissimo cartone animato.

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