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Speciale I dieci comandamenti – Come figli miei: la conferenza stampa del 22 ottobre 2018

La conferenza stampa del programma realizzato da Domenico Iannacone.

pubblicato 22 Ottobre 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:03

  • 12:15

    Inizio conferenza. La conferenza è iniziata con un contributo video del ministro Marco Bossetti: “La Rai dimostra ancora una volta la sensibilità nei riguardi della scuola. Ogni ragazzo che rimane fuori dalla scuola è un’occasione persa per il nostro paese. Come ministero, contrasteremo questo fenomeno. Punteremo sull’orientamento. I ragazzi hanno attitudini e ispirazioni che spesso non emergono. La scuola non esclude”.

  • 12:20

    Stefano Coletta: “Sono contentissimo. Rai 3 ha voluto fortemente questa presentazione. Questo prodotto restituisce il massimo che il servizio pubblico può fare. Domenico Iannacone fa un lavoro di inchiesta e di racconto molto suo, molto originale e speciale. C’è del poetico in tutti i temi che affronta. Realizza quasi una fusione nei contesti nei quali indaga. Torneremo con una settima edizione fatta di 10 nuovi appuntamenti. Sono andato a vedere i primi lavori. Ho visto una piccola parte di questo film-documentario e sono rimasto folgorato e ho detto: “Non me ne importa nulla, voglio che questa cosa vada al più presto in prima serata”. Sentivo nel racconto, un’urgenza come cittadino, non come direttore di Rai 3. Ho incontrato due protagoniste di questo racconto che mi hanno restituito la speranza, due eroine che combattono la dispersione scolastica e lavorano su ogni singola identità. Dedicherei loro un film. Una preside che conosce a memoria tutti i cognomi di tutti gli studenti, Eugenia Carfora, e la professoressa Loredana Scolarici vanno a cercare gli studenti per strada… La formazione scolastica può fare la differenza in un’esistenza. Mi piace pensare che tanti allievi, tanti docenti e tante famiglie possano vedere che in un territorio così difficile non ci si rassegna all’idea che la morte vinca sulla vita. C’è la capacità di fare una didattica che si plasmi sulle loro vite. Quest’insegnante parla in napoletano per arrivare dritta all’obiettivo. Quando ho visto questo documentario, mi è venuta la voglia di scrivere al Presidente della Repubblica. Ho capito subito che sarebbe stato un prodotto che poteva rappresentarci al meglio, anche con leggerezza. La denuncia è espressa con un registro “costruens”. Queste due eroine ci danno una grande speranza. C’è un’Italia che può cambiare le sorti di una futura classe dirigente. La scuola è un laboratorio fondamentale per il futuro di questi ragazzi. Io vi porterò nel cuore, mi si è impressa una fotografia del vostro modo di svolgere questo lavoro. E Domenico, nella sua capacità di entrare nelle viscere dei contesti, lo restituisce con grande correttezza e misura, senza enfasi e senza approfittarsi delle situazioni. La sua immersione è sempre misurata”.

  • 12:40

    E’ stato trasmesso un lungo trailer di questo speciale. Domenico Iannacone: “Un sociologo americano ha inventato la “realtà partecipante”: il sociologo entra nelle cose, diventa tutt’uno con esse, senza modificarle. I ragazzi sono stati tutti liberi di esprimersi, senza manipolazioni. Il racconto di una scuola non è un racconto che si può limitare a pochissimi minuti di televisione. Abbiamo già cercato di raccontare la scuola, l’ho sempre fatto. In tv, raccontare la scuola significava non fare ascolti ed è una cosa brutta. Mettere questo speciale in prima serata significa mostrare che esiste un’altra televisione. Se non lo fa la tv di Stato, chi può raccontarla questa storia? Questo è un racconto franco, senza ideologie. Eugenia non l’ho incontrata per caso, già l’ho conosciuta in un’altra puntata dove lo spazio era stato poco. Così l’ho richiamata. In questa puntata, c’è l’Eugenia che era prima e l’Eugenia che è adesso. Il racconto della scuola è il racconto della società. Andremo di sabato sera e anche questa è una scommessa. Come persone, come giornalisti e come servizio pubblico, dobbiamo preservare l’umanità in alcuni luoghi deturpati. Dobbiamo avere il compito di tenere viva la testimonianza. Solo così faremo vero servizio pubblico. Tengo molto a questa puntata. Sono molto contento di aver lavorato a questo speciale. E ho promesso a Eugenia che tornerò a trovarla”.

  • 12:45

    Eugenia Carfora: “Non sono abituata a tanta attenzione. Quando venivo qui, mi sono chiesto “Cosa ci vado a fare”. Ho poco da dirvi… Non ho mai fatto finta di niente nella mia vita. Se c’è qualcosa che non va, bisogna urlare. E io ho urlato. E ho bussato alle porte. Io sono sempre rimasta appesa ad un filo e poi è arrivato Domenico. Avevo ricevuto una lettera di trasferimento, ne ho viste tante ma oggi non mi sento più emozionata, mi sento solo più forte. Oggi sono in compagnia di una professoressa che è la mia collaboratrice. Quando io arrivai, lei disse che era finita la pacchia. Ha voluto aggiustare le cose con me e io la scelsi come mia collaboratrice. Prima di venire qui, i ragazzi hanno voluto vedere lo stadio, il Colosseo, Piazza di Spagna e le donne! Uno dei nostri ragazzi, Domenico, aveva il desiderio di vedere una donna che parlasse in modo un po’ più sistemato! Questa è la forza che mi danno loro tutti i giorni. Io mi sento meno sola grazie a loro”.

  • 13:00

    Pina Castiello: “Inizio col dire grazie, non per piaggeria. Non è facile intervenire dopo tutte queste meravigliose parole. E’ uno speciale che mi ha colpito in maniera profonda. Faccio politica da parecchi anni. Questa mattinata è una bellissima pagina che per me. C’è chi ha messo in chiaro che, in questo paese, chi vive in territori difficili vale più di qualsiasi altra cosa. Ho detto subito sì, non poteva essere diversamente per me che sono una donna del sud. Ringrazio tutti i giornalisti, il direttore Coletta per aver voluto fortemente questo lavoro in prima serata. Dobbiamo mobilitare tutti perché è una pagina bella e importante e soprattutto nuova, per dire che le realtà tristi si possono cambiare. Ringrazio Domenico Iannacone che si è calato perfettamente in questa realtà e che ha offerto una pagina nuova, partendo dai disagi che si vivono nel territorio. Il fenomeno della dispersione scolastica è un problema italiano anche se interessa soprattutto il sud. Bisogna interrogarsi su questo fenomeno, lavorare per rallentarlo. Domenico ha scelto un titolo impegnativo, Come figli miei, un titolo dal significato profondo per sottolineare il lavoro delle docenti di quest’istituto. Ho conosciuto Eugenia Carfora e siamo subito entrate in sintonia. Spero che il ministro Bossetti possa toccare con mano questi progetti, dopo la messa in onda dello speciale. Dico grazie a Eugenia, che è arrivato in questo istituto, trovando professoresse che l’hanno capita. Grazie a lei, i ragazzi di quest’istituto possono avere un futuro. Mi ha colpito la scena dove la preside dice al ragazzo che deve andare via dal territorio. In questi territori, lo Stato e le Istituzioni sono stati assenti. Lavorare in quelle zone, utilizzare metodi educativi, non è da tutti. Questo coraggio di scendere in campo, di portare i ragazzi a scuola, va premiato. C’è l’esigenza, come politica, di collaborare con voi. Bisogna alzare il livello di presidio in questi territori. Se c’è controllo, ci sono meno disastri. E bisogna modificare l’impianto normativo. Ho fatto visita ai ragazzi del carcere di Nisida e mi sono sentita dire che loro preferiscono restare lì perché a casa, veniva messa loro la pistola in mano. La dispersione scolastica porta a questo, alle baby gang, alla violenza, agli abusi, allo spaccio… Ognuno deve vivere nelle proprie realtà e dobbiamo offrire a questi ragazzi delle realtà meravigliose. Farò girare questo documentario e lo farò vedere anche a ragazzi di 10-11 anni come mio figlio… Bisogna iniziare da subito. Le ali della vita, le dà la scuola, non solo la famiglia. Avere persone come voi, come questa preside, è una ricchezza infinita. Il problema di Caivano è un problema italiano. Loro sono riuscite a fare tutto questo da sole ma il supporto è fondamentale. Possiamo scrivere una pagina meravigliosa, dobbiamo scardinare le coscienze. Questa sfida troverà un orizzonte molto ampio”.

  • 13:05

    Stefano Coletta ringrazia gli studenti del Liceo Virgilio di Roma, presenti in sala, e Rita Borioni. Coletta: “Spero che questo sia il primo di tanti lavori sulla scuola. Voglio svilire la convinzione che la scuola non faccia ascolti. La tv pubblica può scalfire, anche di poco, il fenomeno della dispersione scolastica. Ringrazio ancora queste due donne straordinarie che mi sono entrate nel cuore. Rappresentate l’Italia del rigore e del valore. Ringrazio Iannacone e la sua squadra. Questo è il servizio pubblico e Rai 3 continuerà su questa strada. Anche il nostro lavoro può fare molto anche se ce ne dimentichiamo”.

  • 13:10

    Concetta, una delle studentesse protagoniste dello speciale: “Ho vissuto questo cambiamento, che era già in atto prima del mio arrivo. La preside fa moltissime lotte”. Iannacone: “La preside ha inventato un decalogo di regole. Con il passare del tempo, i ragazzi si sono dimenticati di questo codice. Concetta diventerà un ingegnere”. Carfora: “Lei è la vera eroina del mio istituto”.

  • 13:15

    Coletta: “La nuova edizione de I dieci comandamenti inizierà a novembre, con altre 7 puntate. I diritti primare saranno il sottotesto della nuova edizione. Affronteremo il tema della casa o delle periferie, ad esempio. Il documentario è un’opportunità per i giovani. Molti giovani, di 20 o 30 anni, che vogliono fare questo lavoro, si affidano allo strumento della documentaristica. Questa nuova sequela di documentari danno questa fruizione particolare, hai la sensazioni di vedere un documentario ma anche un film tragico o una commedia… Iannacone ha la capacità di raccontare con leggerezza anche le situazioni difficili”. Fine conferenza.

Oggi, lunedì 22 ottobre 2018, a partire dalle ore 12, si terrà la conferenza stampa di presentazione dello Speciale I dieci comandamenti – Come figli miei, il programma di Rai 3 condotto da Domenico Iannacone.

Speciale I dieci comandamenti – Come figli miei: il programma

Come figli miei è il titolo dello speciale de I dieci comandamenti, il programma di Rai 3 realizzato da Domenico Iannacone, che andrà in onda dalle ore 21:40, il prossimo 27 ottobre.

Come figli miei sarà il racconto di una scuola, un istituto professionale del Parco Verde, a Caivano, alle porte di Napoli.

Caivano è una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa, un luogo dove prostituzione, degrado e abusi sessuali sono all’ordine del giorno. A Caivano, la dispersione scolastica raggiunge i più alti livelli in Italia e la scuola rappresenta l’unico baluardo di legalità.

La protagonista dello speciale sarà Eugenia Carfora, preside dell’Istituto Morano, simbolo di una scuola che resiste, insieme a tutti gli altri insegnanti dell’istituto.

Speciale I dieci comandamenti – Come figli miei: conferenza stampa

TvBlog, magazine di Blogo, seguirà in tempo reale la conferenza stampa di presentazione dello Speciale I dieci comandamenti – Come figli miei, a partire dalle ore 12.

Durante la conferenza stampa, interverranno il giornalista Domenico Iannacone, il direttore di Rai 3 Stefano Coletta, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud Pina Castiello e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Superiore “Francesco Morano” di Caivano Eugenia Carfora, insieme ad alcuni studenti.