Home Serie Tv Sergio Assisi a Blogo: “In Italia se sai fare tante cose dai fastidio, sono stanco” (VIDEO)

Sergio Assisi a Blogo: “In Italia se sai fare tante cose dai fastidio, sono stanco” (VIDEO)

Guarda la video intervista all’attore new entry della terza stagione di Una pallottola nel cuore

pubblicato 11 Settembre 2018 aggiornato 31 Agosto 2020 08:47

Tra le novità della terza stagione di Una pallottola nel cuore, la fortunata serie di Rai1 con Gigi Proietti, in onda a partire da stasera, martedì 11 settembre, c’è Sergio Assisi. L’attore napoletano interpreta Angelo Sartori, un affascinante poliziotto chiamato a ricoprire il ruolo che era stato di Enrico Vella, l’ex fidanzato di Maddalena (Francesca Inaudi), trovato morto.

A margine della conferenza stampa di presentazione della fiction, tenutasi ieri nella sede Rai di Roma in viale Mazzini, Blogo ha intervistato Sergio Assisi.

È la prima volta che interpreto un personaggio rigido, serio, senza spunti comici. È stata dura tenere a frena questa energia ironica che ho, ma è anche questo il mestiere dell’attore.

L’attore ha raccontato ai nostri microfoni che molti anni fa sostenne un provino – che non superò – davanti a Gigi Proietti. Quando sul set di Una pallottola nel cuore glielo ha ricordato, il Maestro ha ironizzato rispondendogli: “Ma non capisco un caxxo”.

A proposito delle sue velleità da conduttore-personaggio tv che vanno oltre il suo essere attore:

In Italia succede una cosa strana: se tu fai molte cose, dà quasi fastidio. Quante cose vuoi fare? Vuoi scrivere, vuoi fare il cantante, vuoi fare l’attore, vuoi ballare, vuoi presentare? Questo ‘quante cose vuoi fare?’ nasconde cose negative, un provincialismo. La gente dovrebbe essere contenta se riesci a fare più cose, non esserne infastidita. In America un attore fa tutto, è completo. In Italia c’è una maggiore lassità nelle scelte, si tende a scegliere un personaggio invece che un talento. Questo condiziona chi compie le scelte. E penalizza. Questo è il mio pensiero, ma oggi, lo sappiamo, contano i soldi. Io rassegnato? No, non lo sono. Ma mi stanco ad affermare quello per cui ho lavorato tanto, da quando avevo 16 anni. Ora ne ho 46 e per qualcuno sono ancora ‘la novità’. Ma non bisogna arrendersi, in questo forse Gigi Proietti è un esempio da prendere: ha 80 anni e ancora tanta voglia di andare avanti e far sorridere.

In apertura di post il video integrale dell’intervista.