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RaiTre, tolta a Report la copertura legale. Minoli direttore?

La notizia la dà Aldo Grasso, che sul Corriere della Sera scrive: Non è un mistero che una trasmissione come quella di Milena Gabanelli sia a rischio. Non solo per compatibilità con la nuova dirigenza ma anche perché il dg Masi le ha tolto lo scudo dell’assistenza legale nonostante non abbia mai perso una causa

di marina
7 Settembre 2009 08:00

Milena Gabanelli lasciata senza copertura legale dalla Rai La notizia la dà Aldo Grasso, che sul Corriere della Sera scrive:

Non è un mistero che una trasmissione come quella di Milena Gabanelli sia a rischio. Non solo per compatibilità con la nuova dirigenza ma anche perché il dg Masi le ha tolto lo scudo dell’assistenza legale nonostante non abbia mai perso una causa (ogni autore dei servizi sarà responsabile in proprio di eventuali azioni legali, un sistema per togliere coraggio anche ai più coraggiosi).

Purtroppo Grasso non chiarisce se a venire meno sarà l’assistenza relativa alle denunce di tipo civile o penale. Se dovesse mancare proprio l’assistenza per le cause penali, finora sempre assicurata, (pensiamo ai reati di ingiuria e diffamazione, ad esempio), allora sarebbe da intendersi come una indiretta ammissione della Rai a voler procedere alla cancellazione del programma. E diciamola tutta, davanti a uno scenario così economicamente devastante la Gabanelli ha tutta la mia comprensione se dovesse decidere di rinunciare alla messa in onda delle nuove puntate di Report.

Ovviamente la solidarietà nei confronti della giornalista è già scattata e su facebook si stanno creando i primi gruppi di pressione contro questa scellerata decisione.

Rispetto alla nomina di un nuovo direttore, per cui, nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio del 9 settembre, Paolo Ruffini non ha previsto nessuna discussione in merito, Grasso prevede la nomina di Giovanni Minoli:

Quest’estate, nel passaggio al digitale, la Rai ha perso più di 4 punti di share, Raitre solo lo 0,8%; Mediaset e Sky hanno incrementato l’ascolto. Eppure Ruffini dovrà trovarsi un altro lavoro. Stesso destino di Carlo Freccero: è il più bravo della Rai a inventare palinsesti, ma lavora in periferia perché non ha sponsor politici in grado di imporlo. Per Minoli è tutto più facile: da una parte (Pdl) può riscuotere il bonus che si era giocato a favore di Saccà, dall’altra (Pd) pare che sia intervenuto a suo favore D’Alema. Naturalmente, Ruffini paga l’indecisione del Pd, invischiato nelle primarie d’ottobre e nelle lotte interne.

Grasso, va oltre e si chiede, a questo punto saggiamente, se salta Gabanelli, allora che fine faranno Giovanni Floris, Serena Dandini e Fabio Fazio?

A proposito di assitenza legale e dell’obbligo di manleva richiesto ai giornalisti di report dalla Rai, giusto per evitarsi spese e tutele, per cause civili, vi lascio un link dove è riassunta la vicenda Paolo Barnard e Milena Gabanelli. Barnard, per 10 anni giornalista free-lance a Report a causa di un suo servizio dedicato alle case farmaceutiche si è visto piombare addosso una denuncia. Ebbene, il giornalista, per una serie di vicende a cui attribuisce anche responsabilità alla stessa Gabanelli, si ritrova attualmente solo a gestire la causa nella speranza che non sia giudicato colpevole e che dunque non tocchi alle sue tasche pagare gli eventuali danni.

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