Fratelli di Crozza, puntata 27 aprile 2018: tutte le imitazioni (Diretta)

Inizia il programma. Entra Maurizio Crozza: “Ma perché siete qui? Perché non avete fatto il ponte? A lavorare in questo paese siamo rimasti in due: io chiuso qui e Mattarella chiuso là” E appare la porta del Quirinale dove avvengono le consultazioni. “Il paese è così tanto in stallo che persino uno stacanovista come Marchionne è qua in studio”. Tra il pubblico anche Don Mazzi e la famiglia di Crozza, i suoi due figli e Carla Signoris

Crozza imita il Governatore della Campania De Luca. Sull’apertura ai 5s per un governo con il Pd. Si parla di Renzi, Crozza/De Luca: “È stato un grande condottiero, come Mosé, ma lui non ha diviso il mar rosso, lo ha prosciugato”.

Dalla dichiarazione di De Luca che paragona il Pd agli ebrei durante le leggi raziali, Crozza ha l’assist per passare all’ex Cav, Silvio Berlusconi. Pubblicità

Si rientra dalla pubblicità. Crozza legge la dichiarazione di Berlusconi : “Davanti ai grillini la gente si sente come gli ebrei all’apparire del primo Hitler”.

Dai 5stelle alla sentenza di condanna di Dell’Utri. Poi viene mandato in onda un video con le ultime affermazioni di Berlusconi.

Si torna in studio, Crozza imita Silvio Berlusconi. “Mi ha chiamato Anna Frank che ha sempre votato Forza Italia. Io ho dato una mano a tutti quelli della sinagoga. Il rabbino si alzo mi guardò negli occhi e mi disse che di maio era cattivo, quello di Shind, Shindleee, ShinderList”

Crozza: “Nonostante tutto Silvio non è rimasto solo. Anche se Di Battista lo attacca ci sarà sempre lei a difenderlo: Marina Berlusconi.”

Martedì è uscito il film su Berlusconi Loro 1. “Gengis Khan e Attila sono finiti nei libri di storia, ma nessuno di loro ha avuto un film da vivi”. Crozza diventa il regista Paolo Sorrentino: “Il mio montatore voleva chiamarlo Troiaio, ma così avrei svelato di cosa parlano le prime due parti della prima parte. (…) In tutto sono 48 parti”.

Perché per Noemi Letizia non ha usato un altro nome come ha fatto con altri personaggi. Crozza/Sorrentino: “Perché ho fatto un’attenta analisi del personaggio e ho scoperto che lei non ha un avvocato”. Pubblicità.

“Siete poveri? C..i vostri” Crozza rientra dalla pubblicità con una copertina di Cuore, diretto da Michele Serra. Riprende l’Amaca pubblicata su La Stampa e fortemente criticata. “Capite la coerenza – dice Crozza – Questa volta però non era ironico, l’ha detto per davvero”. Crozza attacca il giornalista per aver affermato che la delinquenza è frutto della povertà. “L’Istat dice che le situazioni più a rischio sono nei Licei e non negli Istituti tecnici, come dice Serra, quindi o Serra ha detto una c..a o quelli dell’Istat sono stati bullizzati da quelli degli istituti tecnici”.

Crozza diventa Napalm 51: “Non lo sa che Fb usa un riconoscimento facciale automatico? Sto sostituendo tutte le foto che ho con quelle da dietro. Maledetto Zuckerberg”.

Napalm 51: “Essi devono capire i casini che hanno combinato. Ha sentito che caldo è? Non è sospetto?” Siamo a maggio. “Mamma… siamo a maggio?? È possibile che siamo sempre gli ultimi a sapere le cose?” Ma non ce l’ha un calendario? “Mi ha preso per un cretino? Secondo lei per guidare un auto conta più leggere un manuale o fare pratica? Conta più leggere la data di scadenza dello jogurt o affidarsi all’esperienza pratica e poi far fare una lavanda gastrica a tua madre?”

Napalm 51: “Una ragazza in classe con un casco integrale. Mamma mia come siamo ridotti? Questi poveri ragazzi sono costretti a indossarlo per evitare il riconoscimento facciale”. Pubblicità

Crozza è Vittorio Feltri. È il momento dell’editoriale. “Il 25 aprile?! Mah io sono laico, si festeggia San Marco. Ha scritto un vangelo non mi sembra abbia prodotto altro”. “La festa della liberazione? Se di San Marco non me ne frega una mazza della liberazione non me ne fregano nemmeno tre”. “È da lì che si aperto il baratro. Il referendum monarchia-repubblica, fino a Fico a piedi. Ma cosa avete? Tutti i nonni partigianI? Avevano un esercito di miliardi di persone. Quello di Serse in confronto era la panchina del Chievo?”

Crozza/Feltri: “Iil primo maggio è la festa dei fancazzisti. Al nord è la festa del lavoro, al sud è la festa de ‘c’ho la mamma malata’. I cani non vedono i colori e i meridionali non riescono a vedere il lavoro”.

La trasmissione sta finendo, ma prima di salutare il pubblico Crozza annuncia: “Il programma finisce qui. Prima di salutarvi però devo fare un annuncio di servizio. Egregio Presidente Mattarella, la rete mi ha appena comunicato che Fratelli di Crozza non finirà l’11 maggio, ma il 18 maggio. Faremo cioè una puntata in più. Quindi carissimo Presidente per favore, non mi chiuda il nuovo governo prima del 18 maggio, perché altrimenti l’ultima puntata io di cosa parlo? La saluto calorosamente e se dovesse incontrare il Presidente emerito Giorgio Napolitano gli porti i miei auguri di una viva e vibrante guarigione”.