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M, prima puntata: Santoro e Rai2 coraggiosi, bene la parte teatrale, mini-fiction melò, talk spento

M di Michele Santoro, la recensione della prima puntata di giovedì 22 giugno 2017

pubblicato 23 Giugno 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:32

Che M sia un esperimento coraggioso, ambizioso e originale è premessa doverosa per chiunque voglia commentare con obiettività il nuovo programma di Michele Santoro.

In uno studio stranamente vuoto (con gli ospiti seduti sugli spalti laterali) il conduttore ha aperto la prima delle due puntate dedicate ad Hitler intervistando proprio il Führer, interpretato magistralmente da Andrea Tidona.

La componente del teatro in diretta (non nuova nei programmi di Santoro – esempio più recente è Servizio Pubblico) sembra la più riuscita, al netto di un talk interessante nei contenuti ma in qualche passaggio farraginoso e difficile e di mini-fiction che provano a raccontare con immagini cinematografiche e atmosfere da serie tv Ares il complicato rapporto del dittatore nazista con le donne. Lo spazio ‘giovane’ condotto da Sara “secondo me” Rosati, con il nostalgico hitleriano e l’immigrato spaccone, serve più ad accendere il dibattito in studio e sui social che a offrire spunti contenutistici di particolare dignità.

Attualizzare il dibattito storico sulla figura di Hitler – e farlo in due ore di diretta televisiva – è impresa assai difficile e in questo senso sarà interessante scoprire il verdetto del pubblico (cioè leggere i dati Auditel domattina).

In ogni caso, va dato atto a Santoro – che nel corso della puntata si è limitato a riferimenti impliciti ai vari Renzi, Salvini, Berlusconi e Grillo – di averci messo la faccia nell’ennesimo tentativo di distacco dal talk show tradizionale che riempie quotidianamente e sempre più stancamente il palinsesto tv. In tal senso un applauso va rivolto anche a Rai2, che già da qualche mese con Nemo sta seguendo questa non semplice via.

M di Michele Santoro: la prima puntata in diretta

  • 21.03

    In collegamento col Tg2, Santoro parla di esperimento coraggioso e fa sapere che “abbiamo investito anche qualche soldo nostro”.

  • 21.16

    Dopo l’imperdibile appuntamento con Lol, inizia M. Sigla.

  • 21.18

    Si parte con Santoro che si avvicina a Hitler (Andrea Tidona) percorrendo la parte rossa del lungo palco. Poi inizia l’intervista.

  • 21.20

    Santoro interroga Hitler sulla sua infanzia.

  • 21.21

    Santoro introduce la storica Simona Colarizi che definisce Hitler “animale politico e visionario”.

  • 21.25

    Il secondo intervento è dello scrittore Giuseppe Genna.

  • 21.26

    Ospiti seduti sulle tribune laterali, Hitler a centro palco, insieme a Santoro.

  • 21.27

    Santoro: “Mentana, come me, non ha scritto libri su Hitler, ma ne ha la biblioteca piena”.

  • 21.31

    Santoro: “Vogliamo mettere anche un elemento di freschezza”. Eh, bravo Michele.

  • 21.32

    Sara Rosati (che Santoro non presenta) dice la sua. È la nuova Giulia Innocenzi?

  • 21.33

    Sara dà la parola al giovane Youssef che tira in ballo, in maniera implicita, Matteo Salvini.

  • 21.37

    Santoro introduce la figura di Geli Raubal, “la donna che Hitler ha amato di più”. Sua nipote e sua amante.

  • 21.38

    Santoro lancia la ‘fiction’ precisando: “C’è qualche piccolo elemento di libertà, ma aderisce abbastanza alla storia dei fatti”.

  • 21.43

    Collegamento con un redattore che si occupa dei social della trasmissione.

  • 21.53

    Youssef criticato sui social. Santoro insegna la tv a Sara Rosati: “Facciamo che risponde dopo perché questa cosa sicuramente cresce”.

  • 21.54

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  • 22.00

    Si riprende dall’intervista di Santoro a Hitler, che si definisce “artista”.

  • 22.10

    Ricomincia il giro degli interventi: prima la storica, poi lo scrittore.

  • 22.10

    Santoro “rimprovera” Sara Rosati che vuol far parlare solo Youssef.

  • 22.11

    Mentana bolla come “coglionata” quella di Youssef, che paragona il nazismo a quanto avviene oggi in Palestina: “Non ci venga a fare la lezione”.

  • 22.15

    In studio un giovane nostalgico fa notare che si parla solo dei 6 milioni di ebrei e non dei 54 milioni di civili morti nella seconda guerra mondiale. Genna e Mentana reagiscono.

  • 22.18

    Il nostalgico insiste: “Avete dipinto Hitler come un mostro”. Genna: “Lo abbiamo dipinto noi?”.

  • 22.22

    Riprende la fiction incentrata sul rapporto tra Hitler e le donne (Geli Raubal).

  • 22.23

    Nella fiction Hitler non si sente e non si vede mai.

  • 22.32

    Santoro interroga Genna sulle debolezze umane di Hitler.

  • 22.38

    Si arriva a Renzi e Trump parlando di quante volte Hitler diceva “io”.

  • 22.43

    Intervento faticoso e lungo di un ragazzo siriano. Il talk dei giovani sembra la componente più debole di M, finora.

  • 22.49

    Con i media di oggi Hitler sarebbe ripetibile? E, invece, se Hitler avesse avuto a disposizione i media di oggi cosa sarebbe accaduto?

  • 22.49

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  • 22.56

    Si riparte dall’intervista di Santoro a Hitler.

  • 22.58

    Entra in scena Mimi Reiter, un’altra donna di Hitler.

  • 23.03

    Santoro chiama il riferimento all’attualità. E Hitler lo accontenta: “I partiti non servono a niente”.

  • 23.05

    Santoro introduce il tema dell’astensionismo. Intanto Mentana si prende del razzista da una ragazza.

  • 23.20

    Santoro precisa che quelle pronunciate da Tidona sono tutte reali parole di Hitler.

  • 23.24

    In scena anche l’avvocato personale di Hitler.

  • 23.29

    Un giovane rom sostiene che la parola zingaro sia offensiva. Santoro dissente.

  • 23.31

    Titoli di coda già andati, Santoro ‘lancia la prossima’ puntata ponendo domande a Mentana e Genna.

  • 23.40

    Si chiude con le parole di Hitler: “I sogni di un folle si sono realizzati esattamente come quel folle li aveva immaginati, perché i tedeschi mi hanno seguito”.

La diretta di TvBlog

Al via oggi, giovedì 22 giugno 2017, alle ore 21.15 su Rai2 il nuovo format sperimentale di Michele Santoro dal titolo M. TvBlog, magazine di Blogo, seguirà la puntata in liveblogging.

M è un programma ideato e condotto da Michele Santoro, con la collaborazione di Dario Buzzolan e Alessandro Celli, e di Walter Molino, Maddalena Oliva e Francesco Priano, a cura di Marisol Roesler Franz. Regia di Alessandro Renna. Direttore della fotografia Mauro Ricci. Scenografia Studio Castelli. Progetto grafico Valentina Pallagrosi. Produttore esecutivo Zerostudio’s Sabina de Dominicis. Produttore esecutivo Rai Massimiliano Barbot.

M | Anticipazioni e ospiti prima puntata 22 giugno 2017

Adolf Hitler sarà il primo signor M e la domanda che ci si porrà è: si tratta di una mostruosità irripetibile, la parabola straordinaria di un folle, un demone che non apparirà più, oppure di un fenomeno che in presenza di determinate circostanze potrebbe anche ripetersi?
Un racconto la cui forza principale sta nella contaminazione. Contaminazione, in primo luogo, di punti di vista e di prospettive, ma soprattutto di linguaggi: il linguaggio del cinema, quello del teatro, quello della televisione. Il programma infatti vedrà alternarsi la diretta in studio con il dibattito – gli ospiti di questa prima puntata
sono Enrico Mentana, la storica Simona Colarizi e lo scrittore Giuseppe Genna – e gli attori, compreso Hitler interpretato in diretta da Andrea Tidona; la fiction; e lo spazio con i giovani condotto da Sara Rosati.

Al centro della fiction, uno degli aspetti più segreti e controversi della vita di Hitler: il rapporto con la nipote Geli Raubal, interpretata dall’attrice Verdiana Costanzo. La morte della giovane Geli – nel 1931 – condusse sull’orlo del suicidio quello che di lì a poco sarebbe diventato il Fuhrer. Geli fu trovata morta nell’appartamento di Hitler il 18 settembre 1931. La ragazza aveva il cuore forato da un proiettile. Il suo corpo era riverso sul pavimento della camera da letto. Accanto, la pistola di Hitler: una Mauser calibro 6,5. Geli si tolse la vita o fu uccisa? E se fosse stato Hitler a ucciderla o a farla uccidere, la storia sarebbe stata diversa?

M | Dove vederlo in tv e in streaming

M è trasmesso in diretta su Rai2. Il programma è visibile anche in live streaming su Rai Play.

M | Second Scren

M non ha un sito internet ufficiale, ma sul portale di Servizio Pubblico è presente una sezione ad esso dedicato. Per seguire sui social la trasmissione ci si può collegare alle pagine Facebook e Twitter di Servizio Pubblico. L’hasthag di riferimento è #M.

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