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La porta rossa | Conferenza Stampa | 15 febbraio 2017

La porta rossa | La conferenza stampa.

pubblicato 15 Febbraio 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:44

  • 12:30

    Inizio conferenza. Andreatta: “Oggi è una bellissima giornata. Veniamo dal successo di Studio Uno che ieri ha fatto sette milioni. La porta rossa è un progetto di grandi eccellenze che ha richiesto un grande lavoro. Come abbiamo fatto con Rocco Schiavone, abbiamo l’obiettivo di conquistare un pubblico più giovane e sofisticato. Questa direzione è molto importante per noi. Puntiamo ad una diversificazione rispetto ai prodotti che vanno in onda su Rai 1. Questo prodotto è piaciuto molto anche all’estero. E’ un progetto coraggioso. C’è stata una promozione straordinaria. Crediamo nel racconto contemporaneo”.

  • 12:38

    Dallatana: “Questo è il secondo capitolo per quanto riguarda il lavoro di ricollocamento della rete. La buona fiction è un passaggio fondamentale. Quando sono arrivata, ho avuto fortuna. L’azienda ha reinvestito in questo settore. La fiction Rai è una fiction scuola in Italia. La capacità di generare racconto e conquistare milioni di spettatori sfida tutte le leggi della televisione. Tutti i titoli danno una spinta fondamentale alla ricollocazione di Rai 2. E’ un arricchimento riguardante la stratificazione dei generi e la modernità. E’ una serie credibile nonostante il protagonista sia un morto. E’ anche una grande storia d’amore. Trieste è una grande protagonista di questa serie. E’ una trama che ti prende e non ti molla più. Le sei serate verranno consumate in quattro settimane. E’ una serie che crea addiction”.

  • 12:42

    Dazzi: “Grazie ad Andreatta e a Nardella. Hanno accettato questa serie strana e particolare. L’intervento di Lucarelli e di Rigosi è stato importante. Siamo stati premiati con la distribuzione importante di Studio Canal”.

  • 12:45

    Guanciale: “Ho letto il copione e ho scoperto che a pagina 2 morivo. Continuando la lettura, ho capito che sarebbe stata una serie complessa. Avevo già capito che sul set ci sarebbero state molte difficoltà. E’ stato tutto chiaro e stimolante. Sono un razionalista convinto, quindi, mi sono messo a studiare per questa serie. Abbiamo trattato il fantasma come se ci fosse davvero. In questo modo, la presenza si è avvertità di più. Ho tentato di essere più presente possibile con questo handicap. Venivo ignorato veramente sul set”.

  • 12:48

    Pession: “Quando Carmine mi ha chiamato per parlarmi di questo progetto, aveva un titolo che non mi piaceva, La verità di Anna. Sono felice che sia stato cambiato. La perdita di questa persona viene raccontata in maniera intima e interiore, scevra da toni melodrammatici. Mi ha colpito il fatto che il personaggio muore nella prima scena. Questa serie è una discesa agli inferi di questo personaggio. La morte ha azzerato tutto. E’ un percorso a ritroso. La morte può essere un dono per ricostruire una spiritualità. Ho avuto il piacere di lavorare con Rai Fiction e questo ruolo mi ha commossa, ho divorato la sceneggiatura. Ogni personaggio è stato scritto in maniera tridimensionale. In questo senso, tutti noi attori abbiamo lavorato senza sovrastrutture. Abbiamo fatto straordinari e eravamo contenti. Abbiamo fatto le cose con il cuore”.

  • 12:52

    Elia: “Il più grande regalo che ho avuto è la scrittura. C’è stato un gran lavoro con gli sceneggiatori e con la Rai. Mi sono concentrato a fare una cosa vera, non un cartone animato. Tutto il grande lavoro è stato fatto insieme. Senza il gruppo di persone con cui ho lavorato, io sarei zero. E’ stato un lavoro sincero. Ho lavorato con un gruppo di attori che ha dato tutto. Per me è stato un gioco da ragazzi. E’ un regalo che ho ricevuto”.

  • 12:55

    Lucarelli: “Ci sono tante cose in questa storia. E’ stato un viaggio interessante e complicato. Siamo partiti da una detective story, siamo passati al fantasy, abbiamo trattato la storia d’amore, i problemi adolescenziali… Tutte cose molto diverse. Contemporaneamente, abbiamo fatto un noir con realismo e fantasy. La difficoltà è stata quella di trovare un equilibrio. Capire cosa succede dopo la morte, scoprire chi ha ucciso chi e perché… Siamo convinti di esserci riusciti. Per me è stata una cosa diversa da tante cose che ho fatto. Sono curioso da come verrà accolta questa cosa”.

  • 12:56

    Rigosi: “La trama è un pretesto per affrontare domande importanti. Porre questa ipotesi al centro della storia provoca dubbi e domande”.

  • 12:59

    Romani: “Quando ho avuto la sceneggiatura in mano, ero impaurita. Era qualcosa di molto grande e di grande valore. L’entusiasmo mi ha aiutata. Ho vinto la paura e ho cercato di dare molta originalità al mio personaggio. Vanessa è una ragazza di 17 anni che si rende conto di avere un potere/disgrazia di vedere i morti. L’arrivo di Cagliostro nella sua vita la fa cambiare radicalmente. Vive una vita da adolescente, con i suoi fidanzati… Ringrazio la troupe e tutti gli ottimi compagni di viaggio”.

  • 13:05

    Pession: “E’ un ruolo molto tenue. Ho cercato di ricreare un luogo intimo sul set. Abbiamo deciso di non truccarmi, di non pettinarmi… Era importante raccontare un lutto. E’ stato un lavoro magico”. Lucarelli: “Si parla molto di Ghost… Ci siamo confrontati con una tradizione letteraria, quella dei fantasmi… Non ci siamo ispirati a Ghostbuster! Da piccolo, vidi Il segno del comando, uno sceneggiato Rai. Non c’è solo Ghost ma tante cose”.

  • 13:09

    Elia: “Gli effetti speciali non hanno avuto incidenza sulla nostra storia. Abbiamo lavorato sul realismo. Non ci saranno effetti da cartone animato”. Guanciale: “Lancerò sui social una campagna “Indovina come sono scomparso qui”!”. Elia: “Tutti i personaggi attraversano tutto l’alfabeto. Questa è la nostra forza”. Guanciale: “Dovermi preoccupare sul fatto di sparire all’improvviso mi ha provocato tensione. Il nostro lavoro è fatto anche di ostacoli fisici”.

  • 13:13

    Andreatta: “Questa serie è stata scelta perché ci sono elementi di innovazione. Ci sono molti ingredienti per una rete generalista e popolare che permette però di innovare. Non abbiamo bisogno di emulare. Abbiamo una nostra strada. Rai 2 ci aiuta a percorrerla meglio. Abbiamo limiti di budget che però sono una sfida per trovare una strada credibile di narrazione”.

  • 13:14

    Fine conferenza.

Oggi, mercoledì 15 febbraio 2017, a partire dalle ore 12, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione di La porta rossa, la nuova serie di Rai 2, con Gabriella Pession e Lino Guanciale, che andrà in onda a partire da mercoledì 22 febbraio 2017, alle ore 21.20.

La porta rossa | La serie

La porta rossa è la nuova serie poliziesca di Rai2, ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi e diretta da Carmine Elia.

Il protagonista della serie ambientata a Trieste è il commissario Cagliostro che, dopo essere stato ucciso in uno scontro a fuoco, dovrà scoprire chi l’ha tradito e allo stesso tempo salvare la vita di sua moglie. Solo una ragazza è in grado di riuscire a comunicare con lui.

Nel cast, oltre ai due protagonisti, ci saranno anche Antonio Gerardi, Valentina Romani, Fausto Sciarappa, Elena Radonicich, Ettore Bassi, Gaetano Bruno, Cecilia Dazzi e Alessia Barela.

La porta rossa è una coproduzione Rai Fiction – Velafilm.

La porta rossa | Conferenza stampa

TvBlog, magazine di Blogo, seguirà in tempo reale la conferenza stampa di presentazione di La porta rossa, a partire dalle ore 12.

Durante la conferenza stampa, interverranno il cast, il regista e gli ideatori della serie.