Home Sky Atlantic Fortitude, la seconda stagione su Sky Atlantic: nuovi misteri tra i ghiacci del Circolo Polare Artico

Fortitude, la seconda stagione su Sky Atlantic: nuovi misteri tra i ghiacci del Circolo Polare Artico

Su Sky Atlantic la seconda stagione di Fortitude. Nella cittadina si affaccia un nuovo mistero, legato ad un altro omicidio, che coinvolgerà anche nuovi personaggi della cittadina, sempre più in difficoltà a causa dei tagli del Governo

pubblicato 27 Gennaio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 14:15

Un altro mistero sta per diffondersi tra i ghiacci della cittadina apparentemente tranquilla che ha già rivelato segreti e colpi di scena: la seconda stagione di Fortitude, in onda da questa sera alle 21:15 su Sky Atlantic, in onda -come la prima stagione- in contemporanea anche in Regno Unito, Germania, Irlanda ed Austria, darà nuovamente filo da torcere agli abitanti ed alle autorità del piccolo centro nel Circolo Polare Artico, ancora scosso dagli eventi della prima stagione.

-Attenzione: spoiler-
La minaccia parassita è stata definitivamente allontanata, così come le vespe che avevano messo a rischio l’intera comunità, ma Fortitude deve ancora riprendersi dallo shock: dopo essere stata per anni uno dei posti più sicuri al mondo, la popolazione ha capito che i pericoli non mancano anche lì. Questo genera sospetti e preoccupazioni, che saranno alimentati anche dai tagli che il governo norvegese sta applicando alla cittadina, che assiste sempre più all’emigrazione dei suoi residenti.

Per questo, a Fortitude arriva il funzionario Erling Munk (Ken Stott), che deve applicare quanto imposto dal Governo, ma che incontrerà l’opposizione dei suoi abitanti, in primis Hildur (Sofie Gråbøl). La donna sta anche affrontando alcuni problemi nel suo matrimonio, dal momento che Eric (Björn Hlynur Haraldsson) si ritrova a dover fare le veci di sceriffo, essendo infatti Dan (Richard Dormer) sparito misteriosamente.

La seconda stagione introdurrà anche una nuova famiglia, capitanata dal pescatore Michael Lennox (Dennis Quaid). Uno degli abitanti storici di Fortitude, Michael sta soffrendo le numerose spese che vengono imposte alla popolazione dal Governo, ma non rinuncia al proprio sogno, ovvero quello di catturare il Granchio Gigante, che potrebbe fruttargli molti soldi.

Michael è sposato con Freya (Michelle Fairley), donna che sta affrontando una malattia da cui il marito è ossessionato, al punto da creare dei dissidi tra i due. L’arrivo di uno straniero in città, a cui Freya darà ospitalità, riaccende però in lei la speranza. Rune (Edvin Endre) è il loro figlio adolescente, che vorrebbe scappare dalla situazione della propria famiglia, ma che si ritrova coinvolto in un caso su cui dovrà indagare la sorellastra Ingrid (Mia Jexen), aiutata da Petra (Alexandra Moen), che nasconde un segreto e teme ciò che potrebbe fare.

Fortitude, infatti, viene scossa da un altro brutale omicidio, proprio nei giorni in cui si verifica un fenomeno, l’“Aurora rosso sangue”, per cui il cielo diventa rosso, considerato da molti del luogo un brutto presagio. Le indagini si affiancano alla presenza in città di un misterioso personaggio, la cui missione sembra quella di cacciare da Fortitude un demone che starebbe portando scompiglio. Non solo: lo stesso Dan, quando ricompare, non sembra più sé stesso, alimentando la sensazione che effettivamente stia accadendo qualcosa di insolito. Fortitude, infine, accoglie anche la Dr.sa Sarinda Khatri (Parminder Nagra) che, spinta dall’ambizione, prende il controllo del Centro di Ricerca Artico consapevole di poter svolgere delle indagini inedite per la scienza.

Fortitude si conferma la produzione inglese più costosa della storia della tv, con un budget di 25 milioni di sterline: una serie tv che, con riprese in Islanda e nel Regno Unito, sfrutta le difficoltà logistiche dei luoghi in cui si svolge il racconto per offrire al pubblico un mistero che ben s’inserisce nella trama dopo quanto accaduto nella prima stagione, senza forzare la storia e permettendo ai protagonisti di dover affrontare un nuovo caso sentendo ancora su di loro le conseguenze di quello precedente.

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