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Legion, per la Marvel la serie tv “ridefinisce il genere”

Al Television Critics Association press tour il creatore di Legion Noah Hawley ha spiegato che ha voluto scrivere uno show che appassionasse tutti, mentre Jeph Loeb l’ha definito come qualcosa di nuovo in tv

pubblicato 13 Gennaio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 14:46

Anche Fx entra nel genere delle serie tv con personaggi dotati di superpoteri con Legion, in onda in America dall’8 febbraio e su Fox Italia dal 13, in contemporanea. La serie tv, adattata per la televisione da Noah Hawley (a cui dobbiamo quell’altro capolavoro che è Fargo), s’ispira all’omonimo fumetto della Marvel -inserito all’interno della saga degli X-Men– ma, ha promesso l’autore al Television Critics Association press tour, la serie sarà adatta anche a chi non è appassionato di questo genere:

“Ci siamo chiesti se, tolto il genere, ci fosse una storia avvincente da raccontare. Mi sono approcciato alla storia come ho fatto con Fargo, ovvero con rispetto, ma anche sapendo che ci sono storie con cui il pubblico ha familiarità. Sono fan dei fumetti e delle storyline al loro interno ma, per i miei scopi, c’era una storia che volevo raccontare e che pensavo sarebbe stata grandiosa in questo contesto”.

La storia è quella di David Haller (Dan Stevens), figlio del Professor X che, dopo anni in cui è stato chiuso in differenti istituti psichiatrici a causa di quella che gli era stata diagnosticata come malattia mentale, scopre di non essere affetto da nessuna sindrome, ma di stare sviluppando dei superpoteri.

“Le storie [degli X-Men] riguardano personaggi che scoprono sia loro poteri che loro stessi, avendo quindi questi personaggi una definizione a senso unico dalla società, mi sembrava interessante fare uno show sulla transizione verso l’acquisizione dei loro poteri”, ha spiegato l’autore.

Così, la percezione della realtà di David, frutto di questo passaggio, diventa centrale. Al punto che è anche difficile stabilire quando è ambientato il telefilm: stilisticamente, sembra negli anni Sessanta o Settanta, ma compariranno anche tecnologie future. “Sperimenterete quello che lui sperimenterà”, ha rivelato il creatore della serie tv, “alcune cose gli sembreranno datate, altre no”.

Nonostante il rischio di complicare il tutto, Hawley assicura che “per la fine della stagione capirete tutto”. Si tratta, dunque, di un’esperimento per la Marvel stessa, che si cimenta per la prima volta con uno show fuori dal Marvel Cinematic Universe. “La Fx si è unita nel raccontare una storia che non era mai stata raccontata in tv” ha spiegato il vicepresidente della Marvel Television Jeph Loeb, per cui Legion è qualcosa di assolutamente nuovo:

“Ridefinisce il genere. Ci siamo entusiasmati quando Noah è venuto a parlare della sua idea di salute mentale, della percezione della gente e del fatto che le migliori storie della Marvel sono quelle che trattano tematiche presenti nel mondo reale e le inseriscono in un prisma”.

Infine, una rassicurazione: anche il David della serie tv avrà la stessa acconciatura folle della sua versione su fumetto. “Inizia a farti crescere i capelli”, ha detto Hawley a Stevens, che dovrà salutare per un po’ l’acconciatura ordinata alla Downton Abbey.