Home The Crown The Crown, Peter Morgan: “Riprese della seconda stagione in corso. Il cast dovrà cambiare dalla terza stagione”

The Crown, Peter Morgan: “Riprese della seconda stagione in corso. Il cast dovrà cambiare dalla terza stagione”

Il creatore di The Crown, fresco della vittoria ai Golden Globes, Peter Morgan, ha rivelato che le riprese della seconda stagione sono cominciate, ma anche che nella terza il cast potrebbe cambiare

pubblicato 9 Gennaio 2017 aggiornato 12 Ottobre 2020 17:19

Forte della vittoria della notte scorsa ai Golden Globes 2017, in cui ha vinto come Miglior Drama e come Miglior attrice protagonista di una serie tv drama, grazie a Claire Foy, The Crown è sicuramente una delle serie tv di Netflix più interessanti degli ultimi mesi.

Lo show, creato da Peter Morgan (che ha già maneggiato il tema della casata reale britannica con il film “The Queen-La Regina”), racconta nella prima stagione i primi anni da Sovrana della Regina Elisabetta -interpretata, appunto, dalla Foy-, alle prese con i problemi interni alla famiglia Windsor, come la scomoda presenza dello zio, il Principe Edoardo (Alex Jennings), che abdicò per poter sposare l’amata Wallis Simpson (Lia Williams); l’intenzione della sorella Margaret (Vanessa Kirby) di sposare il militare Peter Townsend (Ben Miles); o l’atteggiamento poco incline a rispettare l’autorità della moglie del Principe Filippo (Matt Smith).

Una saga ricca di spunti, che si lega alla storia politica dell’Inghilterra, ben rappresentata da Winston Churchill (John Lithgow, la cui mancata vittoria nella categoria Miglior attore non protagonista di una serie drama è stata la vera pecca della serata di premiazione) e dal suo tentativo di restare in sella al partito mentre chi lo circondava puntava al suo allontanamento.

Inevitabilmente, The Crown richiama a quell’Inghilterra storica, appassionante e che s’intreccia alle dinamiche interne di una famiglia sulla bocca di tutti che già abbiamo visto raccontare in Downton Abbey: in entrambi i casi (ma in quest’ultimo la famiglia protagonista era di pure finzione, calata in un contesto reale) i drammi pubblici e privati diventano un unico filone narrativo, che soddisfa i gusti di un pubblico che cerca sia la saga storica che quella più gossippara di una delle famiglie più chiacchierate di sempre.

Netflix ha annunciato la realizzazione di una seconda stagione del telefilm, che racconterà i fatti legati al Regno della Regina Elisabetta fino agli anni Sessanta. Un Regno che, però, è ancora in corso, e che permetterebbe a Netflix di avere numerose stagioni. Tempo fa, infatti, era circolata la voce secondo cui sarebbero state realizzare sei o sette stagioni di The Crown, ma Morgan, poco dopo aver ricevuto il Golden Globe, ha smentito la notizia: “Non è divertente”, ha detto, “fa male. Il brutto di raccontare la storia di qualcuno con una lunga vita è che la storia va avanti per le lunghe”.

“Stiamo girando la seconda stagione”, ha confermato l’autore, “che ci porterà fino al 1964”. Tra i temi trattati, la Crisi di Suez, che portò all’occupazione militare del Canale di Suez da parte di Francia, Inghilterra ed Israele, ed i cambiamenti culturali di quei tempi. “Mentre l’Inghilterra entra negli anni Sessanta, il mondo cambia”, ha anticipato Morgan.

Se il creatore della serie tv non ha rivelato altro sulla trama, una cosa sul cast l’ha detta, ovvero che non crede sia possibile che resti lo stesso se lo show dovesse andare avanti per altre stagioni. “Alla fine della seconda stagione, dovremo iniziare a pensare ad un nuovo cast”, ha ammesso, facendo intendere che la Foy, Smith ed il resto del cast dovrà essere sostituito da attori più maturi, che possano essere più credibili nei panni dei personaggi con l’età che avanza. “Le nostre star hanno raggiunto il limite di quanto possono interpretare i loro personaggi”, ha aggiunto Morgan, “ma non abbiamo ancora avuto questa conversazione con Netflix”.

Per la Foy, quindi, potrebbe chiudersi presto l’esperienza di The Crown, mentre la produzione dovrà mettersi al lavoro per cercare un cast all’altezza di quello della prima stagione, capace di rappresentare personaggi complessi mantenendo alta la qualità.

[Via TvLine]

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