Home Notizie La fiction Sky su Moana Pozzi si tinge di giallo. Il regista Cristiano Bortone ‘epurato’ dal set: “Bloccherò le riprese”

La fiction Sky su Moana Pozzi si tinge di giallo. Il regista Cristiano Bortone ‘epurato’ dal set: “Bloccherò le riprese”

Sembra una maledizione: ovunque se ne parli, accadono cose strambe, non ultimo lo svenimento di Maurizia Paradiso a “Chiambretti Night”. La palla del mistero rimbalza ora direttamente sul set della fiction di Sky incentrata sulla vita della celeberrima pornostar, perché il regista della stessa – Cristiano Bortone – è stato allontanato dalla produzione dopo pochi

5 Maggio 2009 13:37

Moana Sembra una maledizione: ovunque se ne parli, accadono cose strambe, non ultimo lo svenimento di Maurizia Paradiso a “Chiambretti Night”. La palla del mistero rimbalza ora direttamente sul set della fiction di Sky incentrata sulla vita della celeberrima pornostar, perché il regista della stessa – Cristiano Bortone – è stato allontanato dalla produzione dopo pochi ciak, per motivi inerenti la qualità del lavoro svolto fino a quel momento. L’autore, che ha firmato anche la sceneggiatura, ha diretto fino a pochi giorni fa le riprese regolarmente, insieme a Violante Placido e agli altri attori scritturati, ma da oggi sarà ufficialmente sostituito con Alfredo Peyretti.

“Il fatto che Sky abbia deciso di sostituirmi senza spiegazioni, fermando il set dopo meno di due settimane di riprese è un gesto senza precedenti che calpesta il diritto d’autore, tanto più grave perché viene da una tv che si propone vicina al cinema”.

Queste le parole del regista epurato che minaccia di adire le vie legali:

“Tra le azioni che potrei intraprendere c’è anche quella più clamorosa: bloccare la fiction. Quella fatta da Sky è infatti una scelta che mi scredita a livello professionale, immotivata e senza precedenti. Una decisione presa probabilmente perché qualcuno dev’essere stato assalito da dubbi, paure, incertezze. Oppure hanno deciso di dare il mio film a un altro professionista che viene da esperienze diverse e non sa nulla del lavoro fatto in tanti mesi. Forse al vertice dell’azienda avevano un’idea diversa. Forse pensano che i film debbano avere tutti lo stesso stile, tutti sul modello di Romanzo criminale. Cerco di tenermi occupato per superare la delusione. Sono stati calpestati i miei diritti con una decisione presa da chi forse è ancora nuovo del mestiere e pensa che si possa stabilire che un film è fatto male dopo una settimana e mezza sulle 9 previste”.

Si ignorano, al momento, le reali cause dietro questa decisione ma è probabile che la produzione avesse in mente un taglio ben diverso da dare al film. La cosa, tuttavia, risulta stranissima, soprattutto perché Bortone, come detto, è anche l’autore della sceneggiatura, immaginiamo depositata a tempo debito presso chi di dovere che, dunque, era già da tempo del tutto informato del tipo di confezione che si stava montando.