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Gomorra – La Serie 2: conferenza stampa

Gomorra 2: anticipazioni e dichiarazioni di attori, regista e produttori

pubblicato 9 Maggio 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:14

  • 12.48

    Al teatro dell’Opera di Roma presente anche lo scrittore Roberto Saviano.

  • 12.49

    Inizia la conferenza con il trailer.

  • 12.53

    Anche Andrea Scrosati di Sky, Nils Hartmann, il regista e supervisore artistico Stefano Sollima, Riccardo Tozzi sul palco.

  • 12.58

    Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali di Sky: “Negli Stati Uniti c’è stato un aumento delle serie tv. Questa spinta si sente molto anche in Europa. Il processo per arrivare a Gomorra è stato molto complesso. Gomorra è la serie più vista di sempre su Sky, nei primi sette giorni più di un milione di spettatori”. Poi annuncia che “stiamo scrivendo” la terza e la quarta stagione di Gomorra anche per ridurre l’attesa della messa in onda.

  • 13.00

    Hartmann conferma che è in fase di lavorazione anche ZeroZeroZero, altra serie “internazionale” tratta dal libro di Saviano.

  • 13.02

    Scrosati: “Quando abbiamo iniziato a ragionare sul progetto Gomorra in molti mi dicevano che una serie in napoletano non l’avrebbero vista neanche a Milano, altro che Parigi. Ci siamo presi un rischio, è il nostro lavoro e dovere. Siamo orgogliosi di Gomorra”.

  • 13.03

    Scrosati: “Con Romanzo Criminale abbiamo iniziato l’università, adesso forse siamo laureati. Ma non smetteremo di prenderci rischi. La pay tv ha dinamiche diverse rispetto alla tv in chiaro e questo forse rende più facile prendere rischi”.

  • 13.05

    Saviano: “Nelle serie in genere è quasi impossibile i meccanismi, come si apre una piazza di spaccio, come funziona l’appalto. Viene sempre compresso o ignorato. Invece in Gomorra c’è qualcosa di diverso: raccontiamo le dinamiche del potere, come funzionano le cose. Ci si emancipa dal giudizio morale e dalla logica della denuncia; non si denuncia, si racconta. Non si parla semplicemente di camorra e di Napoli, ma si racconta una storia di potere, di una famiglia”.

  • 13.07

    Saviano: “10 anni fa usciva il mio libro Gomorra. In molti casi la situazione non è migliorata. Perché il metodo italiano è specifico”.

  • 13.08

    Saviano: “Il crimine non è raccontato solo come una storia, ma come una cosa che ti permette di spiegare com’è la politica, come sono i sentimenti umani, com’è possibile non tradire chi ti è vicino. Il metodo italiano significa poter usare le grandi storie criminali come grande metafora”.

  • 13.10

    Stefano Sollima: “Quando abbiamo iniziato la seconda stagione abbiamo ignorato le aspettative. Abbiamo fatto finta di niente. Siamo ripartiti con qualche sicurezza in più rispetto a rischi come il linguaggio (napoletano stretto), l’assenza di realismo e il crudo realismo.

  • 13.12

    Claudio Cupellini regista degli episodi 5,6, 11, 12. Francesca Comencini degli episodi 4,9,10, Claudio Giovannesi di 7 e 8, Sollima dei primi tre.

  • 13.12

    Comencini: “Quando giriamo proviamo un sentimento di paura, c’è un aspetto umano che ci ha coinvolti tutti. Il libro Gomorra è un capolavoro, il film Gomorra è un grandissimo film. Questo dimostra che ci sono vasi comunicanti e che alcune cose fatte con qualità devono e possono stare insieme”.

  • 13.14

    Comencini: “Sono l’unica donna su questo palco. Le registe donne nel cinema italiano sono il 7%, i personaggi femminili spesso vivono in funzione di quelli maschili, qui no”.

  • 13.15

    Cupellini: “La seconda è stata la stagione della consapevolezza. Al termine della prima stagione ho capito quanto fossi cresciuto io dal punto di vista professionale. La seconda stagione è stata un’occasione per aderire al mondo di Gomorra”.

  • 13.17

    Giovannesi al debutto: “È stata una esperienza intensa. Sono entrato in una squadra che funzionava bene. Io ho raccontato un territorio che non avevo mai vissuto. La parte più emozionante è stata l’inizio. Prima di girare sono andato sul set di Sollima, ho passato dei giorni alla Vele”.

  • 13.20

    Stefano Bises e Leonardo Fasoli, coordinatori editoriali e sceneggiatori, sul palco.

  • 13.20

    Bises: “Alcune storie le abbiamo scartate perché troppo inverosimili”.

  • 13.20

    Fasoli: “Abbiamo parlato con magistrati e poliziotti, siamo andati sul territorio per parlare con le persone che vivono le dinamiche quotidianamente”.

  • 13.23

    Fortunato Cerlino: “Il gruppo di lavoro è una famiglia. Don Pietro dopo la fuga dal carcere è un uomo devastato, sconfitto. La moglie è morta, il rapporto col figlio è conflittuale, l’impero è sparito. Ha tanta rabbia. Pietro guarderà in faccia alla parte più vera di se stesso”.

  • 13.25

    Salvatore Esposito: “Nell’ultimo episodio della prima stagione non ero seduto. Ho avuto la fortuna di incontrare persone splendide che mi hanno dato una possibilità. Genny non so se meritasse la possibilità di rialzarsi nella scena finale. Ci ho sperato, e così è andata. Genny nella seconda puntata come una Fenice risorgerà dalle sue ceneri”.

  • 13.29

    Marco Palvetti: “Don Salvatore ha la necessità di stringere l’alleanza con Ciro. Nella serie si andrà più nel profondo del personaggio. Che è stato reso umano”.

  • 13.29

    Cristiana Dell’Anna interpreta Patrizia (in scena dall’episodio 3), “una donna fortissima e fighissima, capace dell’amore più grande e del male più grande. La amo, è stato stupendo interpretarla”.

  • 13.31

    Cristina Donadio: “Scianel è una donna forte tra uomini forte. Scianel è un regalo per un’attrice; è una donna che parla solo quando è necessario. Ho lavorato sui dettagli”.

  • 13.33

    Una clip anticipa le nuove produzioni in arrivo su Sky.

  • 13.35

    Tra le nuove serie quella di Corrado Guzzanti Dov’è Mario? e The Young Pope.

  • 13.38

    Domande dei giornalisti. La serie ha uno scopo rieducativo? Saviano: “Non credo che l’arte debba avere uno scopo pedagogico. Qui si raccontano i manifesti. Nella prima stagione abbiamo raccontato come si manipolano le elezioni”.

  • 13.40

    Saviano: “Perché si parla poco di camorra? Si ha paura di raccontare male il proprio il Paese. Si teme di dare una immagine del proprio Paese sporca”.

  • 13.42

    Saviano: “Quando abbiamo iniziato Gomorra sapevamo che il rischio era di far sembrare tutto relegato e relegabile in una nicchia, in una parte esigua di interessi”.

  • 13.45

    Saviano ha polemizzato con Renzi e ha denunciato di sentirsi lasciato solo? Saviano: “Fino a qualche tempo fa era più facile sentirsi comunità su questi temi, oggi si è tutti divisi, perché sembra che il problema sia stato risolto”.

  • 13.46

    Sollima: “Neanche nella prima stagione non abbiamo avuto problemi sul territorio, ma solo con alcuni politici del territorio. Nella seconda stagione abbiamo avuto problemi logistici a contenere l’entusiasmo. Insomma, non abbiamo avuto problemi, ovunque andavamo sentivamo l’entusiasmo della gente”.

  • 13.47

    Il produttore Riccardo Tozzi: “Alcuni sindaci hanno rilasciato dichiarazioni dicendo che non volevano il set di Gomorra. Ma erano sindaci di posti in cui non volevamo neanche girare…”.

  • 13.50

    Due personaggi femminili nella nuova stagione. Comencini: “Noi raccontiamo un sistema, dei meccanismi che coinvolge tutti e tutte. Le donne non sono migliori in questo sistema. Ogni mondo è composto da uomini e da donne. È una evidenza dirlo, ma non nella narrazione e nell’immaginario. Anche le donne sono coinvolte, schiacciate e cambiate nel loro modo di essere. Ma non si può parlare di donne portatrici di valori migliori”.

  • 13.51

    Donadio: “Lo spettatore è attratta anche dallo sguardo femminile sulla camorra. La donna arriva più presto alla metà che si è prefissata”. Dell’Anna: “La donna completa anche dal punto di vista narrativo il racconto. Le donne sono un valore aggiunto alla narrativa”.

  • 13.53

    Cerlino: “I ruoli delle donne nella criminalità sono sottovalutati. Interpretando Pietro Savastano ho capito quanto è importante avere accanto una Imma Savastano”.

  • 13.54

    Saviano: “Zerozerozero sarà una serie internazionale, racconteremo percorsi internazionali. Nella seconda stagione di Gomorra ci saranno sorprese in questo senso. A noi interessa raccontare il mondo attraverso Napoli”.

  • 13.59

    Sollima: “Come riesce Genny ad uscire da Napoli non lo raccontiamo volutamente. Il primo episodio della seconda stagione è come il 13esimo della prima”.

  • 14.00

    Donadio: “Donna Imma? Non c’è più, ma c’è. Scianel non è la nuova Imma. Scianel è proprio un altro personaggio. Imma era una leonessa, aveva una famiglia da difendere, Scianel è una iena, è sola, è sgradevole, rude. Pensa solo al potere. Io comunque sono stata una grande ammiratrice di Maria Pia Calzone”.

  • 14.02

    Saviano: “Le norme non bastano, la politica è sguarnita da questo punto di vista, il Sud è un tema diventato marginale. Cantone dice che sono nichilista e malinconico? Non mi spaventa, raccontare una contraddizione significa provare a risolverla, non parteggiare per essa. Si continua a prendersela con chi racconto il Male e non con il Male stesso. È un vizio italico”.

  • 14.06

    Saviano: “Parlo sempre del Male? Il Bene viaggia parallelo. Mostrare le dinamiche e il potere non lo si può prescindendo dalla bellezza. Non puoi raccontare bene il Male se non sei colmo di Bene. Pensano che non parlarne sia sufficiente per ridimensionare”.

  • 14.08

    Finisce la conferenza.

Sta per iniziare la conferenza stampa di presentazione della seconda stagione di Gomorra – La Serie, in onda su Sky Atlantic da martedì 10 maggio 2016 alle ore 21.10. Blogo seguirà l’incontro in tempo reale.

Presenti gli attori Fortunato Cerlino (Pietro Savastano), Marco D’Amore (Ciro di Marzio), Salvatore Esposito (Genny Savastano), Marco Palvetti (Salvatore Conte) le entry Cristina Donadio (Scianel) e Cristiana Dell’Anna (Patrizia), i produttori, i dirigenti Sky e i registi Stefano Sollima, Francesca Comencini, Claudio Cupellini e Claudio Giovannesi.

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