Home Festival di Sanremo Sanremo 2016, la scenografia: sboccia un fiore all’Ariston (foto ufficiali)

Sanremo 2016, la scenografia: sboccia un fiore all’Ariston (foto ufficiali)

La scenografia del Festival di Sanremo 2016 richiama lo sbocciare di un fiore ed è firmata da Riccardo Bocchini.

pubblicato 29 Gennaio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 05:30

Fiorello l’aveva socializzata su Twitter, la Conferenza stampa di presentazione di Sanremo 2016 ne ha aveva svelato i segreti, ma ecco ora le foto della scenografia realizzata per il palcoscenico del teatro Ariston, che da martedì 9 a sabato 13 ospiterà la 66esima edizione del Festival della Canzone Italiana.

Croce e delizia di ogni scenografia sanremese sono i fiori e la scala monumentale, due capisaldi dell’immaginario del Festival con cui ogni architetto, designer e scenografo ha dovuto fare in conti negli ultimi 60 anni (almeno). E dalle invadenti scale delle edizioni anni ’80, spesso invase dai fiori della Costiera – ticket da staccare per i produttori dell’area e per promuovere il territorio -, si è progressivamente passati a forme più stilizzate, evocate, sublimate sia di fiori che di scale.

La scenografia di Sanremo 2016 prova a riproporre fiori e scale in maniera ‘innovativa’. L’architetto Riccardo Bocchini, già firma di Sanremo 2015 e scenografo, tra l’altro, de L’Eredità, I Migliori Anni e Tale e Quale Show (made in Carlo Conti) oltre che di Affari Tuoi e Sogno e Son Desto, ha pensato di portare in scena lo sbocciare di un fiore.

Beh, va immaginato.

“Lo sbocciare del fiore è rappresentato in maniera subliminale dall’apertura sull’asse orizzontale del sipario in ledwall prima concavo e poi convesso, e dall’apertura sull’asse verticale del sipario Kinetic polarizzato”

spiega l’architetto nella nota diffusa dalla Rai. Intorno alla scena, le sculture dell’artista Davide Dall’Osso le cui opere, nelle intenzioni dello scenografo, sono chiamate a

“cogliere e portare fin dentro la scena di Sanremo quello che gli spagnoli chiamano “el duende”, lo spirito che “possiede” l’artista nel momento del suo maggior splendore. E questo rappresentano anche le sculture, ballerine, collocate nell’atrio dell’Ariston”

come chiarisce Bocchini.

Venendo alle scale, l’idea che ha ispirato lo scenografo quest’anno è il principio del bicchiere richiudibile, molto in voga dagli anni ’60 agli ’80:

“la mia generazione lo hanno usato in molte situazioni. E’ davvero un oggetto cult degli anni ’60. E anche questo elemento scenografico ci permetterà di trasformare la scena nella forma, nelle atmosfere e nei colori, “personalizzandoli” per ogni artista”

ha aggiunto l’architetto. I led permetteranno di personalizzare ulteriormente le scale in funzione delle esibizioni di ciascun artista.

A dare i maggiori effetti, però, saranno soprattutto le luci e la grafica, almeno da un punto di vista strettamente tv. Vedremo, davvero, la scenografia di Sanremo 2016 solo martedì 9 febbraio, con la prima serata live.

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