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I Retroscena di Blogo: Il Rischiatutto di Fabio Fazio verso Rai1?

Clamorose novità sul possibile ritorno del Rischiatutto in televisione

di Hit
pubblicato 1 Ottobre 2015 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:49

L’appuntamento era stato lanciato durante la presentazione dei palinsesti della Rai avvenuta nello scorso mese di giugno a Milano e a Roma. In quella sede era stata resa nota un’ operazione di nostalgia catodica, quella cioè del ritorno in televisione del Rischiatutto.

Il famoso quiz condotto ed ideato da Mike Bongiorno e che è andato in onda negli anni settanta sul Secondo canale e sul Programma Nazionale, è stato annunciato che sarebbe stato riesumato da Rai3, la rete che ospita Fabio Fazio in pianta stabile il sabato e la domenica con i suoi patinatissimi programmi Che fuori tempo che fa e Che tempo che fa. Sono già partiti da un po’ di tempo gli spot pubblicitari in cui si cercano i concorrenti del quiz.

Ebbene, secondo quanto dicono i bene informati, il Rischiatutto si dovrebbe tornare in video, ma non su Rai3, ma bensì su Rai1. Si starebbe quindi ragionando di portare questo remake catodico sugli schermi della prima rete della televisione pubblica, rete per altro che lo ha già ospitato nella sua versione originale, quella cioè condotta da Mike Bongiorno, anche se il Rischiatutto nacque sul Secondo canale.

La motivazione che circola di questo cambio di rete sarebbe da ricercare nel fatto che qualcuno si sia accorto che il costo di questa operazione sarebbe troppo alto per il budget a disposizione della terza rete della Rai. In particolare si dice che una puntata del “nuovo” Rischiatutto costerebbe quanto 5 prime serate di Rai3. Ecco quindi che dai piani alti di viale Mazzini si sarebbe deciso di passare il fiammifero ormai acceso nelle mani -ignifughe- del direttore di Rai1 Giancarlo Leone, che vedrebbe più che bene un approdo di Fabio Fazio sulla prima rete, per tanti -buoni- motivi.

Il programma dovrebbe avere una durata fra le 5 e le 8 puntate e la messa in onda sarebbe prevista nella prossima primavera. Vedremo dunque se questa operazione di spostamento andrà a buon fine, per quello che potrebbe essere davvero un “rischio” di nome e di fatto per il primo canale della Rai, ma non per il suo attuale direttore.