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Black Mirror, Netflix ordina una terza stagione della serie tv che condanna la tecnologia

Netflix ha ordinato una terza stagione di Black Mirror, serie tv inglese che racconta le conseguenze della presenza eccessiva della tecnologia nella vita di tutti i giorni

pubblicato 28 Settembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 10:14

C’è una serie tv inglese che, nonostante non sia diventata un successo di ascolti, è riuscita a diventare un fenomeno grazie alle tematiche trattate all’interno di un contesto contemporaneo ed inquietante. Stiamo parlando di Black Mirror, curiosa produzione di Channel 4, andata in onda per due stagioni e sette episodi negli ultimi tre anni.

Dopo che il network non sembrava interessato a produrre nuovi episodi dello show, Netflix ha deciso di ordinare una terza stagione composta da dodici episodi, che saranno rilasciati nel 2016 e che saranno scritti dal creatore della serie tv Charlie Brooker (a cui si deve anche il geniale Dead Set), che sarà produttore esecutivo, ed Annabel Jones.

“E’ tutto molto entusiasmante -nuovi episodi di Black Mirror sulla piattaforma più adatta che si possa pensare. Netflix ci connette con un pubblico globale”, ha detto Brooker, “così potremo realizzare episodi più grandi, strani, internazionali e diversi, mantenendo lo stile della serie tv. Spero solo che nessuna di queste storie diventi vera”.

Black Mirror (di cui si è molto parlato la settimana scorsa a causa di alcune indiscrezioni sul Premier inglese David Cameron) è una serie tv antologica, i cui episodi sono scollegati tra di loro, sebbene abbiano un punto solo in comune: le conseguenze dell’abuso della tecnologia moderna e dei social network sulla società, con scenari decisamente inquietanti, al di là delle immagini crude mostrate in alcuni episodi.

Lo show passa infatti dalla politica alla vita quotidiana mostrando come lo schermo nero (da qui, appunto, il titolo del telefilm) dei dispositivi mobili ci abbia reso vittime di un modo di vivere che ha portato (o che potrebbe portare) ad effetti collaterali disturbanti.

Il successo del telefilm non è stato eclatante, ma quando Netflix ha acquistato i diritti per poter avere in catalogo le due stagioni della serie tv (compreso lo speciale natalizio dell’anno scorso con Jon Hamm ed Oona Chaplin), lo show ha ricevuto maggiore attenzione, tant’è che è al lavoro una versione americana del telefilm.

Grazie a Netflix, però, Black Mirror potrà essere seguito in tutti i Paesi in cui si trova la piattaforma, diventando così una serie dal respiro internazionale e capace di raccontare i disagi della società contemporanea nell’era della globalizzazione.

[Via TvLine]

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