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Editoriale /15 – Aspettando il Natale, ma con realismo

Non è che si vuole per forza essere pessimisti, da queste parti. Anzi. Anche noi, qualche volta, ci facciamo prendere dall’atmosfera natalizia. E quindi, come regalo ai nostri lettori annunciamo ufficialmente che da oggi partono i lavori per i TvBlog Awards 2009, sperando di farvi cosa gradita. Le categorie rimarranno sostanzialmente quelle dello scorso anno,

15 Dicembre 2008 10:31

Jenny McCarthy in Santa Baby Non è che si vuole per forza essere pessimisti, da queste parti. Anzi. Anche noi, qualche volta, ci facciamo prendere dall’atmosfera natalizia. E quindi, come regalo ai nostri lettori annunciamo ufficialmente che da oggi partono i lavori per i TvBlog Awards 2009, sperando di farvi cosa gradita. Le categorie rimarranno sostanzialmente quelle dello scorso anno, procederemo ai maxi-sondaggioni e poi ai game-gironi all’italiana per i finalisti.

Ma il realismo è necessario, anche quando si parla di televisione. Nell’editoriale di Sorrisi (un editoriale ben più illustre di quello, modestissimo, del sottoscritto) dal titolo Che meraviglia l’attesa del Natale (alla faccia della crisi economica), si legge, fra l’altro:

Anche in tv è tutto più bello: dagli spot pubblicitari, più colorati e poetici, ai film trasmessi, che ci fanno rivivere gli anni di quando eravamo bambini


Ecco, mi permetto di dissentire da Alfonso Signorini, senza pretesa alcuna di aver ragione. Espongo il mio punto di vista, che è quello di chi vede una televisione che arranca, proprio come il nostro paesello, in attesa di nuove boccate d’ossigeno.

Sia chiaro, anche a me piacciono i film natalizi (nell’immagine, Jenny McCarthy in Santa Baby, film tv sul natale della ABC), il concertone di Natale e quant’altro, non è questo il punto.

E lo attendo anch’io, sì, il Natale. E’ naturale, e c’è anche bisogno di un po’ di ottimismo. Ma bisogna essere realisti. La tv non è più bella. La tv peggiora. I programmi peggiorano. Le prime serate si arricchiscono perlopiù di film visti e rivisti, e questo brindare continuo, come in un patinato Paese di Bengodi che al momento non ci rappresenta, non è ottimismo: è ignorare la realtà.

La felicità natalizia sarà anche dietro l’angolo (catodico), ma ignorare la crisi e fare le cicale per poi trovarci a gennaio, dopo che la Befana l’avrà portato via, questo clima natalizio, non aiuterà di certo. Nemmeno la qualità televisiva.