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Quinta Colonna, Paolo Del Debbio (non) è un populista

La prima puntata del programma condotto da Paolo Del Debbio.

pubblicato 7 Settembre 2015 aggiornato 9 Novembre 2020 16:42

  • 20:30

    Inizio trasmissione. Paolo Del Debbio entra in studio con un ospite inedito: Matteo Salvini. Il primo servizio di stasera è dedicata all’estate “di lavoro” del leader della Lega Nord.

  • 20:35

    Del Debbio intervista Salvini. Le prime dichiarazioni del leader del Carroccio: “Io non starò mai tranquillo fino a che non avrò riportato un po’ di normalità in questo paese”. In questo servizio, vediamo le vacanze di Salvini in Romagna.

  • 20:40

    Due servizi non partono. Del Debbio: “Le vacanze sono finite! Siamo al 7 settembre!”. Altre dichiarazioni di Salvini: “Il Papa dovrebbe preoccuparsi anche delle tante persone che dormono in macchina oltre che degli immigrati”. Alfredo Macchi è in diretta da Level, confine tra Austra e Ungheria.

  • 20:45

    Salvini: “I bambini, da dovunque arrivino, vanno salvati. Chi scappa dalla guerra è un ospite sacro. Chi non scappa dalla guerra e viene qui a delinquere è un altro conto. Il bimbo morto siriano pesa sulla coscienza di qualcuno. Bisogna togliere le sanzioni contro la Siria. Chi lotta contro i terroristi islamici va salvato”.

  • 20:54

    Del Debbio: “Qualcuno in Europa, dopo aver visto i migranti sui binari del treno, con che coraggio si trova ancora lì a chiedere soldi ai cittadini?”. Salvini: “Ci sono tanti immigrati regolare che mi scrivono. Alla faccia di chi dice che sono un razzista”.

  • 20:59

    Salvini: “Chi non scappa da nessuna guerra, va rispedito a casa”. Ascoltiamo alcune dichiarazioni di Renzi: “Ci sono umani contro bestie, non PD contro la destra”. Salvini: “Renzi ha dato delle bestie a milioni di italiani. Il bimbo morto sulla spiaggia è anche sulla sua coscienza. Io voglio un’Italia onesta e regolare. Domani a Strasburgo, faremo il sesto dibattito sull’immigrazione. Per fare le cose, ci vuole un quarto d’ora”.

  • 21:06

    Va in onda una parte di un servizio esclusivo dal titolo “In marcia con i migranti che sognano la Germania”. Salvini: “Qualcuno ci mangia su questa vicenda”. Del Debbio: “L’Italia ha fatto schifo nel collocare gli immigrati nel paese. Chi l’ha fatto è un cretino”. Ascoltiamo le parole di Monsignor Galantino contro Salvini.

  • 21:11

    Salvini: “Un vescovo che insulta non l’ho mai visto. La Chiesa fa entrare i boss nelle chiese e non fa entrare i leghisti. In Italia, di 170mila immigrati, 100mila immigrati sono spariti e non sono stati identificati. Io non ho la bacchetta magica ma esiste la via di mezzo”.

  • 21:15

    Salvini parla dell’iniziativa Blocca-Italia: “Al governo vogliamo dire che vogliamo lavorare. Non è un blocco alla Cgil, tanto per far casino. Voglio tre giorni di libertà per gli italiani perbene. Invito gli italiani a mangiare italiano”. Del Debbio regala a Salvini una maglia di Balotelli. Fine intervista.

  • 21:23

    Va in onda un servizio dedicato agli insulti ricevuti da Marino da alcuni cittadini di Roma. Del Debbio ironizza e poi si collega con Poletti dal campo rom di Castel Romano, paese in provincia di Roma.

  • 21:30

    Del Debbio: “La nostra linea editoriale non cambierà di un millimetro quest’anno. Ci concentreremo sulle povertà di questo paese e sulle difficoltà delle piccole-medio imprese. Il paese si risolve su questi due punti. Quest’anno daremo molta voce ai sindaci”. Gli ospiti: Salvini, Laura Ravetto, Mario Giordano, Don Piero Sortino, Michele Karaboue, Valentina Castaldini ed Emanuele Fiano.

  • 21:35

    Va in onda il “Cinegiornale”, una delle novità di quest’anno. Del Debbio si collega con Francesca Carollo da Palagonia: secondo gli abitanti, gli immigrati stanno rovinando i frutti.

  • 21:41

    Va in onda un servizio dedicato alla coppia di coniugi uccisa a Catania. Alcuni abitanti di Palagonia sono certi che Mamadou Kamara sia l’assassino della coppia di coniugi.

  • 21:46

    Giordano: “Perché un ivoriano si trovava a Cara di Mineo? In Costa d’Avorio, non ci sono guerre”. Don Sortino: “Le colpe sono da attribuire alla politica assente che non ha una programmazione”.

  • 21:57

    In questo servizio, vediamo la storia di un signore disoccupato che vive sotto un ponte. Del Debbio: “Per un politico, venire qui non è semplice. Noi parliamo di casi concreti. Chi non vuole vedere questi servizi, è meglio che stia a casa sua”.

  • 22:02

    Il protagonista di questo servizio, Valter, è in studio. Valter racconta la sua storia: “Facevo il muratore. Lavoravo a nero. Dieci anni fa, mia madre ha cominciato a stare male. Quando si vive così, non si riesce più a reagire”. Del Debbio fa un appello per trovare lavoro a Valter.

  • 22:07

    Del Debbio: “Io non mi occupo di questi casi per andare contro gli immigrati”. Del Debbio si collega con Nausica Della Valle dal quartiere Conca D’Oro di Roma. Alcuni abitanti si lamentano del degrado generale.

  • 22:15

    Va in onda un servizio dedicato ad alcuni braccianti agricoli in Puglia definiti “i nuovi schiavi”. Salvini: “Chi se ne fotte della legge elettorale, la legge del Senato quando si affrontano certi casi…”.

  • 22:18

    Salvini: “Gli italiani sono disponibilissimi a fare qualsiasi tipo di lavoro. Queste persone non possono dire grazie a chi li sfrutta. Equitalia dovrebbe controllare le false cooperative che sfruttano le persone”. Castaldini: “Il lavoro è la priorità”. Giordano: “I comuni sono stati affamati”. Castaldini: “I comuni hanno sprecato i soldi”.

  • 22:27

    Ravetto: “In Italia, Berlusconi ha introdotto il reato di caporalato. L’investimento per gli immigrati deve essere uguale a quello per gli italiani”. Fiano: “Vengo in questo programma perché la politica senza responsabilità non mi piace. Il caporalato è una forma di mafia”.

  • 22:32

    Karaboue: “Ci dovrebbero essere più controlli. Perché le agenzie nazionali del lavoro non controllano?”. Giordano: “La massa enorme dei clandestini provoca anche lo sfruttamento degli italiani”.

  • 22:35

    Castaldini: “Gli italiani venivano sfruttati anche prima dell’arrivo dei clandestini”. Giordano: “Le 3mila persone di Cara di Mineo sono clandestini”. Ravetto: “Bisognerebbe investire sui rimpatri”. Castaldini: “I rimpatri ci sono stati”.

  • 22:45

    Si ritorna in piazza a Palagonia: alcuni abitanti raccontano una serie di episodi di violenza provocati da immigrati.

  • 22:50

    Salvini: “Sono stato 4 volte a Mineo. Tutti vogliono che il Cara di Mineo chiuda. Una volta risolto questo problema, bisognerà risolvere l’emergenza lavoro in Sicilia”. Don Sortino: “Non c’è dialogo e la gente si sente sempre meno sicura”.

  • 22:53

    Ravetto: “Qualcuno in questo paese fa business sugli immigrati”.In studio, ci sono i sindaci di Pozzallo, Luigi Ammatuna, e di Agliana, Giacomo Mangoni.

  • 23:03

    Valter ha ricevuto un po’ di proposte di lavoro. Del Debbio intervista i due sindaci che dovranno dire un problema concreto del loro comune.

  • 23:08

    Il problema di Pozzallo sono le strade dissestate: non ci sono soldi. Il problema di Agliana è il patto di stabilità: il comune ha i soldi ma non può spenderli per opere pubbliche.

  • 23:13

    Del Debbio si collega con il campo rom di Castel Romano. I rom si sentono abbandonati dopo il caso di Mafia Capitale. La comunità rom vuole uscire dai campi. Ravetto: “Uscire dal campo è facile, basta cercare un lavoro e affittare una casa”.

  • 23:18

    Fiano: “Per uscire dai campi, non serve per forza il bando regionale. Si può uscire dal campo e cercare lavoro”. I rom di Castel Romano si sentono discriminati. Fiano: “La maggior parte dei rom non vive nei campi”.

  • 23:28

    Va in onda un servizio dedicato ai funerali di Vittorio Casamonica. In studio, c’è Enrico Casamonica, nipote di Vittorio Casamonica, e Moreno Di Rocco, cugino di Enrico Casamonica.

  • 23:33

    Enrico Casamonica: “Queste cose le abbiamo sempre fatte. Nessuna mancanza di rispetto nei confronti dello Stato e della Chiesa”. Moreno Di Rocco: “Il funerale è stato strumentalizzato. Se una persona ha sbagliato da vivo, deve pagare da vivo e non da morto. I nostri parlamentari non sono da esempio. Io sono laureato e disoccupato. Il problema è all’apice”.

  • 23:38

    Enrico Casamonica: “Rifarei il funerale allo stesso modo”. Karaboue: “Che un elicottero voli senza autorizzazione a Roma è una cosa grave”. Giordano: “La domanda è: se solo la metà delle cose che leggiamo sono vere, cosa ci faceva tutta quella gente a piede libero?”. Va in onda un servizio dedicato ai Casamonica.

  • 23:45

    Enrico Casamonica: “La droga non c’entra nulla con Vittorio Casamonica”. Fiano: “Il capo della Mobile di Roma è il racconto della verità, non è un atto discriminatorio”.

  • 23:50

    Karaboue: “Nessuno sta mancando di rispetto a Vittorio Casamonica. Non si può bloccare una città per un funerale e far sorvolare un elicottero”. Del Debbio si collega con il campo rom di Castel Romano. I rom difendono la loro cultura.

  • 23:54

    Moreno Di Rocco: “Parlate solo degli aspetti negativi dei Casamonica”. Giordano: “Per voi, le regole non valgono”. Morelli discute con i rom di Castel Romano: “Mandate i vostri figli a scuola”.

  • 00:05

    Va in onda un servizio dedicato alla mancanza di controllo a Cara di Mineo.

  • 00:10

    Karaboue: “Non capisco perché questo centro sia stato istituito. Le persone andavano ridistribuite su tutto il territorio. Il Cara di Mineo è un centro voluto dal governo Berlusconi”. Giordano: “Vanno rimandati a casa loro”. Nuovo collegamento da Palagonia: “Il Cara di Mineo è un centro per clandestini”. Ravetto: “La responsabilità è dei partiti di governo. Il Cara è stato pensato come un centro di transito”.

  • 00:15

    Ravetto: “A Cara di Mineo, non ci sono profughi di guerra. Se non viene chiuso, evidentemente qualcuno ci fa affari”. Altro collegamento da Palagonia: “Il problema più grande è quello dei controlli”. Castaldini: “C’è un giudice che deve decidere”. Don Sortino: “I problemi domani saranno identici a quelli di oggi”. Casamonica discute con Morelli.

  • 00:20

    Don Sortino: “Vogliamo maggiore sicurezza nei nostri territori”. Ravetto: “Siamo tutti d’accordo con la proposta del Papa”.

  • 00:22

    La prima puntata di Quinta Colonna termina qui.

Questa sera, non definiremo Paolo Del Debbio con il reiterante appellativo di populista.

Il giornalista lucchese, infatti, come un rapper di grido che provoca costantemente i suoi haters, ha imparato ad incassare gli insulti con stile, rivoltandoli a proprio favore.

Qual è il metodo migliore? Dar ragione ai propri detrattori che, invece di apparire soddisfatti e appagati, arrivano al punto di crepare di bile dall’incazzatura.

Insomma, quando Del Debbio pubblica un libro intitolato “Populista e me ne vanto”, significa che a dargli del populista in modo costante gli fai soltanto che un favore.

E quindi, noi stasera non lo faremo anche perché Del Debbio è stato chiaro fin dall’inizio: “La nostra linea editoriale di quest’anno non cambierà di un millimetro”.

Il pubblico di Quinta Colonna, quindi, anche quest’anno, sarà composto prevalentemente da un elettorato poco preparato che si eccita all’ascolto di politici che sbraitano banalità e inesattezze soprattutto riguardo l’immigrazione (perché il fulcro di ogni discussione ricade sempre lì, alla fine) e da affetti da sindrome del gatto spiaccicato ai quali il programma fa schifo ma che continuano a vederlo per appurare di persona fino a dove può spingersi.

Senza contare, tra l’altro, e non è né un mistero né uno scandalo, che il programma pende esplicitamente a destra, quindi, chi è ideologicamente agli antipodi con Del Debbio si sarà sicuramente fatto un giretto verso altri lidi televisivi a priori.

Che poi, non è tanto per i collegamenti con le piazze, con i cittadini aizzati come pitbull prima di un combattimento clandestino, che ci si dovrebbe innervosire: una peculiarità negativa di Paolo Del Debbio è la sua incapacità di incalzare un politico a lui particolare affine.

Insomma, se Gianni Riotta, con Matteo Renzi, ha fatto impallidire gli albini, anche Del Debbio ha fornito a Matteo Salvini più assist di quanto abbia fatto Cassano nella sua carriera. Restando in tema calcistico, poi, la maglia di Balotelli, regalata dal giornalista al leader della Lega Nord, è stato un gesto più compiacente che dispettoso…

Un’ora di salvinismo allo stato puro come anteprima, quindi, ti lascia più di un dubbio sulla parità di trattamento che Del Debbio riserva ai suoi ospiti ed è un peccato perché vedere il giornalista, successivamente, affrontare a muso duro alcuni parenti di Casamonica è stato interessante anche perché la personalità, al conduttore toscano, non manca.

Come si suol dire, bastone e carota.

Poi, ovviamente, anche Quinta Colonna ha registrato momenti piacevoli: vedere un homeless ottennere un lavoro e la possibilità di un futuro migliore è un momento oggettivamente non criticabile, al netto delle frasi ad effetto di Del Debbio (“Quando incontro persone come lei, ci si sente un po’ una merda…”) e della confezione televisiva melodrammatica.

In questi casi, invece, si suol dire populismo, appunto.

Noi, però, stasera non lo diremo.

Quinta Colonna è un programma d’approfondimento giornalistico, in onda su Rete 4 ogni lunedì sera alle ore 20:30, a partire da oggi, lunedì 7 settembre 2015, condotto dal giornalista Paolo Del Debbio.

Questa sera andrà in onda la prima puntata della quarta edizione.

Quinta Colonna | Anticipazioni Puntata 7 settembre 2015

La nuova edizione di Quinta Colonna si aprirà con un’intervista a Matteo Salvini, segretario della Lega Nord.

Tra le novità della nuova stagione, ci sarà la rubrica “In nome del popolo italiano” in cui Paolo Del Debbio chiederà ai politici ospiti in studio di risolvere un problema a livello locale.

Al centro della puntata di questa sera, inoltre‬, ci sarà l’emergenza immigrazione, con un servizio esclusivo Mediaset realizzato da ‪Budapest‬.

Del Debbio si occuperà anche di Mafia Capitale, concentrandosi soprattutto sul funerale di Vittorio Casamonica, e di allarme sicurezza, trattando il caso dei due coniugi uccisi nella loro villa a seguito di una rapina, a Catania.

Infine, ci saranno collegamenti in diretta con le piazze di Roma e di Ferrara.

Quinta Colonna | Dove vederlo

Quinta Colonna va in onda questa sera su Rete 4 a partire dalle ore 20:30.

La puntata intera sarà disponibile il giorno dopo sul sito Video Mediaset.

Quinta Colonna | Second Screen

Il programma condotto da Paolo Del Debbio ha una sezione a parte su Video Mediaset e una sul sito Social Mediaset, con la quale il pubblico potrà mandare messaggi in diretta durante la messa in onda.

Quinta Colonna è presente anche su Facebook con una pagina ufficiale.

La trasmissione ha anche un account ufficiale su Twitter.

Durante la messa in onda del programma, sarà possibile commentare la puntata con il seguente hashtag: #quintacolonna.

Per il liveblogging, invece, il consueto appuntamento è su TvBlog, magazine di Blogo, a partire dalle ore 20:30.

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