Home Announo, Michele Santoro: “Servizio Pubblico un successo che nemmeno i grandi della tv hanno fatto”

Announo, Michele Santoro: “Servizio Pubblico un successo che nemmeno i grandi della tv hanno fatto”

L’editoriale di Michele Santoro in apertura dell’ultima puntata di Announo

pubblicato 11 Giugno 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 13:53

Michele Santoro si è autocelebrato nell’editoriale che ha aperto l’ultima puntata stagionale (o di sempre?) di Announo. L’anchorman ha detto di essersi sentito sempre “una ballerina molto in carne che si espone ai fischi del pubblico e al commento critico di qualunque cogli*ne che passa“. Quindi ha citato, uno dopo l’altro, “Rai per una notte”, la diretta dal “ponte di Belgrado sotto le bombe” (Moby Dick, Ndr), “la staffetta per Libero Grassi”, fino alla nascita di Servizio Pubblico (115 puntate):

Nemmeno i grandi della televisione Arbore, Carrà, Grillo, Benigni, Maria De Filippi Biagi, Celentano, i fratelli Guzzanti possono dire di aver fatto cose simili. Sono cose che si fanno non per bravura – che è sempre necessaria – ma per amore. Non solo per amore del proprio mestiere. Per amore di un’altra televisione. Una tv che in quel momento non c’era.

Santoro, convinto che oggi la tv sia più marmellata di quando c’era la spartizione partitica dei canali Rai, ha raccontato che “prima che Berlusconi decidesse di cancellare dallo schermo Sciuscia con la complicità della cosiddetta opposizione la Rai decise di finanziare un mio progetto, un film, su Salvatore Giuliano” per la cifra di “2 miliardi solo per scrivere la sceneggiatura“:

Il direttore generale di allora, che era ai comandi di Berlusconi, si trovò un’idea che non aveva per niente contribuito a varare sulla scrivania. La usò in tribunale: ‘Perché Santoro dice che non lo facciamo lavorare quando potrebbe starsene due anni a fare il suo film?’ Come a dire ‘Accetta la censura, ché ti conviene. Abbassa la testa’. Non abbassai la testa, vinsi in tribunale e vinsi quella sera che lasciai la mia carica di deputato europeo per andare a stringere il microfono che mi offriva Celentano a Rock Politic. C’erano quasi 16 milioni di spettatori. C’eravate anche voi che avete rimesso in campo Annozero, che avete contribuito a costruire un mio nuovo grande successo.

Giovedì prossimo da Firenze la diretta-evento che chiuderà l’ultima stagione (di sempre) di Servizio Pubblico.

La7