Home Amici di Maria De Filippi Amici, Roberta Bruzzone querela Virginia Raffaele: “Parodia sessista e offensiva”

Amici, Roberta Bruzzone querela Virginia Raffaele: “Parodia sessista e offensiva”

La parodia di Roberta Bruzzone finisce in tribunale: la criminologa querela Virginia Raffaele e anche Amici, che l’ha ospitata.

pubblicato 13 Maggio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 15:09

Roberta Bruzzone conferma la querela a Virginia Raffaele per la parodia portata ad Amici sabato 9 maggio e chiama in causa anche il talent di Maria De Filippi. L’ufficializzazione arriva via social, con un Periscope del giornalista di Quarto Grado Carmelo Abbate nel quale la criminologa, a cena fuori, spiega le ragioni della querela.
Ad averla disturbata una parodia che definisce “sessista” e infamante della sua professionalità. Non accetta di essere rappresentata come una che ha fatto carriera per il suo fisico e per la sua ‘condotta sessuale’.

“Io mi sono proprio incazzata, ma non per la parodia perché i più grandi personaggi famosi vengono parodiati, anzi sotto certi punti di vista è anche lusinghiero. Quello che mi ha molto disturbato, e che forse non tutti hanno colto subito, è il continuo, reiterato, becero riferimento ad abitudini sessuali, a contenuti sessuali, a una sessualizzazione caricaturale che non mi appartiene”.

L’immagine da ‘virago’, insomma, non le è affatto piaciuta:

“Io sono una persona che in tv si mostra in maniera sempre molto professionale e molto sobria. Non mi sembra di approfittare della mia fisicità in maniera procace o volgare, né di averlo mai fatto. Soprattutto mi ha disturbato è il fatto che la Raffaele in maniera sistematica mi attribuisce condotte assolutamente infamanti; in particolare quella di aver ottenuto successo professionale non per meriti, per fatica di aver passato tanti anni sulla scena del crimine a difesa delle vittime, ma perché ho elargito favori sessuali a destra e a manca”.

La messa in dubbio della sua professionalità è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e, a suo avviso, travalica il diritto di satira:

“Siccome così non è e siccome penso che questa tipologia di contenuti vada ben oltre il diritto di satira ho deciso di prendere posizione e di adire le vie legali”.

La querela, dunque, è decisa.

“Io non sono una persona che abbaia. Io sono una persona che morde. E poi magari abbaia”.

La sessualizzazione e mercificazione volgare delle donne, che trova anche “poco divertente”, è l’aspetto, quindi, che l’ha spinta a chiamare in causa gli avvocati, insieme alla minimizzazione della sua professione e della sua professionalità, resa ancora più ridicola – dice – da “una scenografia becera”.

“Io posso essere simpatica o antipatica. La cosa non mi muove particolari sensazioni. Non faccio il mio lavoro per essere simpatica alla gente. Se lo sono, tanto meglio. Se non lo sono me ne faccio una ragione, così come quelle persone a cui sto profondamente sul cazzo… Io non sto in televisione a parlae di Roberta Bruzzone o a sculettare. Io sto in televisione a parlare del mio lavoro. E in quanto tale esigo rispetto. Non siete d’accordo? Vedremo cosa ne penseranno i giudici”.

In chiusura Roberta Bruzzone chiama in causa Maria De Filippi ricordandole di quando si infuriò per una sua parodia tv:

“A coloro che mi muovono critiche su questa mia posizione, ricordo che proprio la signora De Filippi, quando fu parodiata da una nota trasmissione tv e ne ebbe a male, impose la fine di questa parodia e ci sono anche riscontri giornalistici su questo”.

La Bruzzone sembra volersi riferire al caso della parodia che Valentina Persia, la ‘rossa’ de La Sai l’Ultima, fece della De Filippi nel programma Sotto a chi Tocca, condotto da Pippo Franco, nell’anno di grazia 1997. Parodia che sembra sia stata chiusa proprio per intervento di Costanzo e della De Filippi come si legge in un articolo del Corriere della Sera a firma di Renato Franco. E’ forse a questo precedente che si riferisce la Bruzzone, che intanto produrrà le sue prove e le sue accuse in tribunale anche contro il programma di Maria De Filippi.

Virginia Raffaele, la parodia di Roberta Bruzzone ad Amici finisce in tribunale?

Virginia Raffaele ha portato al serale di Amici 14 di sabato 9 maggio la parodia di Roberta Bruzzone. Dopo essersi cimentata con Belen Rodriguez, uno dei suoi cavalli di battaglia, la Raffaele ha presentato al pubblico di Canale 5 la sua versione della criminologa, ormai molto nota al pubblico televisivo.

La parodia di Roberta Bruzzone ha spezzato la gara, inserendosi tra la prima e la seconda manche, e non ha mancato di stuzzicare i social, soprattutto gli utenti di Twitter, che del resto hanno commentato con ‘vigore’ l’intera puntata. Ed è proprio su Twitter che la stessa Bruzzone, dal suo account ufficiale, ha commentato la perfomance dell’imitatrice, rispondendo al tweet di una utente.

“Chissà se ciò che le stanno preparando i miei legali lo troverà “divertente””

si legge nel tweet della Bruzzone, che risponde così a una telespettatrice che sottolineava come “la @RobertaBruzzone originale è è rimarrà sempre semplicemente inimitabile..“.

Il tweet, dunque, farebbe pensare che la criminologia stia valutando di adire le vie legali nei confronti dell’imitatrice, considerato quel riferimento agli avvocati ‘al lavoro’. In tutto questo va anche detto che la parodia di Virginia Raffaele non è proprio una novità, essendo già stata presentata a Quelli che il Calcio. Vedremo se, e come, la vicenda andrà avanti e se arriverà davvero in tribunale. Intanto in basso un estratto della parodia della Bruzzone fatta dalla Raffaele, twittato dal profilo ufficiale di Amici.

Amici di Maria De Filippi