Home Notizie Stagione completa per Fringe (nonostante gli ascolti non record), Terminator: the Sarah Connor Chronicles a rischio chiusura

Stagione completa per Fringe (nonostante gli ascolti non record), Terminator: the Sarah Connor Chronicles a rischio chiusura

Dopo la sospensione di “Do Not Disturb”, è ancora una volta Fox a fare notizia per quanto riguarda gli aggiornamenti del palinsesto americano e, soprattutto, sul futuro dei telefilm inediti in Italia. Questa volta a rendersi protagonisti sono stati il nuovissimo “Fringe” e la seconda stagione di “Terminator: the Sarah Connor Chronicles”.Partiamo da “Fringe”: lo

2 Ottobre 2008 10:13

Fringe Dopo la sospensione di “Do Not Disturb”, è ancora una volta Fox a fare notizia per quanto riguarda gli aggiornamenti del palinsesto americano e, soprattutto, sul futuro dei telefilm inediti in Italia. Questa volta a rendersi protagonisti sono stati il nuovissimo “Fringe” e la seconda stagione di “Terminator: the Sarah Connor Chronicles”.

Partiamo da “Fringe”: lo show creato da J.J. Abrams, Alex Kurtzman e Roberto Orci ha ottenuto la stagione completa -che terminerà quindi a maggio-, nonostante gli ascolti siano stati al di sotto delle aspettative. Essendo infatti la nuova creazione del papà di “Lost”, in molti attendevano record di share per il network, che però non sono arrivati. La season premiére ha infatti registrato poco più di 9 milioni di telespettatori, saliti a 13 la settimana successiva grazie al traino della nuova stagione di “Dr. House”, per poi assestarsi le settimane successive tra i 9 e 10 milioni, conquistando il primato nella sua fascia oraria per il pubblico dai 18 ai 49 anni.

Numeri assolutamente positivi, ma che non fanno gridare al fenomeno dell’anno. Evidentemente gli autori, fin dal primo episodio (di cui avevamo già parlato quest’estate), hanno preferito non mettere troppa carne sul fuoco e dedicarsi al “caso della settimana” senza creare intrecci sì affascinanti, ma a rischio confusione per i telespettatori, proprio come aveva promesso J.J. Abrams. Il risultato, finora, è una serie molto ben fatta in termini di regia e cast, con storie mai banali e molta cura dei dettagli, ma che di certo non rivoluzionerà nessun genere televisivo come ai tempi fece il suo predecessore “X-Files”.

Non sta andando così bene, invece, per una serie che meriterebbe invece più attenzione, soprattutto nei suoi nuovi episodi: parliamo di “Terminator: the Sarah Connor Chronicles”, la cui seconda stagione sta registrando ascolti sempre più bassi -l’ultimo episodio è stato visto da 5 milioni e mezzo di telespetattori-.

Questo nonostante l’impegno del cast e di una sceneggiatura “forte”, che con coraggio s’insinua nella saga del cinematografico “Terminator” ritagliandosi con onore uno spazio più che soddisfacente, con buoni e non eccessivi effetti speciali ed una storia carica sia di adrenalina che di emozioni.

Tali risultati non stanno neanche giovando ad un’altra serie, ovvero “Prison Break” che, giunta alla sua quarta stagione ed in onda dopo “Terminator”, sta ottendendo risultati più bassi degli scorsi anni. Da qui, ma non c’è nessuna conferma, le voci di corridorio secondo cui “Terminator: the Sarah Connor Chronicles” potrebbe essere cancellato.

[Via Variety]