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Intervista incrociata: Botta e risposta fra Loretta Goggi e Pupo

TvBlog ha chiesto a Loretta Goggi di intervistare Pupo e a Pupo di intervistare Loretta Goggi, dando seguito al nostro format “Intervista Incrociata”, ecco il resoconto di questa chiacchierata

di Hit
pubblicato 2 Novembre 2012 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:35

    Intervista Incrociata

    Torna la nostra rubrica “Intervista incrociata” che oggi disegna un ideale ponte fra le due trasmissioni del fine settimana di Rai1, vale a dire Tale e Quale Show, la cui finale è prevista stasera condotta da Carlo Conti (i primi 5 di questa serie si sfideranno poi con i primi 5 della passata edizione dalla prossima settimana) e Ti lascio una canzone con Antonella Clerici il cui appuntamento è come sempre domani sera sulla prima rete del servizio pubblico radiotelevisivo. In particolare il collegamento nasce fra i banchi di giuria delle due trasmissioni, coinvolgendo da una parte Loretta Goggi e dall’altra Pupo, che abbiamo visto insieme proprio a Tale e Quale Show cantare “Un amore grande“. Entrambi hanno accettato di partecipare a questo nostro botta e risposta fatto, come sapete, di 5 domande e 5 risposte a testa. Ecco la documentazione scritta di questa intervista incrociata e partiamo dunque in rigoroso ordine alfabetico dalle domande di Loretta Goggi a Pupo.

Loretta: Io ho sempre giocato d’azzardo con la mia professione,con l’amore,puntando forte,mai però con le carte o la roulette:ti domando, secondo te, perché?

Pupo: Che bella domanda. Anche io come te Loretta non mi sono fatto mancare nulla sotto l’aspetto dell’azzardo nella professione, nell’amore e nella vita in genere. Certo a te è mancato il gioco delle carte, quello purtroppo per me è un lascito che ho avuto da mio padre. Io sono nato purtroppo in un paesino e ribadisco purtroppo, dove i miei genitori gestivano il circolo ENAL quello che poi diventò il circolo ARCI. Era un circolo di sinistra, che in realtà non era solo un circolo culturale ma dove si giocava spesso a carte e io sono nato e cresciuto in quel tipo di ambiente ed ho avuto la sfortuna di essere contaminato da questo terribile virus dell’azzardo. Tu sei stata fortunata Loretta, io in questo senso ho avuto meno fortuna. Combattere contro il gioco d’azzardo, questa terribile passione che poi si tramuta in vizio, è un qualcosa di molto duro e difficile, paragonabile alle contaminazioni da droga ed alcool. Quando uno si butta in una di queste cose, come appunto il gioco d’azzardo o la droga, evidentemente è anche vittima o schiavo di una tara culturale pesante. Ancora oggi io combatto per compensare questa lacuna che ho avuto fin da ragazzo, adesso piano piano devo dire che ci sto riuscendo. Buon per te cara Loretta che sei riuscita ad “azzardare” senza entrare in questo tunnel che è il gioco.

Loretta: Monogama convinta,ti chiedo ho io un cuore piccolo o tu sei capace di “un amore grande“?

Pupo: Tutti noi cara Loretta, siamo capaci di un amore grande. L’amore non ha nessun tipo di paletto, nessun tipo di confine. E’ molto meglio in questa società ed in questo mondo riservarlo probabilmente ad una sola persona. Io so che tu sei monogama convinta, perché ti conosco bene e conoscevo bene l’unico grande amore della tua vita: Gianni Brezza. Ero suo amico ed ancora oggi lo ricordo con grandissimo affetto. Probabilmente io non ho incontrato un amore grande quanto il tuo, capace di compensare tutto quello di cui io avevo bisogno e ne ho avuto bisogno di due per farne uno (ride, ndr).

    A proposito di “Un amore grande” ecco l’interpretazione di Loretta Goggi da “Loretta Goggi in Quiz” (Rai1, 1984) :

Loretta: Hai scritto 2 canzoni per mia sorella Daniela,una particolarmente bella. Io non ti ho ispirato?

Pupo: Io avrei voluto scrivere canzoni per te, sempre, ma tu all’epoca era quasi irraggiungibile. Tutti i più grandi autori italiani volevano scrivere le canzoni per te cara Loretta. Io ero in coda ma non ne ho avuto mai l’opportunità, quindi mi sono accontentato della sorella minore (ride, ndr).

Loretta: Quanto ti diverte oggi condurre e quanto ami cantare? A me chiedono da una vita cosa mi piaccia di più, mai che sensazione provo nel fare ciascuna cosa. Invece io da te vorrei sapere proprio le differenti emozioni.

Pupo: Questa mia nuova vita professionale da conduttore mi sta dando grandi soddisfazioni anche perché sto scoprendo nuovo entusiasmo nel fare questo mestiere, cosa che non è sempre semplice da ritrovare in noi stessi dopo tanti anni di professione nello spettacolo. Quindi l’essere un “giovane” conduttore (inteso come anni in questa veste) mi da lo stimolo per migliorare, per sperimentare cose nuove, con la canzone questo stimolo viene meno. La musica ed i dischi oggi sono un po’ bistrattati, inoltre la musica gratis attraverso la rete non stimola più come una volta. Vero è che agli inizi il primo pensiero non era di certo quello per cui questo mestiere ci avrebbe fatto vivere bene e guadagnare, ma oggi come oggi, dopo tanti anni, è naturale che le riflessioni che ti ritrovi a fare sono anche altre. Davvero io devo investire tutte le mie energie in un mestiere che non mi restituisce, in termini anche di sopravvivenza per la mia famiglia ed i miei figli, quasi niente? Oggi se fai solo il cantante, purtroppo, devi avere anche un altro lavoro, perché tranne in qualche raro caso non sopravvivi di questo mestiere. Io ho 20 dischi d’oro a casa ed una volta te lo davano se vendevi un milione di copie, oggi te lo danno se vendi 25 mila copie. Ti aggiungo però che quando canto io mi emoziono ancora, la musica mi da delle sensazioni e vibrazioni che la televisione non è mai riuscita a darmi, quello è vero. Ma se poi ci ragiono, devo dire che queste cose devo andarmele a cercare nel mestiere che facciamo oggi, da giudici in due programmi di successo, o che facciamo anche quando conduciamo un programma nostro.

Loretta: Per cosa o per chi oggi torneresti a scommettere?

Pupo: Questa è una bella domanda. Devo farti i complimenti Loretta, hai fatto domande davvero intelligenti, complimenti. Oggi tornerei a scommettere solo se avessi bisogno di scommettere e di rischiare. Mi giocherei tutto solo se fossi costretto da un problema legato alla mia famiglia e ai miei figli, altrimenti non tornerei più a scommettere. Oggi io sono uno scommettitore in sonno che spera di non risvegliarsi mai. Dico in sonno, perché dire che uno è guarito è pericolosissimo e porta malissimo, quindi non lo dirò mai. Professionalmente parlando, per esempio solo se mi proponessero di condurre un programma televisivo che non vuole condurre nessuno, per cui dopo tutti i rifiuti di tutti i conduttori, anche quelli meno conosciuti e meno famosi e se mi dicono “fai tu quel programma”, allora in quel caso la scommessa professionale mi piacerebbe. Quando ho fatto “Affari tuoi” dopo Bonolis, ricordo che nessuno voleva farlo, io non avevo nulla da perdere, lo feci e quella cosa cambiò in meglio la mia vita professionale. Poi io oggi scommetterei sulla ripresa dell’Italia e su quelle cose di cui non siamo secondi a nessuno. Punterei ancora di più sull’arte, sul turismo, sulla creatività e, ti dirò una cosa poco popolare, punterei anche sulla classe politica emergente. Secondo me stanno nascendo dei politici che possono riavvicinare il cittadino alla politica e scommetterei su una politica che fra qualche anno non verrà più identificata come truffa, corruzione e degenerazione.

    Scambio di ruoli

    E’ venuto ora il momento di invertire i ruoli, con Pupo nelle vesti di intervistatore e Loretta Goggi in quelle di intervistata, via dunque con la prima domanda.

Pupo: Cosa pensi dell’utilizzo del talento nella tv di oggi? E cioè che differenze di tipologie di talento vedi tra i nati senza Tv arrivati alla Tv (come noi che abbiamo superato i 40) e i nati con la tv come i giovani di oggi?

Loretta: Le stesse che corrono fra noi e i ragazzi alle prese con cellulari e congegni elettronici /tecnologici. Per noi la TV era una scatola magica dove non era facile poter entrare e restarci. Per i ragazzi di oggi è scontato il poterci entrare, ma non capiscono come fare a non uscirne

Pupo: Non ti ho mai chiesto perchè nel 1984 ti ritirasti dal festival di Sanremo cedendomi quella splendida canzone di Umberto Tozzi “Un Amore Grande” che canto tuttora in tutto il mondo

Loretta: Ho vinto a suo tempo una causa da me promossa contro questa versione falsa dei fatti: io non mi sono ritirata, semplicemente non ho mai accettato di parteciparvi, conducevo con successo il secondo anno di Loretta Goggi in quiz e la lettera di adesione portata come prova dall’organizzazione aveva una firma malamente contraffatta. Mai avrei fatto una cosa del genere! Pensa solo ai danni dei quali avrei dovuto rispondere al totip ( per le schedine stampate a migliaia da rifare) all’organizzazione e alla mia casa discografica( danni che invece sono stati ampiamente riconosciuti a me!).

    Ed ecco l’interpretazione di Pupo di “Un amore grande” al Festival di Sanremo del 1984 :

Pupo: Come ti trovi nel ruolo di giurato in Tale & Quale? Quanta percentuale di ipocrisia c’è nei tuoi giudizi e chi è più ipocrita tra te, Christian e Claudio?

Loretta: Sensibilità e rispetto nei confronti dei miei colleghi non influenzano i miei voti, né mi fanno cambiare idea, ma tengono conto delle difficoltà intrinseche di ogni imitazione e dei diversi mondi artistici da cui provengono gli 8 professionisti di questa gioiosa, giocosa gara. Christian è un libro aperto e Claudio segue un suo percorso spesso spiazzante anche per me. “Ipocrisia” insomma,per me, è e resta il titolo di una canzone portata al successo da Angela Luce!

Pupo: Che reazione hai quando ti invitano in tv a cantare “Maledetta primavera” ?

Loretta: Una gioia enorme: cantarla mi ha consacrato ” cantante”! Non solo: mi è stato comunicato che è entrata a far parte delle poche centinaia di canzoni italiane “evergreen” ufficialmente riconosciute dalla Siae(dico, insieme a Volare- Nel blu dipinto di blu- O’ sole mio ecc ecc! Non so se mi spiego!). Beh,sapere che accanto al suo titolo ci sarà sempre il mio nome, in qualità di sua interprete ufficiale, mi fa venire la pelle d’oca( solo la pelle,eh!).

Pupo: Domanda a bruciapelo esige risposta a bruciapelo: condurresti un programma insieme a me?

Loretta: A bruciapelo dico no alla conduzione. Punto. Non credo di essere adatta alla tv di oggi. Ma, detto tra noi,tu un’idea ce l’hai?

    In attesa della risposta di Pupo, che credo non si farà attendere molto, dico grazie ad entrambi per la disponibilità e per la generosità con cui hanno partecipato a questa nostra rubrica. Un grande grazie dunque ad Enzo Ghinazzi e permettetemi un grazie particolare a Loretta Goggi Brezza.