Home Serie Tv La vita segreta di una teenager americana: non siamo più al Settimo Cielo (ma neanche sulla Terra)

La vita segreta di una teenager americana: non siamo più al Settimo Cielo (ma neanche sulla Terra)

Brenda Hampton, abbandonata la famiglia Camden di “Settimo Cielo” si è dedicata la scorsa primavera ad un nuovo telefilm per adolescenti, che quest’estate ha debuttato su Abc Family col titolo “La vita segreta di una teenager americana” (gallery). Da stasera, arriva in Italia, su Fox (canale 110 di Sky), con un episodio a settimana, alle

23 Ottobre 2008 12:00

La vita segreta di una teenager americana
Brenda Hampton, abbandonata la famiglia Camden di “Settimo Cielo” si è dedicata la scorsa primavera ad un nuovo telefilm per adolescenti, che quest’estate ha debuttato su Abc Family col titolo “La vita segreta di una teenager americana” (gallery). Da stasera, arriva in Italia, su Fox (canale 110 di Sky), con un episodio a settimana, alle 21:15.

Partito senza grandi battage pubblicitari o polemiche alle spalle, questo telefilm si è rivelato il fenomeno degli scorsi mesi: il debutto è stato il migliore di tutti i tempi, in termini d’ascolto, per il network, e la media di 3 milioni di affezionati ha spinto la rete a produrre nuovi episodi, che andranno in onda a gennaio.

Però, non è tutto oro quel che luccica. Nonostante la storia sia gradevole e molto meno fastidiosamente sdolcinata come il suo precedente show, la Hampton questa volta s’ispira al film “Juno” ma rimane ancorata ad una visione della gioventù un po’ troppo lontana dalla realtà.

La storia è semplice semplice, ma anche intrigante non solo per i più giovani: la sedicenne Amy (Shailene Woodley), dopo un fugace appuntamento col classico bello e dannato del liceo Ricky (Daren Kagasoff) scopre di essere rimasta incinta. Invece di confidarsi coi genitori (Molly Ringwald e Mark Derwin, quest’ultimo già in “Una mamma quasi perfetta”), decide di raccontare tutto alle amiche. Per quanto, però, questo suo segreto rimarrà tale?

Alla vicenda principale se ne aggiungono altre da subito, al punto che a volte il segreto di Amy passa in secondo piano rispetto agli altri intrighi che circolano nel tipico liceo americano: c’è Adrienne (Francia Raisa), provocante ed allo stesso tempo intelligente ragazza, che ha una relazione con Ricky; c’è Ben (Kenny Baumann), che si innamora di Amy a prima vista e farà di tutto per guadagnarsi la sua fiducia; ed infine -ma i personaggi sono molti di più- ci sono Grace (Megan Park) e Jack (Greg Finley II), tipica coppia cheerleader/giocatore di football accomunati dall’importanza che danno alla fede cristiana (ma le tentazioni sono sempre in agguato). Da segnalare, nel cast, anche John Schneider, al suo primo ruolo imporante dopo “Smallville”.

Una trama assolutamente non banale, dunque, che appassionerà il pubblico teen e quello dei loro genitori, e che potrebbe anche diventare spunto di riflessioni sul rapporto genitori-figli e sulla fiducia degli uni verso gli altri.

Peccato, però, che la Hampton non abbia perso quel vizio di dipingere la realtà dandole quel tocco di favola che fa pensare che al confronto gli sceneggiatori di “Pushing Daisies” si siano ispirati ad una storia vera.

Sia chiaro: rispetto a “Settimo Cielo” è stato fatto un enorme passo in avanti. “La vita segreta di una teenager americana” si fa seguire molto più volentieri, le storie sono sì più credibili, ma quello che manca è un vero confronto coi giovani d’oggi. Tutti i personaggi mancano di quell’incisività che non deve essere per forza aggressiva, ma che li renderebbe un po’ più credibili ed identificabili col pubblico. Il risultato è che sembra di avere a che fare con una manica di ingenuotti che se incontrassero quelli di “Gossip girl” si ritroverebbero schiacciati nel giro di due frasi.

Diventa paradossale, così, che l’unico personaggio più vicino alla realtà e a cui ci si affeziona sia Ashley (India Eisley), la sorella di Amy, che col suo modo di fare cinico e più attenta a come gira il mondo rispetto alla sorella -ed ha solo 13 anni- diventa l’unica accettabile chiave di rappresentazione dell’attuale adolescenza.

I dialoghi, poi, restano il punto debole della Hampton: non reggono neanche un minimo di pathos, troppo esplicativi e poco attenti ad emozionare il pubblico. Il tutto, retto da delle musiche a cui si sarebbe preferito il muto.

Questi dettagli -se possiamo chiamarli così- rendono “La vita segreta di una teenager americana” non un pessimo prodotto, ma uno di quei casi in cui “potrebbe impegnarsi di più”. Anche se siamo sicuri che, così come in America, anche da noi avrà la sua buona fetta di giovani appassionati.



La vita segreta di una teenager americana
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