Robbie Williams difende Kate Moss
“Alcune delle persone che lavorano nei media, con i quali ho personalmente assunto cocaina, ora parlano di lei, dicendo che non avrebbe dovuto farlo. Mi sono fatto di coca con queste persone.”Ecco come Robbie Williams parla della vicenda Kate Moss, rompendo in maniera del tutto inaspettata il muro di ipocrisia che si è creato intorno
“Alcune delle persone che lavorano nei media, con i quali ho personalmente assunto cocaina, ora parlano di lei, dicendo che non avrebbe dovuto farlo. Mi sono fatto di coca con queste persone.”
Ecco come Robbie Williams parla della vicenda Kate Moss, rompendo in maniera del tutto inaspettata il muro di ipocrisia che si è creato intorno a questa e altre vicende che hanno avuto a che fare con la cocaina, recentemente.
Viene spontaneo chiedersi, dunque, perché nessun altro abbia il coraggio di ammettere cose che sono sotto gli occhi di tutti. Perché nei salotti nostrani vada di moda fare quelli con la puzza sotto il naso, o con la commiserazione infiocchettata e pronta per un’intervista pietosa e caritatevole. Perché la dichiarazione di Robbie Williams non venga ripresa dai media nostrani (salvo rare eccezioni).
Perché la scena sia dei benpensanti dell’ultim’ora e perché solo certi, selezionati, pesci piccoli debbano cadere nella trappola dei processi mediatici.
Salvo poi essere riabilitati in questo o in quel modo, risollevati dal fango, ripuliti, ovviamente disintossicati, pronti a ritornare fra i civili e a regalare al mondo dello showbiz qualche nuova apparizione – ma sempre con il retrogusto del diverso, non si illudano lorsignori. Ne sa qualcosa Maradona, protagonista con le altre Stelle di Ballando Con, di una puntata di Porta a Porta in cui ha palleggiato con un limone (lo fece negli spogliatoi del Comunale, Juventus-Napoli 1-3, si era 1-0 alla fine del primo tempo e Dieguito utilizzò il numero per caricare, con buon esito, i compagni) e poi si è ritrovato a sentir parlare di cocaina.
VIP, mica pensavi di poter sbagliare e sfangarla così facilmente, vero?
[Via The Guardian]