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La tv vista da… Costantino Della Gherardesca

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di aleali
7 Aprile 2008 07:00

Costantino della Gherardesca

Sperimentiamo oggi un contenuto inedito per Tvblog. Si tratta di “La tv vista da…”, un numero 0 che nasce dal desiderio di conoscere la tv dal punto di vista di chi la televisione la fa o l’ha fatta, senza peli sulla lingua. E chi meglio di Costantino della Gherardesca per cominciare? Oltre agli interventi a Markette di La7 e al suo blog, ricordiamo che da questo mese è cominciata per lui una prestigiosa collaborazione su “Rolling Stone” per una rubrica dal titolo “AlternativeTv“, di cui chiaro l’intento di dare al buono della televisione mondiale ciò che merita. E’ attualmente anche collaboratore di DNews. Ringrazio enormemente Costantino per la disponibilità. Tutti pronti a sparlare di tv?

1. Quali sono secondo te i peggiori programmi attualmente in onda sulle reti generaliste?

Domenica In e Buona Domenica. Non vedo perchè la programmazione dei weekend deve per forza essere sconvolta. Secondo me bisogna rivalutare la domenica in Italia … partendo dai negozi che dovrebbero rimanere aperti. Con i negozi chiusi ed i vecchi in TV secondo me ci si deprime e non si aiuta l’economia Italiana.

2. E il migliore?

Trovo sublime “Annozero” di Santoro. Quando ho visto la Borromeo prendere a cuore le vite nelle case popolari mi sono detto che non avrei più perso una puntata. Solitamente mi riunisco con i miei amici al ristorante, nel tavolo accanto a deputati di destra e dirigenti di industria, e parliamo per ore dell’amianto, della povertà, dei diritti civili… Santoro ci dà sempre uno spunto.

3. Apocalisse. Conduttori (o conduttrici) che salveresti e quelli sacrificabili.

Sacrificherei Giletti, Baudo, Marzullo… Sicuramente anche Adriano Celentano quando fa i sermoni contro il progresso. Tutti quelli la cui mente e bacata dal rispetto per una gerarchia di provincia e da una formazione retriva e poco illuminata. Li trovo poco occidentali. Salverei Boncompagni (che recentemente ha condotto Bombay). Lui è un genio assoluto, la sua ironia è universale. Si avverte che è una persona informata ed aperta.


Larry Sanders show 3. Quali sono i due migliori programmi della storia della tv mondiale?

Uno certamente è The Larry Sanders Show. Era una satira sottile sul “dietro le quinte” dei talk show in televisione. La serie incominciava li dove il talk show fittizio finiva. Il conduttore, Larry Sanders (interpretato da Garry Shandling, anche autore insieme a Dennis Klein) salutava l’ospite col sorriso e poi girava i tacchi, gli crollava il sorriso, ed usciva nel backstage sparlando dell’ospite. Poi si perdeva nell’egoismo e nella superficialità. L’umorismo era simile a Curb Your Enthusiasm – è spiritoso il lato meschino della gente… In questo caso la commedia degli equivoci non fa delle vittime, ma alza la palla ai protagonisti per comportarsi “male”, in modo incorretto ed egocentrico, pur di risolvere la situazione a loro vantaggio.

L’altro era “TV Offal” di Victor Lewis-Smith. Un genere di comedy dissacrante dove la televisione scartata veniva esposta e derisa, assieme alla televisione istituzionale che secondo Lewis-Smith era obsoleta. Da la sua rubrica “Honest-Obituary”, dove dichiarava la morte di personaggi mediatici ancora vivi (memorabile Andrew Lloyd Webber), ho preso spunto per la gag delle “Lettere Dall’Aldilà” che ho fatto con Chiambretti : dove, per esempio, la Bonaccorti chiedeva lavoro dall’oltretomba.

Mi piaceva molto anche “Brass Eye”, un programma di Chris Morris. Ed anche The Day Today che ha preceduto Brass Eye. Lo stile era simile a Lewis-Smith, tanto è vero che Lewis-Smith ha accusato Morris di plagio. Sono convinto che la comedy, con le nuove leve di Little Britain, TittyBangBang etc. abbia fatto dei passi indietro rispetto a Morris e Lewis-Smith negli anni ’90.

Friends 4. Quali sono i due peggiori programmi della storia della tv?

“Friends”. Anche se era un “hit” a me non piaceva – non c’era auto-ironia. L’ho sempre vista come una sitcom dove hanno dovuto creare un presupposto di imbecilli che bevono cappuccini dal mattino alla sera per veicolare dei contenuti estremamente ordinari. Io adoro gli Stati Uniti, … Ma se fossi un leader di Al Quaeda per convincere i miei discepoli a sposare la causa gli farei vedere “Friends”. Li veramente c’è da agitare i mitra per aria.

Poi per quanto riguarda l’Italia nutro un livore eccezionale per chi tira in ballo la musica. Sono un appassionato dall’infanzia, e Sanremo, il Festivalbar etc. mi offendono personalmente. Non che la mia opinione conti, ma ho il diritto di odiarli con tutte le mie forze. In particolar modo i giornalisti musicali che sono stati esposti a Bob Dylan e poi vanno lì per fare i complimenti a Laura Pausini, Jovanotti e chi altro. Non ho nulla contro chi si vende, io mi venderei ad una multinazionale volentieri. Ma poi non mi aspetterei di essere chiamato in causa come “critico” obbiettivo (e non farei certo il “no-global”). Poi fra l’altro tutti sti critici musicali che vanno in TV da noi sono poco e male informati. Non se ne salva uno.

5. Il tuo programma preferito sulle reti satellitari?

Io amo moltissimo “Extreme Makeover – Home Edition”. Il programma dove rifanno le case dei bisognosi. Deve sempre esserci una sciagura atroce in famiglia, sennò non arriva la troupe televisiva. Poi rifanno le case con un gusto terrificante, e solitamente sono più brutte di prima. Pare che una volta c’era un ragazzino senza braccia e gambe, e oltre a ridecorare tutta la casa in modo spaventoso gli hanno costruito un’imbracatura con una specie di filovia, per farlo deambulare in giro per casa. Trovo che “Extreme Makeover-Home Edition” sia una stella del progresso. Come con Santoro la perversione è sublime.

6. Conosci un programma straniero che ti piacerebbe vedere realizzato in Italia?

Non mi dimenticherò mai gli anni dopo la rielezione di Bush quando la BBC ha fatto un attacco frontale a tutte le religioni, con vari documentari fra cui “The War On Science”. A Raiuno qualcosa mi dice che non lo farebbero. Fanno male a non diffondere la verità, visto che dovrebbero essere televisione pubblica (BBC e PBS – negli USA – non farebbero mai propaganda per il soprannaturale, verrebbero linciati dai media). Dopo alcune prese di posizione in RAI (durante il referendum per la ricerca scientifica etc.) per quanto mi riguarda farebbero bene a privatizzarla. Meglio una multinazionale che la casta di Roma.

Costantino della Gherardesca 7. Dalla tv vista da Costantino alla tv fatta da Costantino. Che tipo di televisione fai?

Comica. Fortunatamente lavoro con Chiambretti che mi capisce. Faccio dei “personaggi” che si prendono gioco di concetti della comunicazione abbastanza assodati. La Maga è frutto non solo della sibilla di Quinto Potere ma anche della mia convinzione che il pubblico ama le “rivelazioni” e odia “ragionare”. Da li i tarocchi col futuro dove prendo anche in giro la superstizione da noi diffusa. Poi adesso faccio “L’Omosessuologo” che si ispira a “Chi Vuole Essere Milionario?” (oltre che a Kinsey), televisivamente si è premiati quando qualcuno riesce ad attraversare un percorso di scelte.

Quindi faccio una serie di domande per capire se il partecipante è gay o meno. E su quello ci ricamo con lo humour… Ma in realtà funziona perchè alla base c’è il “percorso di scelte” – non bisogna confondersi con il vecchio concetto del quiz dove il contenuto della risposta conta. Il percorso di scelte rispecchia l’educazione americana (con i “multiple choice”), la navigazione su internet…. Comunque il tutto è ovviamente di matrice statunitense.

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