Home Festival di Sanremo Finale del 58° Festival di Sanremo – In diretta su TvBlog

Finale del 58° Festival di Sanremo – In diretta su TvBlog

I premi:– Loredana Berté: premio città di Sanremo – Tricarico: premio della criticaClassifica finale:1° posto: Giò di Tonno e Lola Ponce, Colpo di fulmine2° posto: Anna Tatangelo, Il mio amico 3° posto: Fabrizio Moro, Eppure mi hai cambiato la vita4° posto: Toto Cutugno, Un falco chiuso in gabbia 5° posto: Finley, Ricordi 6° posto: Paolo

pubblicato 1 Marzo 2008 aggiornato 6 Settembre 2020 05:05



I premi:

Loredana Berté: premio città di Sanremo
Tricarico: premio della critica

Classifica finale:

1° posto: Giò di Tonno e Lola Ponce, Colpo di fulmine

2° posto: Anna Tatangelo, Il mio amico
3° posto: Fabrizio Moro, Eppure mi hai cambiato la vita

4° posto: Toto Cutugno, Un falco chiuso in gabbia
5° posto: Finley, Ricordi
6° posto: Paolo Meneguzzi, Grande
7° posto: Sergio Cammariere, L’amore non si spiega
8° posto: Gianluca Grignani, Cammina nel sole
9° posto: Little Tony, Non finisce qui
10° posto: Eugenio Bennato, Grande Sud

Pronti per seguire insieme a voi su TvBlog la finale di questo travagliato Festival di Sanremo. Nel corso della serata, verrà reso omaggio alle morti bianche.

Poi, per tornare a questioni decisamente meno importanti, si renderà necessaria una profonda riflessione da parte dei vertici Rai a proposito del Festival stesso e del suo futuro.

La giuria di questa sera sarà composta da Fabrizio Frizzi, Giancarlo Magalli, Gianni Boncompagni, Tiziana Ferrario, Giampiero Mughini, Martina Colombari, Emilio Fede, Gloria Guida, Mariolina Simone e Eleonora Abbagnato.

Sigla, omaggio preannunciato, Baudo, Osvart e Guaccero e Silvia Battisti. Poi Chiambretti fa capolino dalla sala stampa e si augura – come tutti noi – che la serata non prosegua fino a notte inoltrata.

21:24: i Sonohra si esibiscono nuovamente. Andrò controcorrente. Li trovo semplicemente terribili. Se volete un giudizio più moderato, semplicemente inutili. Ma c’è di peggio, eh? Nel frattempo, ecco altre due dirette che meritano di essere seguite: quella di Soundsblog e le pagelle in diretta di Gino Castaldo.

Giuria di qualitò

21:30: Piero Chiambretti presenta la giuria di qualità di cui sopra. Alle 21:34 non si è ancora esibito nessuno e siamo già al primo messaggio promozionale (fastidiosissimo).

21:38: Paolo Meneguzzi è il primo big a esibirsi. Ho sentito e risentito il pezzo, visto il video, fatto le mie considerazioni. Niente di interessante, a meno che non si sia ammiratori sfegatati dl ragazzo. La giuria la pensa come me, sostanzialmente, ma non possono, per scelta, scendere sotto la sufficienza: Voti della giuria: Mughini 7 Guida 8 Boncompagni 7 Abbagnato 8 Magalli 9 Ferrario 7 Frizzi 7 Colombari 7 Fede 6 Mariolina Simone 7 – totale 73. Castaldo, sul blog di repubblica, gli rifila un bel 3. Magalli si rivela già il buono della situazione. Mio dio.


21:43: è già la volta di Gianluca Grignani, con Cammina nel sole. Voti alti: 8 7 7 9 9 8 8 8 7 10. Totale 81.
Un 10 quasi incomprensibile, non fosse per la bella presenza di Gianluca. Castaldo gli tributa un 6-.

Little Tony Tocca a Little Tony. E superiamo i 130 anni in due sul palco, con Pippo. E’ l’apologia del bypass.

Finisce qui. E’ quello che ci auguriamo tutti. Come possa aver dato 10 al piccolo Antonio, la Colombari, è mistero della fede. Comunque, i voti arrivano a 81. Il che significa che Tony e Grignani sono alla pari. Lo sono anche per il sottoscritto. Abbondantemente sotto la sufficienza. Tony si becca un 5 anche da Castaldo.

Toto Cutugno 22:01: una nota decisamente positiva. Il promo di Non esiste più la mezza stagione. Si ricomincia, con Chiambretti e Osvart schierati. Chiambretti riprende – volontariamente o no? – la polemicuzza del dopofestival e definisce Cutugno “molto amato nei paesi dell’est”. Poi, la cattiveria di Piero:

Pippo è arrivato a 13, e questo è l’ultimo


Finito il momento goliardico, Toto si esibisce. Dire qualcosa su questo monumento della canzone melodica italiana è quasi impossibile. Potremmo commentare il vestitino di pelle nera. Potremmo dire che la versione degli Elii con medley-Lasciatemi-cantare-style era molto meglio. Ma lo perdoniamo, è Toto, cos’altro può fare?
La giuria è generosissima. 84, con lo scontato 10 di Magalli e il 9 di Frizzi. E’ primo. Ma perché? Perché non si può criticare?
Gino Castaldo, invece, che non è sul palco, si permette – giustamente – di tributargli un bel 2.

22:14: è il momento di L’Aura, per la quale non ho mai negato una grande stima. Sono pronto a scommettere che la giuria di qualità non la penserà allo stesso modo. Come volevasi dimostrare. Il pubblico, giustamente, rumoreggia. La presunta qualità che dovrebbe essere garantita da giurati che non sono addetti ai lavori, penalizza l’artista più interessante che si è esibita fino a questo momento, con una votazione vergognosa. 6- secondo Gino Castaldo.

Anna Tatangelo 22:20: Anna Tatangelo, grande favorita con una canzone ruffiana (Il mio amico) e con un vestito che una volta di più nega – chissà perché – la sua giovanissima età. Ce lo dimentichiamo, forse, ma la Tatangelo è del 1987. E ora, vediamo questa giuria di qualità. 81. A pari merito con Little Tony e Grignani. Non ci sono cascati, evidentemente. Però contano solo per il 20%. E adesso, pubblicità. Ma prima, uno sguardo al blog di Castaldo. Che alla Tatangelo dà un bello zero. Chapeau.

Gino Castaldo

22:30: basta, e dico, basta con la telepromozione al film di Carlo Verdone. Basta. Almeno, lui e la Gerini fanno un po’ di musica. Giusto un po’.

Verdone e Gerini

E non solo ci mostrano anche un pezzo del film. Bippano pure “bucio de culo”. Come se fosse volgare sul serio. La Guaccero ride alle battute di Chiambretti. Non ce la fa più. E lui la punisce a modo suo: le indica la gonna e dice Là sotto cosa c’è, l’orchestra?. Superata l’ilarità eterea, ce la si fa a procedere. Alle 22:42, un’altra vecchia gloria. Amedeo Minghi, con Cammina Cammina. Voti piatti. 78, comunque più della povera L’Aura. 5+ per Castaldo. E si ricomincia con il messaggio promozionale.

Mario Venuti 22:49: un momento di consapevolezza da parte di Baudo (con a fianco una Osvart d’Armani vestita): ripetiamo sempre le stesse cose. E’ il momento di Mario Venuti, A ferro e fuoco. La canzone, per quanto molto conforme allo stile di Venuti, non è male. Si prende un mediocre 73 dalla giuria di qualità (!), 7 da Gino Castaldo. Venuti non la prende bene. E anche Castaldo, giustamente, se la prende con la giuria di qualità

Giò di Tonno e Lola Ponce

22:56: Tocca a Giò di Tonno e Lola Ponce, favoriti secondo i nostri lettori. Fanno musical, non sarà un’esibizione da Festival ma è indubbiamente d’effetto, così come la canzone scritta dalla Nannini. La giuria di qualità è entusiasta (tranne la Simone): 88. Sono in testa. Castaldo non condivide l’entusiasmo.

Io commento la giuria. Pessima.

23:12: Michele Zarrillo. L’ultimo film è particolarmente noioso. Si prende un 77 dalla giuria di qualità, si prende un 6- da Castaldo e passa via come se fosse un film vero, ma di quelli che non te ne frega niente, che non ti lasciano niente. Senza infamia, senza lode ma tutto sommato onesto.

Fabrizio Moro 23:20: Fabrizio Moro, invece, no. Non è onesto. E la giuria che gli tributa un incredibile, assurdo 94 è onesta?
Castaldo è più buono di noi: 6-.

23:27: Federico Zampaglione, aka Tiromancino. Pezzaccio furbo e ipocrita, si può dire almeno qui? Dimenticavo. Aggiungo anche: musicalmente insignificante. E la giuria di qualità non riesce a tirare fuori le palle. Anzi. Gli danno pure un 10, per arrivare a 84. Castaldo è generoso: 7, e dice: Se poi come dice qualcuno è furba, questo è un argomento irricevibile. Mica possiamo fare il processo alle intenzioni.

Per una volta mi permetto di dissentire. Oggi, come mai, è proprio il caso di fare anche i processi alle intenzioni.

Frankie hi-nrg mc

Ore 23:34: ironia della sorte, dopo Zampa tocca a Frankie Hi-nrg. Dopo la polemica, eh. Inspiegabile il 4 di Boncompagni, motivato con il testo è strampalato. Si fa un po’ di politica. Il totale: 78. Peccato.
Frankie polemizza – e ha ragione -: cita De André – ricordiamo che il fischio all’inizio è del maestro, da Storia di un impiegato -, e risponde a tono prima a Boncompagni, poi a Fede.

23:43: ora sul palco ci sono più o meno duecentoquaranta anni, che aumentano con l’arrivo del Maestro. Eppure, eppure. Raimondo è un genio. Ma si ride perché si deve, e la vecchiaia si perde il rispetto che merita.

Raimondo e Sandra al Festival

Ore 23:57: tocca ai Finley. Devo censurare il mio commento, perché sarebbe davvero troppo cattivo. Look: 2. Intonazione: 0. Presenza scenica: 2. Brano: 2. Da dimenticare. Assolutamente incapaci di una performance live. Poi nel disco aggiusteranno tutto con la macchinetta. Landi gioca con lo shutter, lui stona di nuovo e di nuovo e di nuovo e sembra una gara di dilettanti su Telenorba. Aiuto.
La giuria di qualità è semplicemente vergognosa, volano persino gli 8. 75. L’Aura aveva preso 77. Per fortuna, Castaldo è d’accordo con noi.

00:04: momento casa Bianca. Che ci è piaciuto la prima serata, era scontato la seconda, aveva rotto le palle la terza. E siamo alla quinta.

00:07: finalmente, Lucilla Agosti ha la dignità di salire sul palco dell’Ariston. Ci mancherebbe altro. Promossa, su tutta la linea. E bravo Pippo che la porta al suo fianco.

00:09: il momento geniale. Elio e Le Storie Tese, che eseguono Figaro. Semplicemente geniale, indescrivibile momento di cazzeggio che merita un grande plauso – e probabilmente, purtroppo, un picco negativo di share.

Mietta Ore 00:20: tocca a Mietta, bella davvero, lei. Bella la canzone, vent’anni fa. E Mietta, infatti, pensa che la giuria non ci sia e fa per andarsene. Eppure, le appioppano 87. Ottantasette. Come sia possibile, non se lo spiega neanche Castaldo, che le dà un 2.

Ore 00:26: Max Gazzé. Fra le mie preferite, per arrangiamento e interesse musicale. Peccato che Max stoni. Peccato. Anche se questa sera, la performance è decisamente superiore. 91 per la giuria di qualità, 6 per Castaldo, che giustamente media con le esecuzioni delle passate serate. Mughini dà il primo 10 della serata, lo giustifica, lo precisa. Il pezzo è bello. Punto

Ore 00:32: doveroso omaggio agli autori.

Ore 00:34: siamo al diciassettesimo artista. E’ Sergio Cammariere, che presenta la sua band come si fa quando si suona con la band. Giuria di qualità in piedi. Il livello musicale è altissimo, momento commovente.
La canzone, tematicamente, è quel che è. Ma musicalmente siamo una spanna sopra tutti gli altri, anche a livello emozionale. 97 per la giuria di qualità. Un’ovazione. Castaldo: 7.

Cammariere

00:46: tocca a Eugenio Bennato. La giuria si scatena di nuovo: 93. La musica è bella, ma non è che ci si può eccitare appena parte una taranta, dai. Castaldo: 6+.

Tricarico 00:52: Tricarico ha la sfiga. La sfiga dell’ultimo. Stralunato nella sua Vita tranquilla, anche se stona come un tricheco, ha l’aria di quello che ha capito tutto. E infatti esordisce con stronzi. E poi stona come un tricheco. Pensate al povero fonico che lo segue in sala di registrazione.

Bene, però sembra che le sue grida, le sue stonature, tirino. Giuria di qualità 90. Castaldo: 9. E io dico: no. No, perché allora vale tutto. Non è che basta essere stralunato, dire stronzi, stonato, avere la disperazione dentro per essere un artista. Io sono stonato, un po’ stralunato, ho la disperazione dentro, se voglio, e dico anche di peggio, per dire.

Ore 01:00: Stop al televoto.

Ore 01:07: balletto. Mah.

Ore 01:32: la fine dei giochi. La classifica e i vincitori, in cima al post e in quest’altro. A più tardi per i commenti finali.

Festival di Sanremo