Home Festival di Sanremo Carlo Conti a Blogo: Sanremo è un Gran premio della montagna (Speriamo che non nevichi troppo!!!)

Carlo Conti a Blogo: Sanremo è un Gran premio della montagna (Speriamo che non nevichi troppo!!!)

L’intervista di Blogo a Carlo Conti a pochi giorni dalla prima serata del Festival di Sanremo 2015

di Hit
pubblicato 4 Febbraio 2015 aggiornato 21 Gennaio 2021 17:26

Tra una prova e l’altra e con la promessa che gli avremmo rivolto solo 3 domande (promessa non mantenuta, ahimè) abbiamo incontrato Carlo Conti alla vigilia del suo Festival di Sanremo. Indaffarato, ma gentilissimo come sempre, lo abbiamo raggiunto ed ecco il contenuto del nostro -velocissimo- botta e risposta.

Ci siamo ormai, mancano davvero pochi giorni al debutto. Quando sarai da solo dietro il palco martedì sera prima di andare in scena, sarà più la voglia di fuggire o quella di entrare in palcoscenico ?

Sarà la grande voglia di divertirsi. Sarà il momento più bello, quello in cui non vedrò l’ora di entrare e di salutare il pubblico e dare il via al Festival. Conoscendomi penso proprio che proverò grandissima gioia.

Chi temi di più ? I critici, il pubblico ?

Nessuno. Non temo nessuno in particolare. Il mio referente è il pubblico che vorrei apprezzasse le canzoni, che magari poi vengano trasmesse dalle radio. Per pubblico intendo proprio tutta la famiglia. Come dice Ligabue: “mia madre che prepara la cena cantando sanremo, carezza la testa a mio padre, gli dice vedrai che ce la faremo”. L’idea che la famiglia si riunisce per guardare il Festival è il mio obbiettivo.

Che ricordo hai del primo Festival di Sanremo che hai visto ?

Se chiudo gli occhi mi viene in mente un Sanremo 1971. Mi viene in mente un signore con la barba, ovvero Lucio Dalla, che canta “4 marzo 1943”. Mi colpì molto quel brano, anche perchè io sono nato in marzo, quindi la canzone esercitava in me, bambino, un grande fascino. Una canzone poi che mi ha dato un grande brivido e non a caso l’ho voluta nei promo del Festival, è “Che sarà”, sia nella versione di Josè Feliciano, che in quella dei Ricchi e poveri.

Avresti mai pensato di arrivare a condurlo ?

No sinceramente no. Anche se poi, quando sono diventato più adulto, facendo il deejay in radio, avendo anche vissuto quei Sanremo dei primi anni ottanta, condotti da uno che faceva il mio lavoro, ovvero Claudio Cecchetto, forse mi vedevo in quel ruolo. Però devo dire che non avrei mai immaginato un giorno di arrivare su quel palcoscenico.

Farai il bis l’anno prossimo ?

Mah penso di no. Ora penso solamente a fare bene questo. Il Festival è una cosa che va fatta bene una volta. Però ti ripeto, ora non ci penso nemmeno a quella eventualità.

Quali saranno gli “ingredienti” della tua conduzione ?

Quelli consueti delle mie trasmissioni. Grande ritmo e tante piccole ideuzze messe qua e la.

Tipo ?

Il claim che abbiamo usato per i promo del Festival, ovvero “tutti cantano Sanremo”, sarà il leitmotiv dei momenti delle varie serate, per esempio un modo per fare entrare gli ospiti. Ospiti che possono essere delle persone normali, oppure dei protagonisti della cronaca o dello spettacolo.

Ci dai qualche dettaglio in più ?

Il filo conduttore sarà Sanremo e la musica. Quindi con tutti gli ospiti, sia quelli più celebri, che quelli meno conosciuti, partiremo dal racconto di una canzone di Sanremo particolarmente importante per la loro vita.

Le tue partner le farai parlare oppure si limiteranno a dire i titoli delle canzoni, gli autori e i direttori d’orchestra ?

Certo che parleranno (ride, ndr). Ci sarà un gioco delle parti divertente.

Sullo stile di Eva Herzigova e Veronica Pivetti nel Festival condotto da Raimondo Vianello ?

Magari!

Sanremo è il coronamento di una carriera o un semplice passaggio ?

Non è ne il coronamento della carriera, ne un punto di arrivo. Non devo dimostrare niente ne a me, ne al pubblico. Non mi cambierà ne la vita, ne la carriera. E’ una trasmissione importante, anzi un evento importantissimo, che ho l’onore di fare. E’ una specie di Gran Premio della montagna, sai che poi ci sarà un po’ di discesa, ma intanto devi pedalare.

Speriamo che non nevichi troppo

Speriamo (ride, ndr).

E dopo il Festival ?

Poi torno a casa. Finito questo Festival torno all’Eredità, che Fabrizio sta portando avanti benissimo. Ormai quella è la nostra casa comune. Tornerò poi a fine stagione con “Si può fare” ed il prossimo anno a settembre con “Tale e Quale”.

Mi stai dicendo dunque che Tale e Quale Show tornerà già in autunno? Loretta Goggi ha dichiarato che ci sarebbe stato uno stop

Non so come mai Loretta ha detto questa cosa. Si è sbagliata. Il programma tornerà a settembre, dopo i risultati che abbiamo fatto, come si fa a fermare Tale e Quale!

A chi dedichi questo Sanremo ?

Naturalmente alle persone a me più care, che sono la mia famiglia. Lo dedico a me stesso, al mio lavoro. Quest’anno festeggio i miei trent’anni di Rai. Il mio primo contratto con la televisione pubblica è del 1985 con la conduzione di “Discoring”. Lo dedico sopratutto ad una vita di impegno, di lavoro e credo di serietà e di onestà.

Sono passati un bel po’ di anni da quel Sanremo 1971 e da quel “Che sarà”. Come dice la splendida canzone di Jimmy Fontana e Franco Migliacci “che sarà della mia vita, chi lo sa”: Beh, dopo un po’ di anni, Carlo Conti una risposta, bella, oggi ce l’ha a quella domanda. In bocca al lupo!

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