Home Striscia La Notizia Alessandra Borgia a Blogo: “Non ho fatto nessuna sceneggiata, mi hanno voluto colpire”

Alessandra Borgia a Blogo: “Non ho fatto nessuna sceneggiata, mi hanno voluto colpire”

La giornalista di Videonews offre tramite Blogo la sua versione dei fatti riguardo al fuori onda di Pomeriggio Cinque trasmesso da Striscia la notizia

pubblicato 19 Dicembre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 20:37

All’inizio non volevo dire nulla. Ho dovuto metabolizzare il tutto. Questa roba non mi appartiene. Onestamente non ho fatto nulla e non pensavo di dovermi difendere su una questione non chiara dalle immagini ma che pensavo si risolvesse dopo. A me queste cose non mi piacciono. Ne sono rimasta fuori, non ho scritto nulla. Avrei potuto cavalcarle, ma a me non me ne frega. Il mio lavoro deve parlare. Non voglio visibilità, non voglio avere un caxxo. Ho 40 anni, non sono mai stata assunta. Chiedetevelo perché!

Alessandra Borgia, la giornalista di Videonews finita nell’occhio del ciclone dopo il fuori onda mostrato da Striscia la notizia relativo alla puntata di Pomeriggio Cinque, ha scelto Blogo per fornire la sua versione dei fatti. L’inviata del programma pomeridiano di Barbara d’Urso ha spiegato ai nostri microfoni:

Non c’è stata la costruzione di una sceneggiata, di una fiction, di nulla! A me dispiace che dalle immagini di Striscia sia venuta fuori un’altra cosa, un modo di lavorare che non mi appartiene. Dal punto di vista cronologico sono stati montati dei pezzi in maniera non contestualizzata… Quando dico ‘fermatelo’ non è quando dovevo intervistarlo ma all’inizio, prima di conoscerlo.

Quindi è stato montato ad arte da Striscia?

(lungo sospiro) Vabbè, io non faccio critiche agli altri. Io faccio giornalismo televisivo, so quanto i montaggi possano cambiare la realtà dei fatti in virtù di come vengono messe determinate scene. Tutti ci dicono ‘mi raccomando alle interviste, perché se tagliate in un certo modo può uscire fuori qualcosa di diverso rispetto a quello che l’intervistato voleva dire’. Adesso questo è stato fatto a me. Sono ferita, ma porca miseria nessuno mi ha chiesto ‘cosa è successo veramente?’!. Tutti mi hanno giudicato sulla base di quelle immagini. Mi sta bene per la gente che non mi conosce o sui social. Ma non per gli addetti ai lavori.

Allora proviamo ad andare in ordine e ricostruire quanto accaduto.

Dieci minuti prima della messa in onda ero lì a fare le prove. Dietro le telecamere i miei operatori mi dicono ‘Alessandra, sta passando il cacciatore’. Io non lo conoscevo, ero andata lì per fare un’altra cosa su Santa Croce Camerina e su come avesse reagito all’omicidio. C’è stato anche un momento in cui non ricordavo neanche il suo nome. Allora dico ‘fermatelo, fermatelo’, lui stava passeggiando con un amico. Io l’ho raggiunto, anzi è venuto lui alla mia postazione. Ci siamo messi dietro la telecamera e gli ho detto: ‘Stiamo per andare in onda, se ha voglia potrebbe dire delle cose’. Oltre ai miei tecnici lì c’erano altri giornalisti. Lui mi disse: ‘Abbiamo deciso con il mio avvocato che non avrei mai fatto l’ospite nelle trasmissioni, però, siccome io non ho niente da nascondere, se dovesse vedermi in giro e magari vuole una dichiarazione, vuole farmi una battuta… se ho voglia di rispondere, in base alle domande che mi fa, io non ho nessuno problema’. Quindi lui è andato via e io mi sono rimessa davanti alla telecamera. Io nel frattempo chiedevo ai miei operatori, perché la sua figura era importante soprattutto prima dell’arresto della madre di Loris. Anche se l’avevano già intervistato tutti, non dovevo fare lo scoop della mia vita. Onestamente….

Infatti, la mia obiezione è: quale era la necessità di fingere che passasse per caso alle tue spalle?

Esatto.

Ecco, ma perché è stato fatto?

Soprattutto, è stato detto che ho messo su una messinscena. A che pro? Cosa dava in più? Messinscena per cosa? Che valore giornalistico mi avrebbe dato in più? Nulla! Infatti io non ho preso accordi. È successo tutto in 10 minuti, avevo tempi stretti, io questo signore non lo conoscevo. I miei tecnici lo possono testimoniare. Questo mestiere non lo faccio da ieri. Mi metto a fare una roba del genere a discapito della mia professionalità sapendo che mi possono registrare?

Infatti tutti siamo d’accordo che questa roba di fingere l’incontro casuale non aggiungesse nulla. Però nelle immagini di Striscia si sente ‘quando faccio così, chiamatemi il cacciatore’…

Te lo spiego, cosa è successo. Io ero davanti alla telecamera e stavo monitorando il cacciatore, mentre passeggiava. Perché lui mi aveva detto ‘se lei mi ferma e mi fa una domanda, io le rispondo anche, in base alla domanda’. Non abbiamo parlato di contenuti o delle domande che io avrei fatto. Nella maniera più assoluta, credimi.

Infatti, dal servizio di Striscia non si evince nulla di questo.

Allora stavo monitorando il cacciatore che girava nella piazza con un amico. Ad un certo punto è sparito. Oltretutto io non avevo il monitor, cioè non vedevo chi mi passasse alle spalle. Quindi è accaduto che io non l’ho più visto – dalle immagini di Striscia ho scoperto che mi era passato dietro ma non me ne ero accorta, invece l’hanno montata come se io chiedessi ai miei tecnici di fermarlo. Ma quando dico di fermarlo non è in quel momento… lo dico ancora prima di conoscerlo. Era per chiedergli se volesse fare l’intervista.

Ah, ecco.

C’è da precisare che quando io l’ho bloccato lui era verso casa sua. Sapevo che davanti alle telecamere lui non si sarebbe mai fermato, me l’aveva proprio detto. Quindi andarlo a rincorrere non è stata una sceneggiata, l’ho dovuto fermare veramente. Ho tentato di fermarlo, perché era l’unico modo per fargli una domanda. Quando ho visto che veniva verso la mia parte ho capito che se l’avessi fermato mi avrebbe fatto una battuta. Qui ho fatto il mio sbaglio, che forse mi ha penalizzato e che Striscia ha cavalcato. Ho detto ai tecnici ‘vi dico io quando fermarlo, vi dico io quando farlo partire’… perché pensavo che lui non si sarebbe fermato e io non ci sarei riuscita. Ma era solo uno sfogo fatto da me ai tecnici. Davvero ho dovuto rincorrerlo. C’è buona fede in tutto quello che ho fatto, invece dalle immagini di Striscia sembra tutto organizzato. Neanche ho fatto in tempo ad avvertire lo studio che lui ci sarebbe stato, perché neanche io lo sapevo. È avvenuto tutto in dieci minuti.

Ma tu ad un certo punto affermi: “‘lui dove va? digli di venire di qua’”..

No, io a quel punto avevo capito che lui aveva deciso di fare una battuta. Perché ho visto che sbucava dalla stradina, quando pensavo che fosse andato via. Quindi mi sono chiesta: ‘rispetto ai tempi di messa in onda riuscirò a recuperarlo?’ Stavo valutando i tempi. ‘Quando faccio così’ e muovo le mani era per dire ‘fermatelo, perché vi dico io quando farlo partire’, ma non perché ci fosse a priori un accordo tra me e lui. Anzi, se ci fosse stato un accordo tutto questo che senso avrebbe avuto? Ci saremmo accordati a tavolino, a telecamere spente. Ma non è avvenuto questo. Io non sapevo neanche quando sarebbe passato. Quella frase è stata uno sfogo con i miei tecnici: ‘porca miseria, adesso passa, va via e io non ce la faccio!’. Ma a quel punto ho capito che lui voleva passare dietro di me e rilasciare una dichiarazione. E allora dico ‘quando faccio il cenno fatelo passare, sta facendo finta’. Ho detto ‘sta facendo finta’ perché c’era sempre il discorso del suo avvocato. L’ho voluto tutelare. Insomma io ho dovuto rincorrerlo non per fare una sceneggiata, ma perché sarebbe andato via, me lo aveva detto: ‘Io parlo solo se voi mi prendete per caso’. Non c’era niente di organizzato, questo mi ha ferito. Si è parlato di sceneggiata, che in studio si sapesse. E invece niente si sapeva.

Ti sei chiesta come mai Striscia abbia mandato il fuori onda?

Non lo so, onestamente. Non mi riguarda, a questo punto. In questo momento sto subendo un linciaggio. Sui social…

Ho visto che hai dovuto chiudere la tua pagina Facebook pubblica.

Sì, ho un figlio di 13 anni. Credimi, non voglio passare per vittima. Però mio figlio va sui social e non mi piaceva che si parlasse così di me. Mi è stato augurato di provare lo stesso dolore della madre di Loris. Ho ritenuto opportuno far chiudere la pagina, anche se so che può leggere altrove.

La Borgia, come comprensibile, è un fiume in piena e alterna alle risposte veri e propri sfoghi:

Sono sempre stata corretta, le persone che ho incontrato possono testimoniarlo. Ho seguito tantissimi casi, ho sempre lavorato con correttezza. Oggi mi ritrovo a dover rispondere di un qualcosa che non è avvenuto così. E che non mi appartiene. Sarei stata la prima a dire ‘ho sbagliato’. Nei fuori onda uno può dire di tutto. La mia leggerezza è stata questa forse…. siccome non avevo nulla da nascondere, è partito di tutto. Quando uno è sotto stress può scappare un sorriso inopportuno, una battuta, ci può stare tutto. Ma non perché non sei sensibile. Ma stiamo scherzando? Chiedelo all’azienda: io non vado mai con le telecamere ai funerali! Oggi invece sono attaccata come se organizzassi situazioni… Ma a che pro? Che scoop sarebbe stato questo? Non serviva a un cavolo fare una cosa del genere. Né alla trasmissione né a me. È una roba ridicola. Dopo 15 anni di lavoro a Mediaset, mi metto a fare queste cose? La frase di Striscia “attrice che recita la parte della giornalista” mi è molta dispiaciuta. Ma stiamo scherzando? Dopo tanti anni che faccio questo mestiere!

Avrai almeno chiesto spiegazioni a Mediaset del perché Striscia abbia mandato il fuori onda in questa maniera?

Diciamo una cosa: ognuno fa il suo. Non do giudizi, non sono il tipo. A me dispiace che mi abbiano voluto colpire e che abbiano voluto colpire la trasmissione. Per varie ragioni, che non sto qui a snocciolare perché non voglio fare dietrologia.

Con Videonews adesso quale è la situazione? Hai dovuto giustificarti per quanto avvenuto?

Hanno capito che le cose sono andate così.

Tornerai in onda? Continuerai a lavorare con Videonews?

Mi auguro di sì (ride, Ndr). Non ho fatto niente di male, perché non dovrei più lavorare? Sono dal ’99 in questa azienda, ma non sono mai stata assunta, mi rinnovano i contratti ogni 6 mesi. Se mi devo tutelare, lo devo fare da sola.

Avrai letto dell’indignazione espressa dal Presidente dell’Ordine dei giornalisti Iacopino su Facebook (Io le parole non le trovo più, non di riferibili a parte una: vergogna)…

Sì, e mi è dispiaciuto. Dal mio Presidente mi sarei aspettato una telefonata, che mi chiedesse un report di quanto accaduto, prima di esprimersi. L’Ordine deve tutelarti anche nei momenti difficili. Speravo che il mio Presidente mi chiamasse per chiedermi chiarimenti. Poi magari avrebbe potuto dirmi ‘hai sbagliato’, ma almeno avrebbe saputo cosa è successo. Perché, se parliamo di sceneggiata, come fai a dire che sia stata fatta a Pomeriggio Cinque e non a Striscia la notizia? Mi risulta strano che nessuno di quelli che dovevano capire la situazione per poi prendere eventualmente provvedimenti mi abbia chiamato. Sono stata messa in una condizione di linciaggio vero e proprio.

Nel caso mediatico è stata coinvolta anche Barbara d’Urso, che sui social è stata bersagliata e accusata di fare tv finta. Hai avuto contatti con lei in questi giorni? Ti ha chiesto spiegazioni?

No, io non mi relaziono con Barbara d’Urso, ma con la redazione, i vicedirettori. Ho spiegato loro le ragioni e le dinamiche senza andare oltre. Non voglio criticare il lavoro degli altri ma spiegare come sono andate le cose quel giorno. Messinscene, situazioni create ad hoc, fiction… Io sono una giornalista. Io non sono lo strumento per fare questo tipo di televisione, io sono una collaboratrice. Io lavoro con tutti, ma il modo è lo stesso. Con Quarto Grado, Pomeriggio Cinque, Mattino Cinque. Io sono la stessa sempre. A me non è mai stato chiesto nulla che potesse avere a che fare con la fiction. E io non mi sarei mai prestata. Io sono libera di dire che una cosa del genere non mi piace e non l’avrei mai accettata. Le schifezze io non le ho mai fatte!

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