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Riforma Rai, Renzi lancia la consultazione pubblica per cambiare canone e legge Gasparri

Il governo vuole mettere mano a governance, canone e legge Gasparri. Ad aprile 2015 saranno nominati i nuovi vertici di Viale Mazzini

pubblicato 16 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 03:22

Dopo gli annunci arriveranno i fatti? La risposta la conosceremo presto. Sta di fatto che la sensazione è che Matteo Renzi abbia tutte le intenzioni di accelerare sulla riforma della Rai, alla quale lavorano i sottosegretari Antonello Giacomelli e Luca Lotti. Tra due settimane dovrebbe partire il primo step. A inizio luglio, infatti, il governo dovrebbe lanciare una “grande consultazione pubblica”, come viene chiamata a Palazzo Chigi: ad essere coinvolti non saranno soltanto politica e addetti ai lavori, ma anche i comuni cittadini, per volontà proprio del Presidente del Consiglio. Stando a quanto scrive il quotidiano La Repubblica, la consultazione partirà da alcune linee guida, dagli obiettivi che il governo vuole raggiungere, e
conterrà una sorta di questionario su come arrivare al meglio ai traguardi prefissati.

L’idea del governo Renzi è di mettere mano a governance, canone e legge Gasparri. La Rai dovrà essere indipendente dal mondo politico (l’Usigrai su questo terreno ha già sfidato il Premier), presentandosi come nuovo modello di servizio pubblico con la trasformazione dell’azienda in una media company in grado di produrre contenuti per tutte le piattaforme, la valorizzazione della produzione culturale Rai e l’esportazione dei contenuti sul mercato internazionale.

Entro fine anno dovrebbe arrivare il decreto del governo; entro quella data dovrebbe essere varata anche la riforma del canone, con l’obiettivo di risolvere il problema dell’evasione (probabilmente l’imposta sarà determinata in base alla capacità di spesa dei singoli abbonati).

Infine la modifica alla legge Gasparri, soprattutto per quanto riguarda la parte relativa alla governance Rai. Si punta a far sì che i nuovi vertici aziendali (presidente, direttore generale e Cda) nominati ad aprile 2015, siano del tutto indipendenti dalla politica.

La riforma allo studio del governo sarà implementata nel 2015 dalla Rai.

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