Home Sky Atlantic Masters of sex, su Sky Atlantic la serie tv da bollino rosso ma non scandalosa (e femminista)

Masters of sex, su Sky Atlantic la serie tv da bollino rosso ma non scandalosa (e femminista)

Su Sky Atlantic Masters of sex, la serie tv che racconta gli studi sulla sessualità di William Masters e Virginia Johnson, che hanno chiesto a uomini e donne di avere rapporti sessuali davanti a loro, andando contro lo scetticismo della società

pubblicato 9 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 03:37

Il sesso nelle serie tv è ormai cosa frequente; quando, però, diventa centro dell’attenzione e fonte da cui derivano tutti gli sviluppi narrativi non è da considerarsi elemento inserito a scopo pruriginoso, ma parte integrante del racconto. In Masters of sex, in onda da questa sera alle 21:10 su Sky Atlantic, il sesso è il punto di partenza di un racconto che spiega i primi studi sulla sessualità umana negli anni Cinquanta.

La storia è tratta dalla biografia “Masters of Sex: The Life and Times of William Masters and Virginia Johnson”, scritta da Thomas Maier e che racconta come William Masters (Michael Sheen), sessuologo rinomato e ricercatore dell’Università di Washington, e la sua assistente Virginia Johnson (Lizzy Caplan), psicologa dal carattere forte ed indipendente, abbiano iniziato a studiare la sessualità umana con cavie disposte ad avere rapporti sessuali con tanto di elettrodi per rilevare le reazioni del corpo, nonchè visti dai due per osservare i comportamenti di uomini e donne.

Masters, per dare il via ai suoi studi, chiede l’aiuto della prostituta Betty DiMello (Annaleigh Ashford), ma le rilevazioni non gli permettono di ottenere i risultati che sperava. Una volta assunta Virginia, capirà che per studiare il funzionamento del corpo umano durante un rapporto sessuale non basta chiedere aiuto ad una prostituta, ma serve conoscere le persone a cui si chiede la collaborazione. Nonostante lo scetticismo del direttore dell’Università Barton Scully (Beau Bridges) ed un senso comune che vede il sesso come qualcosa di estremamente intimo e peccaminoso, William e Virginia formano un gruppo di persone disposte a contribuire alla ricerca con rapporti sessuali a cui i due assistono. Tra queste persone c’è anche il Dr. Austin Langham (Teddy Sears).

La ricerca dei due protagonisti si scontra con la loro vita privata: se William cerca in tutti i modi di avere un figlio dalla moglie Libby (Caitlin Fitzgerald), che considera sterile nonostante sia lui tra i due ad avere problemi di fertilità, Virginia è alle prese con il Dr. Ethan Haas (Nicholas D’Agosto), con cui inizia una relazione basata sul sesso, senza tenere conto del fatto che a lui questo non potrebbe andare bene. La sua situazione si complica quando William, convinto di non poter assistere ai rapporti sessuali di altre persone senza subirne la tensione, le chiede di avere rapporti con lei da inserire nella ricerca.

Masters of sex è così un racconto sul sesso, dove quest’ultimo è presente in numerose scene senza però diventare elemento inserito solo a scopo provocatorio. La serie tv riesce a far diventare le scene dei rapporti tra i personaggi secondarie al vero senso dello show, che è quello di raccontare i cambiamenti di una società ancora molto ignorante sul sesso, praticando i luoghi comuni.

Ma lo show è soprattutto un ritratto delle prime femministe: le donne raccontate nella serie sono alle prese con un mondo maschilista, in cui -anche nei rapporti sessuali- il loro ruolo è secondario. Un’analisi di come la consapevolezza della donna sia cambiata nel corso degli anni che si mette in mostra anche attraverso i punti di vista dei diversi personaggi femminili, capaci di rappresentare ognuna un aspetto diverso del loro universo, tra iniziative audaci, spirito d’intraprendenza, ma anche paura di ribellarsi, sottomissione e rassegnazione.

Masters of sex sembra provocare con il sesso, ma in realtà dipinge un mondo non tanto distante dal nostro, tornando a trattare il tema delle differenza tra uomini e donne da prospettive inedite per una serie ambientata negli anni Cinquanta, ma capace di avere la forza necessaria a stupire senza scandalizzare, con dialoghi a volte intensi altri più ironici ed un cast di attori che evita alla serie l’effetto da porno travestito da telefilm.

Apprezzato dalla critica e dal pubblico, Masters of sex è stato rinnovato per una seconda stagione, forte della capacità dimostrata di poter avere a che fare con il sesso senza cadere in facili scene da bollino rosso e diventando così meno scandalosa di altri show in onda in tv.


Masters of sex

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Sky Atlantic