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Geppi Cucciari su Rai 1 scopre l’arte con Dopotutto non è brutto, da novembre in seconda serata

Geppi Cucciari conquista Rai 1 con una seconda serata sull’arte contemporanea raccontata con brio e curiosità: al suo fianco Francesco Bonami. Il prodotto di qualità sulla carta c’è tutto…

pubblicato 1 Novembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 12:28

Si realizza così ‘il sogno’ della Cucciari che dopo l’addio a La7 ‘sperava’ in una seconda serata culturale, come disse a Lilli Gruber a Otto e Mezzo. Col senno di poi appare evidente che le trattative con Mamma Rai erano già a buon punto, tanto da anticipare alla fine del 2013 il ritorno in tv, previsto invece per il 2014, con un programma tutto suo dopo aver presentato il Premio Campiello lo scorso settembre su Rai 5.

Ma veniamo al programma: Dopotutto non è brutto si inserisce perfettamente nel filone della ‘nuova generazione’ di programmi culturali, tra educazione artistica e intrattenimento leggero, introdotto in Italia da Sky Arte HD. E non è certo un caso che ad affiancare Geppi Cucciari in questo viaggio tra le ‘ambigue’ bellezze d’Italia ci sia il critico d’arte Francesco Bonami, che abbiamo già visto accanto ad Alessandro Cattelan in Potevo farlo anch’io, in onda su Sky Arte la scorsa primavera.

Il viaggio di questa prima (?) edizione si snoda attraverso (nell’ordine) Torino, Roma, Venezia e Napoli: l’occhio di Bonami si concentra sulle nuove architetture e sulle forme di creatività urbana, senza tralasciare i luoghi classici dell’arte antica, che restano ‘le pietre di paragone’ per i meno avvezzi all’arte contemporanea. Per smontare i luoghi e le apparenze comuni, quindi, Bonami conduce Geppi, e noi, lungo itinerari inconsueti per guardare in modo diverso città di cui spesso pensiamo di conoscere tutto.

In ogni puntata non mancano ‘ospiti-guida‘ (un po’ come fu per ‘Il Viaggio’ di Baudo, per dire). Nella prima puntata, si scoprirà Torino attraverso il Lingotto e il Museo della Frutta con Lapo Elkann, Gianni Vattimo e Mario Calabresi; si andrà poi a Roma con Paolo Sorrentino, Federico Moccia e un erede di Bernini mentre sono ancora in fase di realizzazione, invece, le puntate di Venezia e Napoli.

Il programma, prodotto dalla Dar Allouche, vede tra gli autori lo stesso Bonami, oltre a Stefano Pistolini, e la collaborazione di Luca Monarca e Giovanni Todescan.

Vedremo come andrà questo Gran Tour contemporaneo per Geppi Cucciari e Rai 1: in fondo è un doppio, se non triplo, esperimento con Geppi che parla d’arte sull’ammiraglia Rai, che dal canto suo tenta di far proprie formule finora ‘familiari’ a Rai 5 e alle pay-tv. Staremo a vedere.

Geppi Cucciari