Home Notizie #WIDG – La tv che vorrei, dal 27 febbraio al 4 marzo. In chiusura, lo “sciopero ascolti”

#WIDG – La tv che vorrei, dal 27 febbraio al 4 marzo. In chiusura, lo “sciopero ascolti”

Il Web Indice di Gradimento: una piattaforma online per parlare di qualità televisiva. E molto altro.

pubblicato 24 Febbraio 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 23:06

E così, oggi, abbiamo lanciato ufficialmente WIDG – La tv che vorrei. E l’abbiamo fatto con una serie di “colleghi-concorrenti” e di adesioni davvero interessanti, nel mondo del web che si occupa di televisione. Accanto ai promotori – il nostro TvBlog e poi Realityshow.blogosfere.it, CineTivu.com e Televisionando.it – sono arrivate adesioni di ogni genere.

Eccole: c2.iobloggo.comIsaeChia.itLaNostraTv.itMatteoBlog.itMondoReality.comTuttoFaMedia.comTelefilmCult.blogpot.com (Accademia dei TelefilmTvBlog.Girlpower.ithttp://www.tvzoom.it/”>TvZoom.itUnDueTre.comVicodelleNews.forumfree.itWebl0g.net.

Vi ricordiamo che l’iniziativa è aperta a tutti coloro che, su blog, forum o a titolo personale vorranno partecipare producendo contenuti “a tema” nella settimana dal 27 febbraio al 4 marzo. Il 4 marzo, inoltre, TvBlog, CineTivu e Televisionando propongono una Giornata senza l’Auditel, per disintossicarci dai numeri e parlare d’altro. Di qualità televisiva, per esempio. Per le adesioni (all’iniziativa globale, Widg, e a quella finale della giornata di oscuramento dei dadi Auditel) è sufficiente scriverci a analisitv@gmail.com, indicandoci la vostra adesione e poi, via via, i link a pezzi che produrrete, contributi o simili: come detto più volte, l’iniziativa è assolutamente orizzontale e condivisa. Ma che cos’è WIDG? E di cosa si parlerà davvero? E se non avete un blog, come potete interagire?

Fermo restando che sarà più facile vederlo che spiegarlo, ecco un po’ di dettagli, così come li abbiamo raccontati a tutti i colleghi giornalisti del web e della carta stampata.

Cos’è WIDG – La tv che vorrei

WIDG è un acronimo che sta per Web Indice Di Gradimento. Ma è anche una piattaforma condivisa online in cui si parla della “tv che vorrei”, in maniera orizzontale e “dal basso”, si propongono modelli alternativi di valutazione qualitativa della televisione, si parla di qualità e di quantità. E ancora, le analisi qualitative dei programmi tv, in collaborazione con il Centro Studi Assaggiatori; le testimonianze e le interviste a grandi protagonisti della televisione italiana, un dibattito social globale sulla tv del futuro, una piattaforma di discussione permanente.

E dopo la discussione, la provocazione finale di un giorno senza dati Auditel per disintossicarsi dai numeri (lanciata da TvBlog.it, CineTivu.com e Televisionando.it e in attesa di altre adesioni. Anche questa parte dell’iniziativa è, ovviamente, aperta a tutti).

WIDG nasce, naturalmente online. Ogni realtà aderisce al progetto seguendo le proprie inclinazioni, linee editoriali e ragionamenti sul tema. Ma il tentativo è quello di creare una discussione allargata e “social”, senza precedenti. La quantità di adesioni già giunte è garanzia di questo.

Cosa fa WIDG – La tv che vorrei

WIDG propone una settimana di confronto sul tema: la tv che vorrei e la qualità televisiva, l’analisi Auditel, gli ascolti.

Dal 27 febbraio al 4 marzo, sui blog promotori e su tutti i blog che aderiscono all’iniziativa verranno prodotti contenuti a tema o alimentata la discussione. Interviste a grandi protagonisti della televisione italiana, pezzi sull’Auditel, sul Qualitel, sulla qualità televisiva.
Gli stessi contenuti saranno aggregati:

– sull’apposita pagina Facebook (qui per partecipare alle discussioni);
– su Twitter, dove è stata lanciata l’hashtag #WIDG, per parlare di qualità televisiva in 140 caratteri.
– sul social-aggregatore Storify, dove è stata creata una story che raccoglie i vostri contributi social

Ma le iniziative non si fermano qui.

L’analisi sensoriale di WIDG

WIDG lancia anche, in collaborazione con il Centro Studi Assaggiatori, un’analisi sensoriale relativamente a programmi che appartengono a generi molto diversi fra loro: Ballando con le Stelle (Rai1) e Italia’s Got Talent (Canale5); Domenica In L’Arena (Rai1) e Domenica 5 (Canale5); La vita in diretta (Rai1) e Pomeriggio 5 (Canale5); Servizio Pubblico (CieloTV) e Piazza Pulita (LA7).

Quando la quantità dei telespettatori che guardano un programma non basta a determinare quello che piace davvero al pubblico allora può entrare in campo l’analisi sensoriale.

La provocazione finale: un giorno senza Auditel

Fra i promotori di WIDG, CineTivu.com, Televisionando.it, TvBlog.it, propongono anche una domenica di pausa dai dati Auditel.

La giornata di disintossicazione dalla guerra dei numeri sarà quella del 4 marzo, ultimo giorno dell’iniziativa.

Niente dati, non per opporsi alla rilevazione degli ascolti, ma per uscire dalla logica della schiavitù dei numeri. Perché quantità non significa solo qualità, né il contrario. Perché il giorno in cui è nato il grande equivoco dei ringraziamenti per i numeri, è iniziato il declino della televisione italica. E per molti altri motivi che declineremo.

Il futuro di WIDG

La piattaforma rimarrà online con l’obiettivo di creare un Osservatorio Permanente per la Qualità Televisiva.
Per uscire dagli schemi che vedono l’equivalenza qualità = noia.