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Parla con Me – Fandango: “La Rai non ci ha mai chiesto tagli…”

Il programma di Serena Dandini è ancora congelato, mentre si parla di un possibile passaggio a La7 la Fandango risponde alle presunte richieste di taglio dei costi della Rai

pubblicato 5 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:55


La Fandango Tv non ci sta e respinge le voci che vorrebbero Parla con me ancora bloccato per via degli eccessivi costi. Secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera il direttore generale Lorenza Lei avrebbe chiesto di tagliare il 50% degli autori, 14 e attualmente contrattualizzati attraverso la Fandango, per dare il via libera al programma condotto da Serena Dandini. La Fandango spiega che in realtà la Rai non ha mai richiesto questi tagli:

Dalla Rai non è mai arrivata alcuna comunicazione o richiesta che riguardasse tagli di budget. Non e’ stata ancora fatta alcuna trattativa economica, in attesa delle deliberazioni della Rai sulle modalità produttive. Fandango tv si è limitata a presentare senza variazioni il budget dello scorso anno, su richiesta di Raitre. Fandango tv fa notare che in passato ha sempre accolto in totale sintonia con l’Azienda di viale Mazzini tutti i ripetuti tagli di budget richiesti dalla Rai. Infine, Fandango tv ricorda – per precisione – che il programma e’ sempre stato prodotto per il 70 per cento da strutture e personale della Rai (scene, regia, riprese, ospiti). Fandango tv, con la sua redazione e il pacchetto artistico e autoriale ha garantito cura e autonomia in tutte le fortunate edizioni del programma che ha raggiunto ottimi ascolti e indici di qualità tra i più elevati. Oltre ad un risparmio per la Rai, come l’Azienda stessa ha riconosciuto più volte. L’ultima comunicazione tra Rai e Fandango risale ad un cordiale e interlocutorio incontro il 22 luglio. Il 27 settembre era prevista la messa in onda del programma.

Oramai appare evidente che sia in atto un teatrino con un programma di successo e di sicuro appeal che rischia di sparire senza una reale ragione economica e con la fastidiosa inevitabile sensazione che con questa operazione si stia facendo un favore al potente di turno (e di turno da una quindicina d’anni). La 7 approfitterà davvero della situazione?