Home Canale 5 Squadra Antimafia 3, intervista di TvBlog a Giuseppe Zeno: “Vito Portanova dimostrerà di avere un lato umano molto forte. E prevarrà più il cuore che la ragione”

Squadra Antimafia 3, intervista di TvBlog a Giuseppe Zeno: “Vito Portanova dimostrerà di avere un lato umano molto forte. E prevarrà più il cuore che la ragione”

Da Squadra Antimafia 3 – Palermo Oggi, Giuseppe Zeno che interpreta il camorrista Vito Portanova si racconta in un’intervista a TvBlog

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pubblicato 13 Maggio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 06:30


Stasera su Canale 5 va in onda la sesta puntata della fiction Squadra Antimafia 3 – Palermo Oggi prodotta da Pietro Valsecchi per Taodue e interpretata tra gli altri da Giulia Michelini, Simona Cavallari (intervista doppia), Marco Bocci (intervista) e Giuseppe Zeno. TvBlog questa settimana ha intervistato quest’ultimo che interpreta nella fiction Vito Portanova, chiedendogli come si sia trovato sul set con gli altri protagonisti di un cast già molto affiatato. Inoltre Zeno ci ha parlato delle sue esperienze passate che lo hanno visto partecipare alla serie “I Soprano” e del prossimo impegno su “Il clan dei camorristi” E su Vito Portanova ci ha svelato…

Hai alle spalle molte esperienze di fiction televisive e quest’anno fai parte a gran titolo del cast di Squadra Antimafia 3 – Palermo Oggi, serie campione d’ascolti di Canale 5, nella quale interpreti il sanguinario camorrista Vito Portanova. Come ti sei trovato sul set?

“Mi sono trovato naturalmente molto bene, ero confortato a prendere parte a questa serie soprattutto per il piacere di lavorare con una grande casa di produzione come la Taodue che realizza dei prodotti di alto livello con una tendenza a creare sempre un gruppo coeso. Il fatto poi che ci fosse sia in precedenza sia in questa stagione un grande cast che vedeva Simona Cavallari, Giulia Michelini o che un attore come Claudio Gioè avesse sposato in pieno l’operazione, mi ha convinto decisamente a far parte del progetto. Un prodotto che è sinonimo di grande qualità, che ha fatto bene egoisticamente anche a me come attore”.

Avevi seguito Squadra Antimafia prima di farne parte?

“Avevo visto alcune puntate della prima stagione, poi ho rivisto prima di cominciare a girare, tutta la seconda. Mi ha ispirato molto il fatto di lavorare come dicevo con questa casa di produzione che so essere tra quelle che danno una maggior garanzia di prodotto. Lo elevano, lo difendono e cercano di proteggerlo sempre fino alla fine”.

In questa fiction interpreti il ruolo di Vito Portanova, un camorrista senza scrupoli. In passato ti abbiamo visto per esempio in quello di Santi Fortebracci, un giudice integerrimo che si trovava a combattere praticamente da solo la mafia. In quale ruolo ti identifichi di più? Il buono o il cattivo?

“Non ce n’è uno in particolare, io faccio sempre capo all’entusiasmo che mi dà affrontare un ruolo, alle varie sfaccettature, ai colori che questo rappresenta. Ho affrontato la parte dello spietato killer con lo stesso entusiasmo di quelli precedenti: dell’innamorato di inizio ‘800, di Santi Fortebracci in una storia ambientata negli anni ’70 o degli sceneggiati d’epoca che ho avuto modo di interpretare per la Rai. Cerco sempre di lasciarmi ispirare, di lasciarmi trasportare alla drammaturgia che mi viene proposta”.

Squadra Antimafia 3 - Giuseppe Zeno
Tra le tue precedenti esperienze, ne hai una internazionale molto importante. Hai preso parte alla serie statunitense di grande successo de “I Soprano”.

“Sì, quella è stata una delle mie primissime, ho avuto modo di prendere parte alla seconda puntata della seconda stagione. Sono andato a girare a New York, un’esperienza piccola ma per l’intensità e per il valore stesso dell’operazione ha rappresentato per me una cosa bellissima”.

Sarà scontato dirlo, ma che differenze sostanziali hai trovato tra la fiction statunitense come “I Soprano” e quelle italiane?

“La differenza sta nel budget. Fa la differenza in termini di tempo e il tempo fa la differenza in termini di qualità. Però devo dire che in Italia abbiamo grandissimi professionisti: registi e maestranze che non sfigurano rispetto a quelli americani, che non hanno nulla da invidiare loro in termini di professionalità. Sono semplicemente più fortunati ad aprire un meccanismo sicuramente più industriale e avendo la disponibilità di un mercato internazionale, possono fare le cose con più calma e più serenità. Sicuramente non con più serietà di quanto facciamo nel nostro Paese. Questo ci tengo a sottolinearlo”.

Squadra Antimafia 3 - Giuseppe Zeno e Giulia Michelini
Torniamo a Squadra Antimafia. Nella scorsa puntata ti abbiamo visto protagonista di alcune scene bollenti con Giulia Michelini che interpreta Rosy Abate. Come è stato girarle, avendo notato un forte coinvolgimento tra voi due?

“C’è stato un grande coinvolgimento perchè siamo dei bravissimi attori (ride, ndr), sia io che lei. C’è sempre molto imbarazzo quando si lavora in contesti di quel tipo perchè non ci si conosce, c’è sempre un po’ di pudore, tutti che ti guardano… e si fa una gran fatica. Penso solo agli amici che per prendermi in giro dicono sempre ‘bello il mestiere dell’attore eh! Guarda che sacrifici ti tocca fare!’ Invece la realtà delle cose è che si è spesso imbarazzati e questo imbarazzo lo si supera quando per esempio ci si trova con una collega simpatica ma professionale come Giulia che ti mette subito a tuo agio”.

Siamo al giro di boa di Squadra Antimafia. Che evoluzioni avrà nella serie il tuo personaggio?

“Un’evoluzione in positivo perchè, pur sembrando una macchina da guerra e uno spietato senza scrupoli, nella sostanza non lo è e dimostrerà di avere un lato umano molto forte. Ad un certo punto non riuscirà più a controllarsi, e prevarrà di più in lui il cuore rispetto alla ragione.”

A breve si gira Squadra Antimafia 4. Ne farai parte anche tu?

“A questa domanda non posso rispondere, perchè rischierei di rovinare il finale di questa stagione. Posso solo dire che ci sarà una gran sorpresa relativa al mio personaggio…”

Sei entrato alla terza stagione, in un cast già molto affiatato. Come ti sei trovato?

“Benissimo con tutti anche se ho lavorato principalmente con Giulia Michelini, Gigio Morra, Dario Castiglio. Gigio, che reputo uno straordinario attore per l’esperienza che ha, è una persona di una tradizione teatrale importante dalla quale si impara tantissimo; Giulia è straordinariamente talentuosa anche per la sua età. E’ un’attrice giovanissima e ha atteggiamenti e serietà sul set da star consumata. Raramente mi sono trovato sul set con delle colleghe così: è una persona splendida con la quale si riesce a creare un buon feeling e una buona complicità professionale. Fuori dal set poi mi sono trovato bene con tutti: da Marco Bocci a Simona Cavallari, al regista Beniamino Catena. Ci sono stati momenti di gogliardia che abbiamo creato e che poi si sono riversati nel lavoro dando una grande verità a ciò che abbiamo fatto. Quasi come in una grande famiglia”.

Giuseppe Zeno e Gabriel Garko Con Taodue a breve sarai uno dei protagonisti della serie Il clan dei camorristi. Cosa farai esattamente?

“Sì, in virtù di quello che ho saputo fare in Squadra Antimafia mi hanno dato fiducia per interpretare un ruolo in questa nuova fiction. Non posso ancora anticipare niente, è ancora troppo presto. Posso solo dire che inizieremo a girare a giugno e che sarà un altro prodotto di altissima qualità”.

E Santi Fortebracci?

“E’ un personaggio che mi ha dato tanto in una serie televisiva come ‘L’Onore e il Rispetto‘ che ha appassionato milioni di telespettatori. Il ruolo di Santi mi ha dato molto sia in termini di riconoscimento artistico, perchè alla regia c’era un signore che si chiamava Salvatore Samperi, sia per la storia che è piaciuta parecchio al pubblico. Era basata sul conflitto tra due fratelli, tra me e Garko, ricordava la classica storia tra Caino e Abele: due persone che prendono vie diverse ma con sempre ben intatto il legame di sangue tra loro. So che stanno girando la terza stagione ma logicamente non ne farò parte dato che il mio personaggio è stato crivellato di colpi alla fine della seconda. Per me è un capitolo chiuso, ma sono stato contento di interpretare una figura come quella in una produzione che poteva contare oltretutto su un cast di alto livello”.

Per concludere, oltre a girare Il clan dei camorristi, cosa farai?

“Sarò nelle sale con il film ‘Il sesso aggiunto‘,e poi sto prendendo parte ad una produzione al Teatro Parioli dal 12 al 18 su un musical anni ’30- ’40 – ’50. Un testo carino dove faccio una piccola partecipazione. Per quanto riguarda la televisione, come detto I Casalesi e poi vedremo…”

mb

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