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Piero Pintucci, un sorcino per l’orchestra de La Corrida

Piero Pintucci, 67enne toscano, direttore d’orchestra, debutterà a La Corrida con Flavio Insinna e Antonella Elia domani su Canale5 (qui la presentazione di Debora). In un delizioso piccolo articolo su Vanity Fair di questa settimana (nr. 1-2011, pag. 145) leggo di Pintucci e della sua grande esperienza musicale e artistica. Ha collaborato tra gli altri

di marina
pubblicato 7 Gennaio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 09:46

Piero Pintucci, 67enne toscano, direttore d’orchestra, debutterà a La Corrida con Flavio Insinna e Antonella Elia domani su Canale5 (qui la presentazione di Debora). In un delizioso piccolo articolo su Vanity Fair di questa settimana (nr. 1-2011, pag. 145) leggo di Pintucci e della sua grande esperienza musicale e artistica. Ha collaborato tra gli altri con Renato Zero, per cui ha firmato le musiche di moltissimi successi (Il carrozzone, Arrendermi mai, Fermo posta, per citarne alcuni); Gianni Morandi, Patty Pravo, Gabriella Ferri e moltissimi altri.

Il maestro è un sorcino, poiché proprio con Renato Zero ha lavorato a lungo:

Sono io che gli ho fatto il primo provino e ho prodotto il primo disco che ha venduto, Traprezio. Lo scorso 30 settembre, per i suoi 60 anni, ero sul palco con lui a Roma dove suonavo e giocavo con il pubblico.

Tra il pubblico c’era anche Flavio Insinna che nota Pintucci e il suo modo di fare così schietto, divertente e fresco. Dunque Renato poi chiama il maestro e gli dice: “Ciao Nì, ti vogliono alla Corrida”.

Pintucci ammette che entrare a far parte della squadra de La Corrida dopo la scomparsa del maestro Pregadio è una bella sfida e dice:

Sono felice e anche un po’ imbarazzato. Spero di essere all’altezza.

A proposito del suo ruolo svela:

Andrò a braccio. Sono un improvvisatore, le cose preordinate mi stufano.

Infine, in merito allo scontro tra La Corrida e la finalissima di Sanremo 2011 dice:

Vabbè, si sa già che è uno scontro impari (gli arriva una gomitata da uno degli autori). Ma noi saremo aggueritissimi.

Flavio Insinna