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Le Iene, puntata del 28 aprile 2013: tutti i servizi. Luigi Pelazza fa pace coi cinesi

Tutti i servizi de Le Iene Show di questa domenica sera un po’ particolare…

pubblicato 28 Aprile 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 18:51

Si apre e si chiude con un saluto ai carabinieri feriti nella sparatoria davanti a Palazzo Chigi la puntata de Le Iene di domenica 28 aprile. Una puntata nella quale gli inviati sono andati dagli ex Presidenti della Camera e Senato a chiedere perché non rinunciano ai benefit, ovvero all’ufficio, al personale e all’auto blu concessi dallo Stato (fino a poco fa garantito vita natural durante, ora ammesso solo per 10 anni dal termine del mandato) e pagati dai contribuenti circa 500.000 euro annui (pro presidente). Una serata che ha offerto proprio come ultimo servizio un’interrogazione disastrosa ai Parlamentari sulle funzioni del Capo dello Stato nel giorno della sua elezione. Una puntata in cui si è puntato il dito contro la piaga delle Slot Machines, ammesse dallo Stato contro ogni logica anche ‘economica’, e contro la speculazione sulle unità abitative post terremoto de L’Aquila costruite male e pericolose, da cui i senzatetto sono stati sfrattati. Con gli sprechi della politica si va sempre sul sicuro.

E poi la comunità del Forteto, dove i genitori affidatari violentavano e abusavano dei ragazzi loro affidati, e la pseudo ‘setta’ della psicoterapeuta che parla con gli angeli e impone ai pazienti pratiche pseudo religiose. Il campo della ‘malattia mentale’ dà sempre soddisfazioni.

C’è poi la storia della ragazza che ha dovuto rinunciare a un lavoro causa velo e il servizio di Lucci andato a trovare chi si è inventato un’attività controcorrente, diventata un vero successo.

E poi ci sono le malattie infantili: Golia torna su Stamina parlando di Sebastian. Luigi Pelazza ricostruisce l’aggressione subita dai cinesi del centro ingrosso di Padova: ha dato fastidio la sua inchiesta sui giocattoli prodotti in Cina e venduti in Italia, ma dannosi per i bambini. Dopo le immagini dell’aggressione scatta però la simbolica riappacificazione con i cinesi ‘di buona volontà’.

Sul fronte rubriche, bella l’intervista doppia a Stefano e al figlio Andrea, con la sindrome di down, bella l’intervista a Sandra Milo per i suoi 80 anni, notevole la tripletta di Angelo Duro con Prodi, Bersani e Letta, mentre Pio e Amedeo omaggiano Fiorello. Di fronte a lui ci si inchina, non si offende. Il maestro si rispetta, giustamente.
A domenica prossima.

00.41 E la puntata finisce alle 00.41. Ma quanto dura Le Iene Show? pure troppo! Però stasera la puntata è stata particolarmente ritmata e interessante. Si chiude però con un nuovo saluto ai carabinieri e alla donna ferita (perché, lo ricordiamo, si è fatta male buttandosi a terra per ripararsi dalla sparatoria). Buonanotte, eh…

Le Iene, 28 aprile 2013: cosa fa il Capo dello Stato? I politici (non) rispondono

00.37 Buttiglione si risente: “Mi stai interrogando? Il professore sono io!” Chapeau.

00.36 Certo che almeno scrivere bene ‘Referendum’… Ieneeeeeee!

00.29 Eccolo il servizio sui politici che non sanno cosa fa il Capo dello Stato. Interrogati Marco Rondini (Lega Nord), Stefano Collina (PD), Renato Turano (PD) che dice “Secondo i poteri che c’ha nomina le persone che deve…”. Spettacolo! Ci sono anche Razzi, Polverini (PDL), Gianluca Buonanni (Lega), Sergio Puglia (M5S), Osvaldo Napoli (PDL), Onofrio Introna (pres. consiglio Regionale Puglia), Fausto Raciti (PD), Angela Donghia (Scelta Civica). Laura Ravello (PDL): “Tu lo sai che sono una persona preparata, dai!”. Per nessuno il Presidente elegge magistrati. Col CSM non ha niente a che fare…

Le Iene, 28 aprile 2013: Calabresi vendica truffa a Paramatti

00.25 Paolo Calabresi riesce a stanarlo e a fargli ammettere la pessima figura. Il sòla è sgamato, la truffa vendicata.

00.24 L’ex calciatore Paramatti ha messo all’asta per beneficenza le magliette raccolte in una carriera da girare a dei comuni Emiliani colpiti dal terremoto. Ma uno ha fatto un bonifico falso: ha preso le magliette di Ronaldo e Zidane per 1800 euro circa e non ha pagato.

Le Iene, 28 aprile 2013: Sandra Milo ha 80 anni, l’intervista di Sabrina Nobile

00.21 Non pensa alla morte, ma ai germogli che potrebbe sentir cresce da sottoterra. La poesia di un’ottantenne. Non è l’Alzheimer.

00.20 “Oggi inginocchiate fanno tanta carriera…”. E poi c’è il ricordo dell’umiliazione delle botte del marito.

00.19 “Mi è sempre piaciuto fare l’amore. Mai con una donna: a me piace la forza, le donne sono troppo morbide”. E racconta di un capotreno che la violentò: all’inizio resistette, poi però… Ottant’anni e non sentirli.

00.18 Si racconta di “Ciro, Ciro” e del grande amore per Fellini. L’ultima volta che ha fatto l’amore? Una decina di anni fa con un quarantenne.

00.14 Sabrina Nobile incontra Sandra Milo per i suoi 80 anni. Lei si scopre un po’ medium, un po’ spiritista. Le due vanno a Ostia e Fregene, dove davvero si sono girati grandi film italiani. Però la Nobile che la vuol far passare Sandrocchia per una un po’ ‘fuori’ no, eh…

Le Iene, 28 aprile 2013: Staminali, il caso di Sebastian

00.12 L’entusiasmo di Villanova per i miglioramenti di Sebastian è evidente. Il punto è cosa può comportare tutto questo. Se almeno si potesse arrivare a una valutazione senza interessi di parte, sarebbe una gran cosa.

00.10 La campagna de Le Iene a favore di Stamina continua. Da una parte c’è chi dice che la terapia non è sicura, di contro c’è chi contesta l’inserimento delle staminali nel protocollo farmaceutico e non quello dei trapianti, per tutelare i farmaci. Ma il dibattito è davvero delicato. Il dottor Villanova sembra favorevole alle cure compassionevoli con le staminali, ma servono ancora evidenze cliniche e scientifiche.


00.06 Dopo una decina di giorni di infusioni di staminali, il dottor Villanova non nota miglioramenti clinici nel bambino. Dopo un ulteriore ventina di giorni in un video inviato dai genitori si vede Sebastian che muove un po’ la gamba destra. Una differenza si vede, un po’ si muove.

00.04 Giulio Golia ormai è specializzato sulle malattie neuro-degenerative. Stasera la storia di Sebastian, affetto da SMA 1. Insomma, un altro caso sulla procedura Stamina.

00.01 Che ci tocca? il monologo di Mammucari. Ma tanto per Brignano non è capace. E infatti si imbarca in una pseudo canzone. Inutile.

23.57 Esperimento di mentalismo di Mammucari. Per perdere tempo. Pubblicità

Le Iene, 28 aprile 2013: giornalismo e bufale, il quiz

23.55 Tg3 e Studio Aperto sono i migliori a individuare le bufale e le notizie vere. Il peggiore? Telese. E’ lontano dalla ‘realtà’…

23.51 Carino il quiz proposto dalle Iene: sei firme del giornalismo italiano messe alla prova su notizie verosimili. Con la scusa del festival del Giornalismo. Il problema è che Andrea Vianello viene presentato come il conduttore di Agorà: era il conduttore di Agorà, ora è il direttore di Rai 3. Servizio vecchio o errore delle Iene?

Le Iene, 28 aprile 2013 : Enrico Lucci, la crisi e le invenzioni

23.48 Enrico Lucci chiude con una citazione di Einstein, 1931:

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose.

La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere ‘superato’.

Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’ inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla.”

(tratto da “Il mondo come io lo vedo” – 1931).

23.46 Poi c’è il creatore di JobRapido, ora in una cinquantina di paesi nel mondo. Ora per lui lavorano almeno un’ottantina di persone.


23.45 In Svizzera borse e abbigliamento con i teloni dismessi degli autotreni. Ora la coppia di creatori ha 140 collaboratori.

23.43 Una storia virtuosa: come dai bidoni si ottengono delle sedie. Riciclo artistico, che funziona. Si è presentato alla Fiera di Milano con le sue sedie, le vendette tutte: e ora la sedia più economica costa 400 euro, fanno prodotti che possono costare fino a 10.000 euro.

Le Iene, 28 aprile 2013: la setta della psicologa

23.39 “Scelga: o la santona o la dottoressa!”. Sante parole, è il caso di dirlo. E nega tutto quello che fa allo studio.

23.37 Matteo Viviani raggiunge la dottoressa. Che non risponde e nega di parlare di angeli e croci in terapia. Ossignore…

23.33 Morale della favola? La psicoterapeuta non sta bene. Le serve uno buono…

23.24 E con un gancio si cerca di entrare nella setta. Si parla subito di Dio, di angeli, di croci, di preghiere, di benedizioni, di santi, di morti evocati. Tutto quello che Raffaele aveva raccontato viene confermato dal gancio. Inutile dire che questo con la psicoterapia non c’entra niente.

23.22 Raffaele racconta la sua storia: aveva accompagnato la sua ragazza anoressica e si è ritrovato a essere un paziente. La psicologa lo aveva convinto che era malato. E lui si è trovato in un mondo in cui la dottoressa diceva di parlare con gli angeli.

23.20 No, si parla di una setta guidata da una psicoterapeuta. Che fa baciare croci, fa inchinare i pazienti, fa riunioni e sedute. La ‘cervella è una sfoglia di cipolla’, non c’è niente da fare.

23.15 I Parlamentari italiani sanno cosa fa il Presidente della Repubblica in Italia. Mi sa che se ne parla dopo la pubblicità.

Le Iene, 28 aprile 2013: Sara e il velo islamico

23.13 Ma sembra che anche una giovane islamica abbia le sue trasgressioni, come le cattoliche in fondo…

23.09 Torna la storia di Sara Mahmoud, che ha girato parecchio in tv questo giorni (anche a La Vita in diretta, se non sbaglio). Per un posto doveva togliersi il velo. La sua è una scelta religiosa: lo indossa fuori casa e quando in casa ci sono uomini che non sono familiari.

23.08 Comunque è ufficiale: quest’anno il costumista di Ilary ha problemi.

Le Iene, 28 aprile 2013: il Forteto, comunità degli abusi

23.02 E c’è da dire che una testimone, Lara, aveva avvertito già nel 2004 gli assistenti sociali. Nessuno le ha creduto. Il controllo del servizio sociale non ha funzionato. Per niente. Come è stato possibile? Il capo dei servizi sociali di Vicchio, Cimarosa Maria Antonia, dice che aveva tutto sotto controllo e che non avevano mai avuto dubbi sul Forteto. Aiuto… Il sindaco sbatte la porta in faccia a Trincia. Certo che non è che si possano stabilire le responsabilità con un microfono e un documento non meglio specificato.. Che ci sia qualcosa che non ha funzionato è più che sicuro, comunque.

23.00 Trincia va a trovare Fiesoli: “Sono tutte cattiverie…”. Ha sulle spalle 30 di violenze e di abusi su ragazzini.

23.58 E Trincia si ritrova al Forteto, affrontato da tutto il ‘direttivo’, tutti sotto inchiesta, tutti in attesa del processo.

22.56 La cosa grave è che Fiesoli era già stato condannato per maltrattamenti e violenze e che ancora oggi ci sono dei bambini lì.

22.54 Il Forteto era una comunità, una setta, nella quale non si ammettevano rapporti etero. Non nascevano bambini e così li ‘importavano’, con gli affidamenti. Hanno fatto loro il lavaggio del cervello contro i veri genitori. E in comunità c’era solo un telefono, amplificato nella sala mensa. Tutti ascoltavano le telefonate dei bambini.

22.48 Le storie terribili dei ragazzi che, maltrattati e abusati, venivano affidati alla comunità de Il Forteto, di Rodolfo Fiesoli. E che qui trovavano ‘affetto’ solo se accettavano rapporti sessuali di vario tipo. E Le Iene raccoglie le testimonianze di chi ha subito anche per 20 anni violenze e abusi, con uomini e donne. La Regione Toscana ha costituito una commissione che ha accertato le violenze del ‘profeta’ e da tutti i componenti della comunità, soprattutto dai padri affidatari. Senza parole…

Le Iene, 28 aprile 2013: Pio e Amedeo

22.44 Con Fiorello Pio e Amedeo non sono cattivi, anzi lo vogliono Presidente. “Dal villaggio alle trasmissioni, sempre successi e mai delusioni, se c’è un governo adesso checi sente, vogliamo a Fiorello presidente”. Ed è Fiore a prendere il megafono e a urlarsi: “Questo Fiorello è un figlio di putt***, si è fatto i capelli come Obama…”.

22.43 Per Claudia Galanti è dura: “Il sogno di noi ultras è di svegliarci la mattina e trovarti su YouPorn a pecorina…”. Ecco, appunto.

22.42 “Il grande Bobo Vieri veline più non sfonda, ora fa il ballerino è già passato all’altra sponda”.Nessuna pietà neanche per Dovizioso, che “sempre in Cu**” lo prende dal dottore.

22.41 “Compro l’acqua ogni mattino, vuoi parlare al mio uccellino”: il canto per Cristina Chiabotto.

22.38 Torta nuziale alla marijuana a Desenzano del Garda e appare una torta ‘allusiva’ anche in studio. Uhm.

22.35 Pubblicità. Intanto l’inchino di Ilary non passa inosservato.

Le Iene, 28 aprile 2013: dopo l’aggressione, pace tra Pelazza e i cinesi

23.34 Morale della favola? La psicoterapeuta non sta bene. Questa non è psicoterapia. Anzi, alla dottoressa ci sa che serve uno buono.

22.33 In studio Luigi Pelazza, con Ilary e Mammucari. Si cerca il ‘disgelo’ con la Cina: in platea molti commercianti del centro ingrosso di Padova. Si raffreddano i toni dopo il bailamme scatenato dall’annuncio dell’aggressione a Pelazza. Pace simbolica con l’incontro con la Iena cinese. Si scongiura la guerra con la Cina, non conviene a nessuno. E nessuno vuole generalizzare: i toni vanno abbassati, non è tempo di altre contrapposizioni…

Le Iene, 28 aprile 2013: l’aggressione a Luigi Pelazza

22.30 Sul sito delle Iene c’è anche il servizio sottotitolato in cinese per informare tutti i commercianti cinesi di buona volontà.

22.29 La telecamera viene fatta a pezzi, ma un complice aveva una telecamera nascosta che ha permesso di riprendere l’aggressione a Pelazza. Di 10 articoli ben 7 giocattoli erano nocivi.

22.20 Siamo all’aggressione a Pelazza, al centro ingrosso cinese di Padova. I prodotti acquistati da Pelazza, giochi per bambini soprattutto, si sono rivelati nocivi per nichel e diftalati, insomma sostanze cancerogene.

22.16 Pubblicità.

Le Iene, 28 aprile 2013: slot machines

22.14 “I politici dicono che il gioco serve a risanare le casse dello Stato ma non è così. Ci sono solo persone che si distruggono. Sono posti che creano solitudine e dipendenza. E non fanno bene a nessuno”. Si chiude così il servizio. Ecco, le chiuderanno mai le sale gioco? E se le chiudessero non ci sarebbe pure una mezza sollevazione popolare? Personalmente non sarebbero mai dovute nascere.

22.11 Senza considerare il giro di slot illegali e clandestine. Con macchine che permettono di giocare a botte di 25/50 euro a puntata.

22.07 Ci guadagna chi vende le macchinette e chi le gestisce. E la malavita, che gestisce buona parte del giro. Ma va?

22.05 Chi ci guadagna? Non lo Stato. La tassazione è passata dal 29% all’8%. E allora vuol dire essere stupidi, visto che lo Stato incassa circa 8 mld di tasse e ne spende 5/6 per l’assistenza ai ludopatici o comunque in costi sociali. Follia.

22.04 Il gioco d’azzardo è la terza realtà economica italiana. Ed è anche ormai una malattia: la ludopatia è una dipendenza riconosciuta. E sta diventando una piaga anche per il servizio sanitario.

22.02 Le macchinette sono una droga. E sono state legalizzate nel 2009. Non si può, davvero non si può…

22.01 In due minuti si possono perdere anche 50 euro.

21.58 Parrucchieri, bar, salumerie spazzati via dalle Slot Machines. Una piaga mangia soldi che alimenta la disperazione degli italiani.

Le Iene, 28 aprile 2013: il terremoto a L’Aquila, i MAP

21.57 Giulio Golia si mette sulle tracce dei presunti colpevoli: o non parlano o sono a posto con la coscienza. Perfetto.

21.53 Sono stati sgombrati i MAP, gli alloggi provvisori i risultati costruiti male. Il calcestruzzo utilizzato non è a norma, e con la metà del ferro necessario. Altro che antisismico, sono pericolosi. 4mln e mezzo di Euro per costruzioni fatte male e pericolose. Nel mezzo coinvolti sottufficiali e appaltatori.

21.51 Uno scambio allucinante di batuttacce su Letta e Napolitano prima di lanciare il servizio di Giulio Golia sulla speculazione sul terremoto a L’Aquila. Lo scandalo dei MAP.

Le Iene, puntata 28 aprile 2013: Buon Compleanno Ilary

21.50 Ilary Blasi compie 32 anni. (“E’ come la Juventus, 32 anni in campo, 19 in camporella” dice Mammucari)

21.45 Pubblicità.

Le Iene, 28 aprile 2013: i privilegi degli ex Presidenti di Camera e Senato

21.44 Ora la legge prevede che i privilegi scadano dopo 10 anni e non siano più vita natural durante. E’ già un risparmio.

21.42 Invece Casini spiega come ha rinunciato alla segretaria e all’auto blu con una letterina indirizzata all’allora presidente Fini. Che invece preferisce non rispondere.

21.41 Nervosetti gli uomini della scorta di Schifani. Così come Marini, che si infastidisce.

Iene: “Perché non rinuncia ad auto blu e ufficio? Lei che è stato anche sindacalista…”
Franco Marini: “Con sta storia qui…non vi stancate mai. Lascia stare.”
Iene: “Ci risponda”
Marini: “…Non vedi che non vi sto rispondendo?”.

Non gli interessa molto a lui…

21.40 Si va da Bertinotti: non cambia molto la musica.

Iene: “Perché i contribuenti italiani le devono pagare l’auto blu e l’ufficio con personale?”
Fausto Bertinotti: “Mi è stato comunicato nei giorni scorsi che giustamente si è concluso questo servizio”
Iene: “Ok la scorta, ma l’ufficio se lo tiene”
Bertinotti: “Secondo lei un ufficetto non me lo merito?”
Iene: “In un momento in cui ci sono esodati, disoccupati, non sarebbe opportuno lasciare anche l’ufficio?”
Bertinotti: “Se lei mi porta un esodato glielo porto subito”
Iene: “Non ha i soldi per permettersi un ufficio privato?”
Bertinotti: “Non li ho”

21.39 “Perché me l’hanno tolto? Per della gente come lei! Per della gente in malafede come lei”: si altera la Pivetti, che ora ha perso l’ufficio.

Iene: “Perché gli italiani le devono pagare l’ufficio con annesso il personale?”
Irene Pivetti: “Da questa legislatura non c’è più alcun ufficio e alcun personale”
Iene: “Però negli anni prima lei a questo benefint non ha rinunciato. Perché?”
Pivetti: “Perché l’ho usato, come ho spiegato tantissime volte, per creare occupazione. Abbiamo dato vita a una Onlus che crea occupazione.”
Iene: “Non poteva costruire una Onlus a sue spese?”
Pivetti: “Quell’ufficio è lì, e tra l’altro ce l’hanno anche gli altri Presidenti che invece l’hanno conservato tutti. L’unica a cui è stato tolto sono stata io”
Iene: “C’è anche del personale annesso a questo ufficio pagato dallo Stato”
Pivetti: “Non li ho presi io. Sono stati messi lì, destinati ad un ufficio”

21.35 Filippo Roma fa i conti in tasca agli ex presidenti di camera e Senato: circa 500.000 euro a testa per rinunciare all’ufficio a Palazzo Teodoli, con annesso personale, e la macchina blu. Ma solo Casini ha rinunciato. E basta una sola letterina.

Le Iene: intervista doppia tra papà Stefano e Andrea, down


21.35 Un’intervista doppia tenerissima

21.31 Stefano racconta di aver scelto con la moglie di non voluto fare l’amniocentesi durante la gravidanza. Una scelta dovuta al fatto che non volevano trovarsi di fronte a una scelta difficile. E racconta che l’inizio non è stato facile: ci ha messo tempo ad accettare Andrea. “Venivano a farmi le condoglianze, non gli auguri per la nascita di un bambino”. Un racconto senza nessuna retorica e senza ipocrisia.

21.27 Intervista doppia tra un papà e il figliolo down, ovvero tra Stefano, che ha scritto una bella lettera sul Corriere, e Andrea. Che da grande vuole fare il barista. Ed è di sicuro una persona speciale.

Le Iene: Angelo Duro con Prodi, Bersani e Letta


21.25 Ultima vittima il neo premier Letta che se la cava con un certo stile e con un po’ di imbarazzo.

21.24 Seconda vittima, Bersani appena dimessosi e nel mezzo di un discorso al Teatro Parenti di Milano. Si spara ancora sulla croce rossa.

21.22 Si parte da Angelo Duro, il cantante senza pubblico che se la prende con Romano Prodi. Si spara sulla Croce Rossa.
21.21 Questa è una serata un po’ particolare per quel che è successo. E Mammucari chiama un applauso per i carabinieri feriti.

21.20 “Eccola, la bella animalona laziale, con un bel culatello e due bei prosciutti”: ma Mammucari pensa di essere divertente?

21.19 Anteprima: live from Cologno scatta la sigla. Tifo da stadio, vestito da Pollon per Ilary Blasi.

21.17 Siamo sul finale del film Big Mama (mentre su RaiTre inizia il monologo di Luciana Littizzetto).

Le Iene Show torna nel prime time della domenica dopo la pausa dovuta al Motomondiale, ma la giornata non è delle più semplici. Il giuramento del Governo Letta avrebbe dovuto offrire notevoli spunti non solo alla squadra degli inviati, ma soprattutto alla squadra di conduttori, formata sempre da Teo Mammucari, la Gialappa’s Band e Ilary Blasi. La sparatoria di questa mattina davanti a Palazzo Chigi (gli aggiornamenti in tempo reale su Polisblog) ha invece cambiato un po’ il clima tv della giornata e scopriremo solo a partire dalle 21.25, in diretta su TvBlog, se gli eventi ‘raffredderanno’ gli ‘istinti’ di Mammucari.

Immaginiamo non cambi, invece, la scaletta dei servizi confezionati da Le Iene che anche questa settimana non hanno mancato di presentarsi davanti a Montecitorio per testare la preparazione del nuovo, fresco, giovane, ‘innovativo’ Parlamento. Rosario Rosavona, ad esempio, ha chiesto ai Parlamentari le funzioni del Capo dello Stato: le conosceranno? Beh, qualcuno ha già dato prova di non conoscere le regole per la sua elezione – tipo l’età minima per la nomina – e non ai microfoni de Le Iene.

Per restare in ambito politico, spazio ad altre denunce su sprechi e privilegi del Palazzo: ad esempio, quanti ex presidenti della Camera e del Senato hanno rinunciato all’auto blu o all’ufficio, benefit concessi loro anche dopo l’incarico? Ora questi benefit sono stati ‘cassati’, ma finora in quanti vi hanno rinunciato?  Si scopre che Casini ha rinunciato all’ufficio con una semplice comunicazione, che alla Pivetti è stato tolto (“L’ho usato per creare occupazione. Abbiamo dato vita a una Onlus che crea occupazioneQuell’ufficio è lì, e tra l’altro ce l’hanno anche gli altri Presidenti che invece l’hanno conservato tutti. L’unica a cui è stato tolto sono stata io”), che Bertinotti non ha i soldi per permettersene uno tutto suo (“Secondo lei un ufficetto non me lo merito?”), che Fini non risponde.

Ma i dettagli li scoprirete stasera seguendo con noi la puntata de Le Iene in diretta su TvBlog. Mica vorrete perdervi l’inchiesta sulla comunità “Il Forteto”, che ha visto nel 2011 l’arresto di uno dei fondatori, Rodolfo Fiesoli, con l’accusa di maltrattamenti e violenza sessuale.

Le Iene