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Analisi Auditel – La prima puntata de “Il Peccato e la Vergogna”

Dopo una estate 2010 dal bilancio piuttosto negativo, Canale5 appena iniziato settembre gioca d’anticipo per guadagnare il terreno perso schierando subito nelle caselle del prime time la prima puntata della nuova fiction “Il Peccato e la Vergogna” con la sexy coppia Gabriel Garko e Manuela Arcuri. A cercare di contrastare il potenziale del prodotto Mediaset,

di Hit
pubblicato 2 Settembre 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:09


Dopo una estate 2010 dal bilancio piuttosto negativo, Canale5 appena iniziato settembre gioca d’anticipo per guadagnare il terreno perso schierando subito nelle caselle del prime time la prima puntata della nuova fiction “Il Peccato e la Vergogna” con la sexy coppia Gabriel Garko e Manuela Arcuri. A cercare di contrastare il potenziale del prodotto Mediaset, su Rai1 si è trovato il live de “I Promessi Sposi” di Michele Guardì. Una sfida che seguiamo nel dettaglio nelle nostre curve che seguono. Partenza dunque molto positiva per la fiction di Canale5 con due personaggi molto popolari che hanno catturato come sappiamo una media di 5.659.000 telespettatori e 13.775.000 contatti per una permanenza del 41,08%. Vediamo con la nostra analisi le percentuali di share divise per target, per fotografare meglio qual’è il volto della maggioranza dei telespettatori che ieri sera l’hanno seguita.

Partiamo però prima con le curve dello share minuto per minuto che ci dicono di una linea arancione di Canale5 nettamente al comando per tutta la durata della fiction, dapprima attorno al 25% per poi volare al termine fino al 36%. Davvero scarso il risultato della linea blu di Rai1 che scende fino al 10% dopo essere stata leader nell’access con “Da Da Da” al 25%. In seconda serata bene la linea nera del satellite che comanda attorno al 20% per poi essere raggiunta dalla curva rossa di Rai2 grazie alla messa in onda del montaggio dei provini di XF4 in salsa reality. Andiamo con le nostre analisi per target dall’età dove notiamo come il prodotto sia piaciuta in maniera trasversale al pubblico televisivo.

Leggera maggioranza però nel pubblico degli over 65 con il 29,15%, seguito dalla fascia 25-44 anni con il 26,91% e dal target 45-64 anni con il 25,38%. Comunque alta anche la percentuale di share fra i giovanissimi 4-24 nella misura del 23,96%. Più netta ed evidente la forbice nelle classi sociali, che ci consegnano una fotografia più chiara del tipo di pubblico che ha apprezzato di più questo sceneggiato. La percentuale di share più alta appartiene alla fascia BB (circa 9,4% delle famiglie italiane, indica bassa dimensione economica e sociale: sono famiglie poco numerose, spesso costituite da un solo componente che ha più di 65 anni) nella misura del 50,95%. Segue con il 30,90% la classe MB praticamente appaiata con la AB.


Percentuale nettamente più alta nel pubblico che non possiede un abbonamento alla tv a pagamento con il 28,56% a fronte del 18,73% del pubblico che non ce l’ha. Passiamo ora alla divisione per aree geografiche di appartenenza dove c’è una percentuale nettamente più alta per i telespettatori che risiedono nel sud/isole con il 40% a fronte del 22,58% del centro e del 17,48% del nord. Per quel riguarda il sesso dei telespettatori nettamente più alta la percentuale del pubblico femminile con il 30,85% rispetto al 21,19% dei maschi. Percentuale più alta infine per il pubblico con licenza di media inferiore nella misura del 31,79% a fronte del 20,98% dei telespettatori che si sono fermati alla maturità e al 14,29% dei laureati.

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