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Europa 7 la “tv che non c’era”, sceglie la tecnologia DVB-T2

Europa 7, la tv che dal 1999 avrebbe dovuto ricevere spazio nelle frequenze nazionali analogiche e che dopo un’infinita battaglia è riuscita a trovare spazio solo dopo 10 anni e sul digitale terrestre, ha avviato le sue trasmissioni con l’accensione del primo trasmettitore nell’area di Roma. Nessun ripensamento, dunque, la scelta di Europa 7 di

pubblicato 29 Luglio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 13:51


Europa 7, la tv che dal 1999 avrebbe dovuto ricevere spazio nelle frequenze nazionali analogiche e che dopo un’infinita battaglia è riuscita a trovare spazio solo dopo 10 anni e sul digitale terrestre, ha avviato le sue trasmissioni con l’accensione del primo trasmettitore nell’area di Roma. Nessun ripensamento, dunque, la scelta di Europa 7 di adottare la tecnologia DVB-T2 è nuovamente controcorrente e rischia di isolare la tv che “non c’era”.

Per carità, il DVB-T2 offre indubbi vantaggi, soprattutto per la qualità e la diffusione del segnale, ma la conseguenza è che per vedere Europa 7 e il suo inevitabilmente improvvisato bouquet a pagamento (prezzi folli visti i contenuti al momento ignoti), l’utente dovrà dotarsi di un decoder apposito: il 7-Box. Questo nuovo apparato sarà in vendita da lunedì sul sito di Europa 7 (il prezzo non è ancora stato reso noto) e sarà compatibile con la tecnologia attuale, ma quanti vorranno comprare e mettersi in casa l’ennesimo decoder?