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I topi, serie tv Rai3 con Antonio Albanese | Conferenza stampa

La presentazione della serie comedy scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese in onda il sabato sera su Rai3

pubblicato 1 Ottobre 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:05

  • 12.19

    Inizia la conferenza.

  • 12.22

    Andreatta direttore di Rai Fiction: “Per noi è un grande riconoscimento che Albanese e Wildside abbiano deciso di portare a noi il loro progetto; è un riconoscimento per il lavoro di innovazione del linguaggio, dei formati e dei contenuti che abbiamo fatto”.

  • 12.24

    Andreatta definisce I topi una serialità coraggiosa e sfidante: “È innovativa per linguaggio e tono. Utilizza elementi surreali e grotteschi per raccontare la mafia. Lo fa con un ribaltamento totale”.

  • 12.24

    Andreatta: “Dopo La mafia uccide solo d’estate, I topi è un ribaltamento ancora più radicale”. Poi sottolinea che per la serie di Albanese è stato coinvolto il centro di produzione di Torino.

  • 12.25

    Andreatta spiega che I topi è collocato al sabato dopo Le parole della settimana di Gramellini: “È per un pubblico, come quello di Rai3, spesso preparato alle sfide innovative e all’utilizzo del metalinguaggio”.

  • 12.27

    Gramellini: “Rai 3 è la rete della sperimentazione. Il weekend di Rai3 di due anni fa oggi è quello di Rai1. Rai 3 ha una grande identità”.

  • 12.28

    Il direttore di Rai3 Stefano Coletta commenta la frase di Gramellini: “Sono contento di chi da Rai3 passa sulla rete ammiraglia”.

  • 12.29

    Coletta: “Da quando sono direttore Rai3 ha sperimentato 17 titoli nuovi. Topi è strategico in questo senso, per poter riportare il mood leggero che a Rai3 mancava da molto tempo”.

  • 12.30

    Coletta spiega che il suo imprimatur alla rete da subito è stato di farla tornare generalista.

  • 12.30

    Il direttore Coletta su I Topi: “Ha un tono surreale, leggero, con una semantica premiante. È qualcosa di nuovo per la tv di oggi”.

  • 12.31

    Coletta: “Gramellini ha dei target severi, rigorosi ma più strumentati”.

  • 12.33

    Coletta: “Rai3, dopo tutti questi svuotamenti, ha bisogno di essere rinforzata anche dal talento di Albanese”.

  • 12.34

    Marco Gianani di Wildside: “Albanese è uno degli attori di cinema più importanti in questo momento. Gli sono grato perché non snobba la tv”.

  • 12.35

    Tagliavia che si occupa del digital Rai: “Apriamo la stagione di RaiPlay con questo secondo esperimento, il primo fu La Linea Verticale”.

  • 12.36

    Tagliavia: “Rai Play esiste da due anni, abbiamo le spalle larghe per rendere più organica la nostra offerta”.

  • 12.37

    Albanese: “Tutto è nato guardando un video, un documentario, in cui si vedeva un uomo che usciva da un armadio dopo otto mesi di bunker”.

  • 12.39

    Albanese: “Io sono figlio dell’immigrazione, i miei genitori hanno lasciato la loro terra per fame. Negli anni ho raccontato questo tema in modi diversi. Quando ho visto l’uomo uscire dall’armadio ho riso, ho pensato: ‘è un deficiente'”.

  • 12.39

    Albanese: “Mi sono documentato moltissimo, ho letto tantissimi libri”.

  • 12.41

    Albanese: “Sono felice di questo risultato, felice di aver incontrato persone meravigliose, a partire dalla Rai. Dopo il primo incontro con la Rai ho detto al produttore Wildside: “Mi sembra tutto bellissimo””.

  • 12.42

    Albanese: “La moglie del protagonista è un po’ rincoglionita, è spensierata”.

  • 12.44

    Albanese spiega che “è stato un lavoro fortunato, mi sono sentito protetto”.

  • 12.45

    Albanese racconta che quando propose a Fazio di fare il ministro della paura il conduttore era scettico. Mike Bongiorno lo chiamò subito per fargli i complimenti.

  • 12.48

    Albanese: “Sebastiano è un uomo rassegnato; è ignorante, maschilista, stupido. Non gli è stato dato nessun fondamentale. Fa di tutto per non andare in galera, ma è in galera da anni”.

  • 12.49

    Albanese spiega che per Andrea Colombo, che interpreta il figlio, è stato il primo lavoro. E ironizza: “Sul set l’ho insultato più di una volta”.

  • 12.51

    Albanese presenta il cast: “È la prima volta che lavoro con lei, ho scoperto un grande talento”. Su Lorenza Indovina: “Siamo come fratello e sorella”. Su Rignanese: “Abbiamo fatto l’accademia insieme 30 anni fa; per me è la pace, mi aiuta moltissimo”.

  • 12.52

    Lorenza Indovina: “Questo progetto ha una particolarità: c’è un’attenzione immensa in ogni piccolo particolare da parte di Antonio”.

  • 12.54

    Rignanese: “Con Antonio l’obiettivo è sempre alzare l’asticella. Ci siamo formati insieme: se la vita artisticamente non è complicata, devi complicartela tu, evitando le scelte più facili e banali”.

  • 12.55

    Clelia Piscitello: “Antonio ha saputo darci il senso della famiglia, nel bene e nel male. Il mio personaggio, zia Vincenza, rappresenta la casa. Trasgredisce, non trasgredendo”.

  • 12.58

    Albanese: “Tony Sperandeo è un grandissimo professionista. Quando gli ho chiesto se si fosse divertito a recitare con me, mi ha risposto ‘ho riso dentro'”.

  • 12.58

    Andrea Colombo ringrazia tutti: “È stata un’esperienza indimenticabile, è stata una certezza per quello che voglio fare nella vita: l’attore”.

  • 12.59

    Colombo: “Antonio è stato un regista, un padre, ma prima di tutto un maestro”.

  • 13.00

    Michela De Rossi è la figlia Carmen: “Alla mia età, dopo anni di formazione anche in teatro, non è semplice trovare professionisti che si fidino di te. Antonio ha scommesso su di me, come quasi nessun altro. Si è fidato di me. È raro essere considerati professionisti alla mia età, 25 anni”.

  • 13.01

    Albanese: “Perché la scelta di una serie tv? La mia prima idea era una serie di 4 puntate per la tv. Io non sono un grande esperto, non ho mai visto una serie televisiva. Non riesco a seguirle, è un po’ come le fidanzate dei figli, ti affezioni e poi… meglio non affezionarsi”.

  • 13.03

    Albanese: “Abbiamo scelto la parola topi per dare l’idea anche di chi infetta la società”.

  • 13.03

    Albanese: “Una seconda stagione? Mi è piaciuto molto, diciamo che queste prime tre serate sono una buona partenza per capire”.

  • 13.04

    Il personaggio di Sebastiano, un mafioso, rischia di risultare simpatico al pubblico? Albanese: “Ero consapevole dei rischi. Abbiamo cercato di mostrare che i personaggi sono carini nell’aspetto, ma ignoranti, il che è grave”.

  • 13.06

    Albanese: “I miei genitori hanno dovuto abbandonare il loro territorio e i loro cari. Mio padre per 12 mesi visse da solo perché non trovava nessuno che gli affittasse casa essendo meridionale”.

  • 13.08

    Albanese evidenzia che nella serie non si vede differenza tra i cunicoli veri e falsi.

Sta per iniziare a Roma la conferenza stampa di presentazione di I topi, serie comedy scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese, in onda su Rai3 sabato 6, 13 e 20 ottobre alle ore 21.40 e in anteprima online su Rai Play dal 2 ottobre.

TvBlog seguirà l’incontro in liveblogging. Oltre ad Albanese presenti gli attori Nicola Rignanese, Lorenza Indovina e Tony Sperandeo. Si tratta di una cna coproduzione Rai Fiction – Wildside, in collaborazione con la Direzione Produzione TV – Centro Produzione Rai di Torino. A moderare la conferenza Massimo Gramellini.

I topi è una commedia animata da un nuovo ed originale personaggio che ha il pregio di ridicolizzare la mafia con fine gusto del paradosso.

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