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Enrico Papi a Blogo: “Festeggerò i 20 anni di Sarabanda con un evento (in tv o sul web)”

Intervista a Enrico Papi – Il ventennale di Sarabanda ed i progetti televisivi.

pubblicato 24 Gennaio 2017 aggiornato 1 Settembre 2020 14:22

Tutto era nato vent’anni fa. L’8 settembre 1997, alle ore 19.45 circa, su Italia 1 debuttava il game musicale Sarabanda. Fortamente voluto dall’allora direttore Giorgio Gori e condotto da Enrico Papi, edizione dopo edizione, il programma ha raccolto consensi e dati d’ascolto rilevanti. In occasione del ventennale, sui social è nata una petizione per riportare in onda il programma (qui il link): “Popolo della Mooseca, proviamo ad entrare nella storia della TV italiana. Condividete, invitate gli amici, le nonne, i cani e i gatti”, si legge. E’ Sarabanda mania (nonostante l’ultima edizione – dimenticando l’ibrido andato in onda nel 2009 con Mammucari e Belen – sia andata in onda nel 2005).

Papi, com’è nata questa petizione?

“E’ nata dopo la mia partecipazione a Verissimo di qualche settimana fa. Ero stato invitato perché quest’anno si festeggiano i vent’anni di Sarabanda. Silvia Toffanin mi ha intervisato e poi mi ha fatto rincontrare l’Uomo Gatto, il campione storico del quiz. Il mondo dei social si è scatenato e ha chiesto a gran voce una nuova edizione del programma. Non potevo fare a meno di accorgermene, così ho cercato di dare amplificazione al fenomeno tramite i miei profili”.

Cosa pensi di fare?

“Mi piacerebbe mettere in piedi un grande evento per l’anniversario del programma: una prima serata con ospiti, campioni storici e tanto divertimento. Avrei anche studiato la formula per eleggere il campione più forte in assoluto e scoprire se in giro c’è qualche nuovo Uomo Gatto o Coccinella. Pochi giorni fa ho fatto una riunione con Mediaset, loro hanno la priorità. Ma se non saranno interessati, l’evento si farà comunque”.

Dove?

“Lo faremo in un grande teatro e la serata verrà trasmessa sul web e sui social. Mi sono dato un limite di tempo. Se entro quel limite non riceverò risposte da parte dei vertici televisivi, l’evento si farà sul web. Mi piacerebbe che l’evento fosse seguito contemporaneamente da tanti giovani: chi con il telefonino, chi con il tablet, chi con il pc…”.

Sarabanda ha segnato la tua vita.

Ha rappresentato un periodo importante della mia vita. Con Sarabanda mi sono fidanzato e poi sposato, ho avuto la mia prima figlia, ho vissuto tanti momenti belli e qualcuno più difficile. Ancora oggi ci sono ragazzi che guardano le vecchie puntate sul web (laddove è possibile). Addirittura mi meraviglio perché tanti giovani mi fermano per strada, allora erano davvero piccoli o neppure nati”.

Perché Sarabanda funzionava così tanto?

“Perché era un happening. Un caso unico della televisione italiana, dove ci si divertiva davvero. Dovessi mai rifare un quiz, lo rifarei esattamente in quel modo lì. Oggi i game o hanno conduttori referenziali o hanno una struttura seriosa. Manca quel clima di spensieratezza”.

Quando è scoppiata l’Enrico Papi mania sui social?

“Da un paio di anni. Si sono creati tanti ‘club’ e pagine dedicati alla Mooseca, questo claim che avevo inventato per lanciare la musica a Sarabanda. Siamo arrivati a oltre 150mila persone. Incredibile. Ho pure cominciato a fare ospitate nelle discoteche d’Italia, lì ho la possibilità di incontrare tanti ragazzi e avere un confronto con loro. Mi presentano con gli spezzoni del programma ed io entro urlando Mooseca”.

Adesso abiti fisso in Italia?

“La mia sede rimane a Miami, lì ho la mia famiglia. Ritorneri in Italia soltanto per un progetto di lunga serialità. Oggi come oggi sento di dover fare qualcosa che mi diverta. Non mi interessa fare un programma solo per esserci o per soldi. Se la politica vuole rottamare i politici legati alla poltrone, qui bisogna rottamare i conduttori legati ai microfoni e alle telecamere. La prossima petizione la faccio su questo tema, non se può più”.