Home Iginio Straffi (Rainbow) a Blogo: “Regal Academy per bissare il successo mondiale di Winx Club”

Iginio Straffi (Rainbow) a Blogo: “Regal Academy per bissare il successo mondiale di Winx Club”

L’intervista al presidente di Rainbow e creatore delle Winx. Il rapporto con i network televisivi e gli sforzi produttivi per il primo live action in onda a settembre su Rai Gulp

pubblicato 16 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 01:06

Non c’è stato un cartone prodotto dalla Rainbow negli ultimi 10 anni che non sia andato in onda in America, da Winx (Fox, Cartoon Network e Nickelodeon) a Monster Allergy (Kids’ WB, il canale per bambini di Warner Bros, e Cartoon Network), da Pop Pixie a Huntik (Nickelodeon), fino al nuovo Regal Academy (Nickelodeon)“. Lo afferma con la pacatezza che lo contraddistingue, Iginio Straffi, Presidente e Fondatore di Rainbow, la content company nata nel 1995 sulle colline marchigiane tra Loreto e Recanati e che oggi è conosciuta in tutto il mondo. Blogo ha incontrato l’imprenditore, creativo, e fumettista che firma la regia anche delle due nuove produzioni Rainbow. Si tratta di Regal Academy, serie di animazione dai toni ironici ispirata alle favole più amate di sempre, i cui primi sei episodi andranno in onda dal 21 maggio al 5 giugno su Rai YoYo (sabato e domenica doppio episodio dalle 19, dal lunedì al venerdì un episodio alle 19.25) e di Maggie&Bianca Fashion Friends, live action dedicato alle pre-teen e legato ai mondi della moda e della musica, in programma su Rai Gulp a inizio settembre.

Con Regal Academy la sfida è bissare il successo mondiale di Winx Club, trasformarla in un fenomeno. Si tratta della rivisitazione di alcune favole, come Cenerentola, Biancaneve, La principessa sul pisello, La bella e la bestia, la Principessa e il ranocchio e Raperonzolo.

E con Maggie&Bianca?

Con Maggie&Bianca esploriamo un genere nuovo. Abbiamo fatto un esperimento con Mia And Me che era un ibrido tra live action e il CGI (computer-generated imagery, Ndr). Il pubblico di adolescenti sempre più richiede live action. Questo è un prodotto italiano con tematiche diverse rispetto alla serie americane d’importazione che hanno grande successo.

Regal Academy sarà lanciata in Italia in anteprima mondiale?

Sì, abbiamo volutamente lanciato Regal Academy in Italia come prima mondiale perché altrimenti, come successo in passato con Winx, altre televisioni di altri Paesi l’avrebbero trasmessa prima. Per esempio in America su Nickelodeon l’intera serie parte il 6 di agosto, mentre la Rai l’ha programmata per settembre.

Che tipo di sforzo produttivo c’è stato dietro Maggie&Bianca? I casting quanto sono durati?

Per Maggie&Bianca lo sforzo è stato non soltanto nella scrittura e nella ricerca di canzoni che avessero qualcosa di originale ma soprattutto nella ricerca dei protagonisti. In Italia non è facile trovare dei giovani alle prime armi che sappiano recitare, cantare e ballare. Non è come in America dove ci sono tante scuole e i ragazzini a 15 anni sono dei fenomeni. Abbiamo dovuto lavorare tantissimo: per sei-sette mesi abbiamo visto circa 400 candidati. Li abbiamo scelti e li abbiamo mandati a studiare con dei coach di recitazione e ballo. Le due protagoniste speriamo che possano essere apprezzate e che possano fare concerti, musical e cinema.

Per Regal Academy è stato più facile?

No, perché dopo Winx e Mia And Me le aspettative nei confronti di Regal Academy sono alte. Si aspettano un successo. A Regal Academy abbiamo lavorato per tanti anni. La primissima idea risale a otto-nove anni, dal 2007. Ci hanno lavorato circa 300 persone, ma la vera produzione è partita due anni fa quando finalmente abbiamo deciso lo stile di animazione e i personaggi.

Su quali mercati internazionali siete attivi?

Da moltissimi anni abbiamo un grossissimo seguito in Russia e nei Paesi dell’ex Blocco sovietico. Siamo ben presenti in Francia e in Germania. In Spagna negli ultimi anni abbiamo meno facilità perché continuano a cambiare le persone all’interno di tv, politica ed editoria. Il caso anomalo è quello della Turchia, dove, da Tommy & Oscar in poi, siamo leader di mercato: le Winx sono molto famose tra le ragazzine turche.

Quali i sono i vostri rapporti con la Rai?

Il rapporto con la Rai è ottimo, lavoriamo da oltre 15 anni in partnership. Abbiamo regalato grandi successi e loro sono consapevoli che Rainbow produttore garantisce certi standard qualitativi e di attenzione verso il pubblico. Seguono con piacere i nostri progetti, anzi se la prendono a male se lavoriamo con altri. La Rai, che aveva l’ambizione di guardare anche ai ragazzi con la fiction, ha deciso di seguirci in questi nuovi progetti. Regal Academy è la prima serie per ragazzi che la Rai produce con noi. Loro sono abituati a trasmettere le serie americane, a comprare prodotti americani dalle grandi major. Magari, se andrà bene con questa, poi apriranno ad altri produttori italiani.

La collaborazione con Netflix a che punto è?

C’è una co-produzione in atto da due anni, lo spin-off di Winx Club, World of Winx, è quasi pronto. La serie sarà in onda in autunno con i primi 13 episodi; all’inizio del 2017 gli altri 13. Sia Netflix sia le televisioni che l’hanno comprata sono soddisfatte. E noi siamo contenti.

E il rapporto con Mediaset, Sky e gli altri network?

Ottimi con Mediaset e Medusa, ancora migliori con Sky, con cui avremmo dovuto fare un progetto ma per una questione di diritti è stato sospeso. Aggiungo il gruppo Cartoon Network e quello DeAgostini, che hanno comprato il catalogo Rai soprattutto perché c’erano le Winx e altre cose Rainbow. Con loro ci piacerebbe fare dei progetti, ma il problema è che noi le cose che facciamo le vogliamo curare molto. È una strategia vincente da 22 anni: non fare tanto e vedere come va, ma fare poche cose con grande qualità, cura, attenzione, ricerca e sviluppo. Facciamo test, andiamo a vedere cosa ne pensano gli utenti con focus group, ci piace creare prodotti che abbiano almeno sulla carta il potenziale per diventare un successo internazionale. Poi, certo, la bacchetta magica non la ha nessuno…

Rai Yoyo