Home Notizie L’Arena, Crocetta furioso contro Giordano: “E’ il cantore del sistema che ha distrutto la Sicilia”

L’Arena, Crocetta furioso contro Giordano: “E’ il cantore del sistema che ha distrutto la Sicilia”

La domenica di Giletti si apre con le urla del Presidente della Regione Siciliana: prova a spiegare le sue azioni contro i braccianti Forestali, ma sono (quasi) tutti contro di lui.

pubblicato 3 Aprile 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 02:44

L’Arena di Giletti riparte dalla questione forestali in Sicilia e si collega con il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che ha recentemente licenziato oltre cento braccianti forestali, condannati per reati legati alla mafia, contro la Pubblica Amministrazione e per piromania. Tutte figure, e condanne, che per legge non possono lavorare per le Istituzioni.

In studio, invece, c’è Maurizio Grosso, Segretario Generale Sifus Forestali Sicilia, contrario all’azione di licenziamento.
A ‘commentare’ i fatti un parterre formato dagli immancabili Klaus Davi e Luisella Costamagna e dal direttore del Tg4 Mario Giordano, dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dall’ex ministro Maurizio Lupi.

La discussione segue i classici canoni del talk politico, ma sembra quasi che Crocetta sia il ‘processato’ dai presenti, più che supportato per l’azione che cerca di condurre in Sicilia.

“A Palermo licenziare 100 mafiosi non è una attività senza rischio e indolore”

grida Crocetta, che si ritrova a difendersi per i 25.000 braccianti forestali assunti in decine di anni dalla Regione Siciliana. Prova a dire che con i licenziamenti (per quanto tardivi e lenti, dovuti anche – a detta del Presidente – al fatto che per avere la lista completa dei forestali condannati o con carichi pendenti ha aspettato un anno e mezzo) la Regione sta risparmiando, pur trovandosi ancora a indebitarsi per pagare i forestali.

Ma Mario Giordano punta sui quei 20.000 assunti, che rinfaccia puntualmente al presidente Crocetta.

“I numeri, presidente, i numeri! Sono 20.000 i forestali o no, eh?!”

dice Giordano, parlando sopra Crocetta, che sbotta. Sudato, paonazzo, il presidente della Regione Siciliana si agita sulla poltrona del suo studio, agita i suoi fogli, quasi sperando di poter superare lo schermo per arrivare in studio.

“Questo glielo doveva dire a quelli della sua parte politica. Glielo doveva dire a Micciché, a Cuffaro! Lei è il cantore del sistema che ha distrutto la Sicilia, che ha assunto 24mila forestali. Chi difende quel sistema ora fa il moralista!”

attacca Crocetta, mentre Giordano non arretra e si appella alla propria indipendenza di pensiero:

“Ma quale parte politica! Si sciacqui la bocca prima di parlare!!”.

Il teatrino del talk show tutte urla, tanto fumo e poco arrosto è servito.

Ci si mette poi anche il Segretario Generale del Sindacato Forestali Sicilia. Una risposta netta alla chiara domanda di Giletti su cosa ne pensi di questi licenziamenti di Crocetta è difficile da avere: si punta piuttosto su un abile equilibrio tra cerchio e botte, anche questo sostenuto con le forza dell’ugola:

“Io sono perché questi non lavorino più, ma chi fa il carcere ha diritto a lavorare, sennò poi va dalle cosche… In Sicilia ci sono le foreste, in Lombardia i boschi, sono cose diverse…”.

Una cosa è certa: gli ospiti oggi non hanno fatto che urlare per provare a spiegarsi e per non essere interrotti da qualche ospite – su tutti Giordano e il solito Davi -, col risultato che a casa, chi ha resistito, non ha cambiato le proprie (preconfezionate) idee e ha vinto un gran mal di testa. Gli altri avranno cambiato, per non rinunciare alla siesta domenicale: con quelle urla era difficile addormentarsi.