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Sogno e Son Desto 3, esordio sottotono: Ranieri lasciato solo alla ricerca del(la) varietà

Sogno e Son Desto torna su Rai 1 con la terza stagione: la prima puntata live su Blogo.

pubblicato 16 Gennaio 2016 aggiornato 9 Novembre 2020 16:28

  • 20.50

    Manca poco alla prima puntata della terza stagione di Sogno e Son Desto. Tra gli ospiti di stasera anche Vincenzo Salemme.

  • 21.09

    Eccolo! E’ entrato. Anche in anticipo. Ed è già ovazione.

  • 21.10

    “Grazie per essere qui, in questa avventura che mi porta bene… ecco, l’ho detto!”: Massimo saluta e va subito in scena.

  • 21.11

    Si inizia con una storiella ebraica, quella delle quattro candele.

  • 21.12

    E dopo la poesia, cambio registro e via di macchietta. “Qui siamo tutti pazzi, perché solo i pazzi una guerra ponn’ fa’”… Il messaggio pacifista continua.

  • 21.16

    Si balla con la sigla.

  • 21.18

    E vabbè, ma qui mi vogliono far piangere subito! Ranieri canta Quando di Pino Daniele.

  • 21.20

    Massimo Ranieri e Pino Daniele avevano duettato nella seconda stagione. Vabbè, faccio finta di non aver sentito l’attacco completamente sbagliato. Ma è stato un gran furbastro a recuperare e a far finta di nulla. Il mestiere non è un caso…

  • 21.22

    Ranieri dedica dei versi di Palazzeschi a Daniele e lo saluta con un bacio: “Ciao, Pino!”.

  • 21.23

    Ho come la sensazione che stasera Ranieri sia un po’ in affanno. Emozione? Possibile?!

  • 21.24

    Ed ecco che apre al repertorio delle canzoni anni ’50 e ’60 riarrangiate in chiave jazz e ‘night club’. E si parte da “Tu vuo’ fa’ l’americano”. L’operazione non è proprio facile per la prima serata di Rai 1.

  • 21.28

    Rita Marcotulli al piano, Stefano Di Battista al Sax, Enrico Rava alla tromba, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria. E scusate se è poco.

  • 21.29

    In platea Valeria Valeri. Una grande del cinema, del teatro e della tv italiana. 95 anni anni portati da Dio. Adoro questo modo di celebrare la storia del nostro teatro.

  • 21.31

    Nina Zilli entra perdendo l’attacco su Sono Bugiarda. Oddio, ma che le hanno messo addosso? La fa grossa. Pensa te.

  • 21.33

    Si continua con l’omaggio a Caterina Caselli: è la volta di Nessuno mi può giudicare, canzone che compie 50 anni.

  • 21.36

    E si continua con “Perdono”. Ma è come se stasera non si riuscisse a decollare.

  • 21.39

    E come Ranieri apre l’ugola, parte l’applauso a scena aperta. Tocca a “Insieme a te non ci sto più”.

  • 21.41

    Posso dire che ci sentivo meglio la Molinari accanto a Ranieri, proprio come ‘pasta’ vocale?

  • 21.43

    Ma ecco Morgan. Fa effetto vederlo ormai con tutti i capelli bianchi. Si dichiarano amore con “Canto anche se sono stonato”.

  • 21.45

    Si passa al Quintetto Cetra con Vecchia America. Ranieri con Morgan si scioglie.

  • 21.47

    E si continua con Una Zebra a Pois…

  • 21.47

    E comunque sempre complimenti alle luci che rendono suggestivo anche uno studio angusto come quello in cui stanno facendo il sabato sera. La regia invece mi sembra molto confusa. Come se non sapesse a cosa dare precedenza.

  • 21.48

    Pubblicità.

  • 21.52

    Ecco cos’è il varietà: Ranieri e Salemme che rifanno lo sketch del Sarchiapone di Walter Chiari e Campanini..

  • 21.55

    Certo, siamo lontanissimi dall’originale… Salemme non è Chiari.

  • 22.03

    No, le risate finte no, però, eh…

  • 22.05

    Grande abbraccio dopo lo sketch! Salemme: “Mi sono davvero divertito! Fare queste cose in tv è davvero difficile… Il mio è stato solo un omaggio, un po’ napoletano, a Chiari, eh”. Fai bene a specificare, Salemme.

  • 22.06

    Un po’ di promozione a Se mi lasci non vale.

  • 22.07

    Scambi di complimenti tra napoletani. E non è una gag. Ma il blocco è registrato? Mi sono distratta un momento…

  • 22.08

    Ranieri invita al volo Carlo Giuffrè, che ha fatto un cameo nel film di Salemme.

  • 22.10

    Ma si torna a cantare: Ranieri in Lazzarella.

  • 22.13

    Il tempo di togliersi la giacca rossa per recitare Seneca: “Perché ci lamentiamo della natura? Essa si comporta con generosità : la vita, se tu sai usarla, è lunga…”

  • 22.15

    E dopo Seneca, Arisa. La introduce Ranieri cantando La Notte.

  • 22.17

    Subito dopo “L’amore è un’altra cosa”.

  • 22.21

    Ranieri racconta che è la prima volta che vede Arisa: “L’ho voluta perché mi affascina molto la sua voce, come quella di un uccellino”.

  • 22.22

    Ora che ci penso, Arisa e Morgan si saranno rivisti dietro le quinte?

  • 22.22

    Arisa sarà a Sanremo 2016. Ranieri non può che augurarle “merda, merda, merda”.

  • 22.23

    E niente, Ranieri stasera è distratto. Casca sull’Arisa cantautrice, ma lei subito giustamente ci tiene a chiarire che le canzoni non le scrive lei. Ma del resto Arisa non è semplice da intervistare.

  • 22.24

    Non sapevo che Arisa avesse inciso un disco di canzoni napoletane, che però non è mai uscito. E con Ranieri cantano un brano molto amato da entrambi, “Dicitencello vuje”.

  • 22.25

    E devo dire che non solo ha un’ottima pronuncia, ma la sua voce sembra perfetta per il genere.

  • 22.28

    Posso dire che è il miglior blocco della serata? Ranieri canta “Reginella”. Era tanto che non la cantava… Arisa l’ha costretto. E confessa di essere molto emozionato a rifarla.

  • 22.36

    Dopo la pubblicità, torna lo spazio dedicato ai giovani talenti lirici: questi primi quattro vengono dalla scuola Pavarotti.

  • 22.45

    Prima standing ovation dopo “Vincerò”. Uhm… E scatta anche il bis.

  • 22.48

    In ‘sala’ Nicoletta Mantovani (per Ranieri si è sempre in un teatro) che ringrazia Ranieri: è raro che un artista lasci spazio in prima serata su Rai 1 a dei giovani e alla lirica. Concordo.

  • 22.50

    Ranieri torna a cantare e riparte da Mina con “Mi sei scoppiato dentro il cuore” in coppia con Nina Zilli. E’ il suo repertorio, ma la Zilli mi sembra sotto tono. Mi sembra si sforzi.

  • 22.53

    Terza pubblicità.

  • 22.58

    Si torna in onda con Venditti. E qui c’è un altro pezzo della mia vita. “Ricordati di me”.

  • 23.01

    Tre anni ha aspettato Ranieri per avere Venditti. Ma è molto contento di aver detto sì: “Io non provo mai, le prove mi fanno venire due palle. Ma invece ieri mi hai costretto e mi son divertito. Sono contento di cantare con un interprete della madonna…”. E io piombo al liceo in un attimo con Alta Marea.

  • 23.07

    Non poteva mancare “Saraaa, svegliati, è primaveraaa”.

  • 23.11

    Entra di corsa Massimo Lopez. E’ arrivato in ritardo. Forse era per questo che Ranieri era distratto nella prima metà del programma? Lui è preciso e meticoloso, eh.

  • 23.07

    Bel pezzo sui dialetti e la lingua.

  • 23.17

    Nello spirito di Tale e Quale, Massimo Lopez chiede di cantare Erba di casa mia… ma la trasforma con le sue imitazioni, da Prodi a Berlusconi. Ci sono anche i due Papi, quello emerito e quello in carica.

  • 23.20

    Ranieri racconta la storia di Pierina: verso la fine degli anni ’80 non pensava più di cantare, ma un giovane autore, Giampiero Artegiani, gli fece sentire le sue canzoni. Gli tornò la voglia di cantare e tra i suoi pezzi c’era “Pierina”, che presentò a Sanremo convinto di vincere. E la canta.

  • 23.24

    Mammia mia che storia triste ‘sta canzone. Non l’avevo mai sentita. Ussignore….

  • 23.26

    Per fortuna, al momento decisivo, Ranieri cambiò idea: al posto di Pierina decise di presentare Perdere l’amore. E si canta.

  • 23.31

    Anche il pubblico sottotono stasera… una sola standing, poco coro… non ci siamo. E dopo pubblicità.

  • 23.36

    C’è ancora una mezz’oretta di programma da portare a casa. E si cambia tono con la macchietta. Tocca a Datemi Elisabetta.

  • 23.40

    Ecco, quando canta e racconta torna il ‘vero’ Ranieri, che ricorda di quando entrava sempre nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a vedere l’Estasi di Santa Teresa del Bernini. Parte da qui per introdurre Don Rigoldi, cappellano del carcere minorile Beccaria.

  • 23.44

    “Ho qualche problema con le preghiere. Appena divento Papa cancello ‘Signore pietà…”…. Don Rigoldi dixit.

  • 23.47

    Torna Morgan per ricordare David Bowie con Space Oddity. Che il Duca perdoni Morgan per l’inglese; per il testo in italiano avrà già perdonato Mogol, credo.

  • 23.50

    Torniamo alla canzone napoletana anni ’60 con “Ue ue che femmena”. E scorrono i titoli di coda.

  • 23.53

    E sfumano così? Senza neanche un saluto? Ma il regista si è perso? Ma che diamine è successo stasera? Sono perplessa, lo confesso.

 

Massimo Ranieri è tornato su Rai 1 e lo ha fatto alla sua maniera: con stile, eleganza, voglia di varietà e di diversità.
Il remake dello sketch del Sarchiapone con Vincenzo Salemme, per quanto imparagonabile all’originale con Walter Chiari e Carlo Campanini, è la quintessenza del varietà classico, che sfida’ e coinvolge gli ospiti; il duetto con Arisa su Dicitencello vuje è stato di una raffinatezza rara; il repertorio della sua ‘Malia’ con le stelle del jazz italiano live in prime time su Rai 1 una rarità; delicato l’omaggio a Pino Daniele, inaspettato il passaggio di Don Rigoldi, coraggioso il blocco dedicato ai giovani talenti lirici della scuola Pavarotti, sempre coinvolgente la liason con Morgan. Tutti momenti che hanno ridato perfettamente il sapore di Sogno e Son Desto, che ha così confermato questa sua attenzione al ‘petit morceau’ di cultura/società, al rispettoso omaggio ai grandi del teatro (in platea c’era Valeria Valeri), ai duetti inediti (una doppia prima volta, sia con Arisa che con Venditti).

Ma qualcosa in questa prima puntata della terza stagione di Sogno e son desto non è andata come doveva. O almeno come mi aspettavo.

Se gli ingredienti dello show che abbiamo imparato a conoscere c’erano tutti, questa volta mi è parso che non fossero ‘impastati’ a dovere. La narrazione non è scivolata come sempre tra esibizioni di toni e genere diverso, ma è stata, più di altre volte, una giustapposizione di blocchi. So di essere vicina alla bestemmia, ma la scrittura mi è parsa meno attenta e Ranieri mi è apparso particolarmente ‘distratto/preoccupato’ per buona parte della puntata. Che sia stato il ritardo di Massimo Lopez a creare questa percezione di scaletta ‘de-costruita’? Può essere, ma la sensazione di un ingrippo nell’ingranaggio solitamente ben oliato dello show non mi ha mai abbandonato.

Una puntata, insomma, avvitata su se stessa, che non è mai davvero decollata, se non Morgan in scena. In questo senso, Ranieri questa volta mi è parso particolarmente solo. Nina Zilli non ha la presenza scenica, né la voce, di Simona Molinari, molto più amalgamata con Ranieri e molto più teatrale, elemento sostanziale per non svanire al cospetto del maestro. Emozione da prima volta? Non credo. E’ una questione di attitudine.
Debole anche il pubblico: a parte qualche ‘ovazione’ iniziale, questa volta è stato particolarmente ‘freddo’, silenzioso, quasi assente. Quel calore tipico dei live di Ranieri si è così perso, raffreddando anche il clima a casa.
Incomprensibile invece la regia: mai come in questa prima puntata mi è sembrata disorientata, indecisa sulle priorità, sul disegno del racconto, sempre pronta ad allargare quando bisognava stringere, incline a perdersi gli sguardi complici tra Ranieri e i suoi (non facili per scaldare il clima) ospiti. La regia non ha quindi aiutato Ranieri nella sua missione, anzi ha finito per raffreddare ancor di più l’atmosfera e slegare il racconto, senza approfittare del ‘materiale’ a disposizione. Un altro alleato in meno per Ranieri, dunque.

Probabilmente ha influito anche la ‘scarsa’ dimestichezza del padrone di casa con i cantanti ospiti, conosciuti per la prima volta in questa occasione. Da perfetto ospite, Ranieri non va mai oltre il consentito con chi non è ‘compagno di una vita’. E si sente: ne son derivate due scambi piuttosto ingessati, per quanto ricchi di vicendevole stima. La grande professionalità del Maestro e la sua maniacale attenzione alle prove, del resto, non possono lasciare indifferenti. Ecco perché tante (più o meno piccole) sbavature nella regia, negli attacchi, nei passaggi suonano particolarmente strani. Come se non si fosse provato abbastanza, cosa che con Ranieri penso sia davvero impossibile. Può essere, quindi, che un imprevisto nella diretta abbia costretto a rivedere i blocchi e scardinare un impianto che alla fine ha lasciato la sensazione di una ‘prova generale’ in cerca di un equilibrio.

E se la puntata era iniziata con una incomprensione con l’assistente di studio per la presenza di uno sgabello sul palco, si è poi conclusa in maniera decisamente strana: la regia sfuma alle 23.53 prima ancora che Ranieri possa dare l’appuntamento alla settimana prossima. Non si ha la sensazione di trovarsi di fronte a una mancanza di tempo, ma quasi a un fraintendimento ai piani alti.

Spero sia stata solo una serata ‘difficile’, derivata da circostanze straordinarie, che però hanno allentato la forza narrativa e affabulatoria di Ranieri. E il minimo ricorso al repertorio di Ranieri e a quello classico napoletano ha fatto il resto. Ma noi saremo qui anche sabato prossimo, confidando in una serata in perfetto e completo stile Ranieri.

 

Sogno e Son Desto 3 | Diretta prima puntata | 16 gennaio 2016

Sogno e Son Desto 3 | 16 gennaio 2016 | Anticipazioni prima puntata

Massimo Ranieri torna su Rai 1 con Sogno e Son Desto, che parte questa sera, sabato 16 gennaio, alle 21.10 con la sua terza stagione e che seguiremo live su Blogo. Il ‘cantattore’ partenopeo riapre il suo palco agli amici per fare spettacolo, rigorosamente in diretta, con loro, tra musica e teatro. Ranieri ritrova al suo fianco ‘il fratellino’ Morgan, con cui ha ormai trovato una sintonia umana e artistica che li rende una coppia certo eterogenea ma perfetta per lo show. A completare la loro ‘coppia’, però, c’è anche l’ormai celebre pianoforte rosa di Fred Buscaglione che torna a campeggiare negli Studios di via Tiburtina, a Roma.

Cambia, invece, la voce femminile: al posto che fu nella scorsa edizione di Simona Molinari troviamo infatti Nina Zilli. La marca resta quella jazz e proprio al jazz Sogno e Son Desto riserva un segmento della sua scaletta, ogni settimana, per proporre al pubblico i grandi classici della canzone napoletana anni ’50 e ’60 in una chiave inedita con la partecipazione di alcune stelle italiane del jazz internazionale, come Rita Marcotulli, Stefano di Battista ed Enrico Rava. Un ‘omaggio’ a una delle sue ultime fatiche discografiche, “Malìa”, in cui ha riproposto 12 classici della musica napoletana proprio in questa nuova versione.

Sogno e Son Desto 3 | Ospiti

Come nelle precedenti due edizioni, in ogni puntata Massimo Ranieri accoglie amici e colleghi della musica e del teatro per duettare con loro e omaggiare il suo e l’altrui repertorio. Dopo l’esibizione con Al Bano e Boy George (insieme) ci aspettiamo altre chicche per celebrare questa nuova edizione. Nella prima puntata spazio ad Antonello Venditti e Arisa, ma nelle prossime settimane non mancheranno sorprese. E chissà che Ranieri non riesca a duettare con Jovanotti, che invitò in diretta tv dopo aver letto un suo tweet di complimenti.

 

Sogno e Son Desto 3 | Come vederlo in tv e in live streaming

Quattro le puntate di questa terza edizione di Sogno e Son Desto, una in più di quelle concesse nelle prime due, in onda ogni sabato alle 21.10 su Rai 1. Lo show, prodotto da Rai1 in collaborazione con Ballandi Multimedia S.r.l., è ideato e scritto da Gualtiero Peirce e Massimo Ranieri, con Massimo Cinque, Celeste Laudisio, Simone Di Rosa e con la collaborazione di Tullia Brunetto e Paola Pezzolla. La scenografia è di Marco Calzavara, le coreografie di Bill Goodson, le coreografie di tip tap di Giorgio De Bortoli e la direzione orchestrale di Leonardo de Amicis. La regia è affidata a Celeste Laudisio.

Il programma si può seguire in live streaming sul portale Rai.tv, dove è possibile rivederlo anche on demand.

Sogno e Son Desto 3 | Second screen

Per commentare live Sogno e Son Desto vi consigliamo, ovviamente, il nostro liveblogging, al via alle 21.10 su TvBlog. Il programma ha un suo account ufficiale su Twitter, @SognoESD, e ha anche un hashtag dedicato, . Da annotare anche gli account ufficiali di Massimo Ranieri (@Ranieri_Calone), Morgan (@InArteMorgan) e Nina Zilli (@ninazilli).


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